Grosseto Calcio
Us Grosseto: abbonamenti, partenza a rilento
Grosseto. Purtroppo quando mancano due settimane all’inizio del campionato, è partenza a rilento per la campagna abbonamenti 2018/2018.
Raggiungere le circa 1.000 tessere della scorsa stagione si sapeva che era un risultato davvero difficile da superare o quantomeno da raggiungere.
Precisando che al momento non ci sono dati ufficiali della società, si vocifera che prima di questo ultimo fine settimana il numero si era fermato sotto quota 200.
Naturalmente saranno decisivi i prossimi quindici giorni, quando molti tifosi saranno ritornati dalle vacanza estive e potranno sottoscrivere l’abbonamento per il campionato di Eccellenza che sta iniziando.
Lo “zoccolo” duro dei supporters biancorossi ha risposto e risponderà presente, ma quello “umorale”, la cui presenza dipende molto dai risultati al momento pare abbia deciso di stare a guardare, magari attendendo i primi risultati positivi preferendo di fare in volta in volta il biglietto.
Sicuramente l’entusiasmo, spinto anche dopo i due anni di Fc Grosseto ed il ritorno della proprietà in mano ad una famiglia grossetana, si è affievolito dopo lo scorso campionato e la mancata domanda di ripescaggio, ma siamo sicuri che un inizio con risultati incoraggianti avvicinerà tanti tifosi nuovamente all’Us Grosseto.
Sei annate consecutive una più infelice e fallimentare dell’altra, cui si è aggiunta la cocente delusione della mancata domanda di ripescaggio del mese scorso, stanno in un certo senso ammorbidendo anche il cosiddetto zoccolo duro (di cui, pur come “cane sciolto”, credo di far parte), che inizia inevitabilmente a sfaldarsi, perché la prospettiva di un ulteriore campionato da trascorrere in mezzo a realtà appartenenti a paesini che hanno meno abitanti di Gorarella o Barbanella, è semplicemente agghiacciante, specie se accompagnata dalla consapevolezza che, ad oggi, non s’intravede prospettiva alcuna di uscire da questo tunnel di assoluta ed estrema marginalità calcistica. Ritengo, in considerazione di ciò, che non si andrà oltre i 400 abbonamenti; io stesso ho pochissima voglia di seguire il Grifone su questi presupposti: di sicuro non farò l’abbonamento, poi deciderò strada facendo.
E il bello è che c’e chi pretendeva la domanda di ripescaggio…200 abbonati!!anche troppo quello che fanno!!!e ho saputo che sono spariti alcuni sponsor…
Sappi che col “bagno di sangue” dello scorso anno, avresti fatto una tranquillissima salvezza e molto più in D. 😉
Ti dico solo che il Ponsacco è arrivato terzo in D con un budget di neppure 190 mila euro.
Il ripescaggio non era oneroso, visto che si trattava di presentare domanda come non avente diritto e attendere l’esito (a mio parere senza troppe possibilità).
Il sentore che ho io è che dopo la promessa di “ripescaggio” fatta da Mario Ceri (in occasione della presentazione di Bicchierai), poi non mantenuta, la tifoseria biancorossa (non la curva, apertamente schierata con la proprietà), sia rimasta molto delusa.
Penso e spero, però, che i risultati favorevoli possano far tornare l’entusiasmo necessario per aiutare il Grifone a ritrovare la D.
Si evince dal comunicato della Società che la domanda di ripescaggio non sia stata fatta anche perché sono venuti meno degli sponsor tra i quali il principale.Yuri credo che i tifosi delusi avrebbero presto abbandonato lo stadio anche in caso di serie d a metà classifica, figuriamoci troppe poche emozioni…penso che ci sia come al solito poco senso di appartenenza.
Ho rinnovato l’abbonamento in tribuna laterale sud, al solito posto, ma la promessa di ripescaggio, non mantenuta, mi ha profondamente deluso. I tempi d’oro dell’era Camilli non torneranno più. Anche se mi auguro il contrario, non credo che ce la faremo ad uscire dalla palude in cui siamo affondati.
Penso anch’io che le speranze di tornare a livelli dignitosi ed accettabili siano praticamente nulle ferma restando la situazione attuale. Il “miracolo” dell’era camilliana però non è poi così raro, un esempio fra i tanti: attualmente partecipa al campionato di serie B una squadra come il Cosenza, che rappresenta una città inferiore a 70000 abitanti, al centro di un territorio tra i più poveri e depressi d’Italia…Grosseto in confronto è Parigi.
Del resto non abbiamo mai promesso palcoscenici gloriosi ma sangue, sudore, passione e impegno. Se questo è quello che promette la società ( e non ne faccio una colpa) mi sembra anche ovvio che senza una prospettiva futura di crescita gli abbonamenti diminuiscano
Non è che raccontando frottole e millantando promesse (non mantenibili) si possa andare tanto meglio avanti. Meglio essere onesti e dire che i soldi ce l’abbiamo solo per fare un onesto campionato di Eccellenza.
Io l’abbonamento l’ho già fatto, e lo farei a prescindere della categoria. Anche in 3a. Basta che ruzzoli un pallone.. che poi certo era meglio la serie B ma dobbiamo farcene una ragione: non torneremo mai più a quei livelli.
Io lo dicevo all’epoca: seguiamolo e potremo raccontarlo ai nostri nipoti dicendo ‘io c’ero’, perchè un giorno finirà e non tornerà più.. cosa puntualmente avvenuta.
Mah!!! Il comunicato della società l’ho trovato abbastanza angosciante, in termini di prospettive, praticamente, zero. È un po’ difficile creare entusiasmo su quelle basi.
Esattamente: l’entusiasmo per una squadra che gioca in Eccellenza può esserci se ti chiami Roccastrada o Manciano, non se sei il Grosseto, tanto più in assenza di reali e sostanziali prospettive di crescita. E poiché ciò che fa la squadra di calcio di una città influisce considerevolmente sull’immagine della stessa, a mio modesto parere anche a livello istituzionale si potrebbe e si dovrebbe tentare qualche iniziativa atta a creare le condizioni per una rinascita effettiva del calcio biancorosso, cosa che altrimenti rischia di restare un miraggio per i prossimi 50 anni.
Faccio una premessa, anche io sono rimasto deluso dalla mancata domanda di ripescaggio, perché sono convintissimo che con la rosa attuale in serie D ci salveremmo tranquillamente. Detto questo io e mio figlio abbiamo già rinnovato gli abbonamenti allo stadio. È chiaro che tutti speriamo di tornare nei professionisti, ma un Camilli passa a Grosseto una volta nella vita, quindi deve cambiare la prospettiva, un primo passo è la costruzione del centro sportivo, per quanto riguarda l’esempio di Cosenza, vorrei sottolineare che è una città fosse più piccola di Grosseto, ma chi ha seguito i play-off di serie D a maggio/giugno avrà visto che loro allo stadio ci vanno in 20.000!!!!!!!!! noi purtroppo non abbiamo quel senso di appartenenza. Il Siena in serie D ha fatto oltre 4.000 abbonamenti, mi piange il cuore ammetterlo, ma purtroppo per noi è un dato di fatto. Noi i numeri allo stadio di Pisa , Livorno e Siena ce li sognano, siamo sinceri, se uno qualunque di noi fosse un ipotetico imprenditore di Bolzano o di Catania e volessimo acquistare una squadra di calcio Non sceglierebbe il Grosseto, perché i “numeri allo stadio” dicono che non siamo appetibili.
È chiaro che l’eccellenza non “tira” ma leggere ad oggi che abbiamo fatto 200 abbonamenti è deprimente.
Dobbiamo seguire la squadra e sostenere la società che ha impostato un progetto a lungo termine ma SERIO perché ad oggi la prospettiva di un nuovo Camilli la vedo remota, più probabile l’arrivo di presidenti tipo PINCIONE, Anzidei, Pinton etc.
In Comune sono solo bravo a farsi i selfie. A me sembra che godano affinché si affoghi in queste categorie. In altre piazze il sindaco di è fatto in quattro per fare in modo che la città torno subito nel calcio prof. Vivarelli e Rossi sono stati una grande delusione. Era sufficiente avvicinarsi alla Ing Mansi ed evitare che andasse a Follonica
A parte il fatto che non ho capito quale progetto è stato impostato. Il centro di Roselle, che andava fatto per forza, a quanto si dice, è parecchio ridimensionato. Nessuno spera o sperava nell’arrivo di un altro Camillo, ma in qualcuno che ci garantisse una serie D da protagonisti e qualche campionato decente in serie C, quello si. Invece oggi, parliamoci chiaramente, è evidente a tutti che la serie D è un lusso, un lusso che forse non ci si può permettere ed ecco allora che ha pienamente ragione Max. Hanno ritoppato in Comune, invece di guardare solo da una parte, forse era meglio guardare anche verso chi la serie C ce la garantiva tranquillamente.
Ribadisco il concetto, anch’io sono rimasto deluso dailla mancate domanda di ripescaggio e per quanto riguarda il Gavorrano più volte ho auspicato un’unione di forze Ceri/Mansi.
Fatto questa doverosa premessa, io e mio figlio abbiamo già rinnovato l’abbonamento e mi auguro che lo rifacciamo tutti gli abbonati dell’anno scorso, perché la squadra allestita è sicuramente molto forte (speriamo nella conferma sul campo) e la famiglia Ceri merita di essere sostenuta. Per quanto riguarda il progetto mi sembra che sono stati molto chiari: sviluppo del settore giovanile e costruzione del centro sportivo, poi è chiaro che la squadra allestita è la riprova che la società punta a vincere.
Forse sarebbe l’ora che i Grossetani si siamo una svegliata: un anno non si va allo stadio perché Camilli resta antipatico, un anno non ci si va’ perché non piace lo sponsor sulla maglia, un anno non ci si va’ perché non si è fatto la domanda di ripescaggio. …….forse sarebbe l’ora di cambiare mentalità, perché 200 abbonati sono veramente una miseria.
Ogni tifoso, ogni sportivo vive certe situazioni a modo suo, ed è giusto che sia così. Io ho il massimo rispetto per chi trova gratificante seguire il Grifone sempre e comunque, ma bisogna capire che può anche non essere così e che, quando all’infimo livello del campionato si aggiunge l’assenza di qualsivoglia prospettiva di rinascita e di ritorno in categorie meno avvilenti, anche un sostenitore fedelissimo e di vecchissima data (come me) ha il diritto di sentirsi deluso, scoraggiato e demotivato, al punto da aver voglia di gettare la spugna.
Sono assolutamente d’accordo con Sesto!
Vorrei fare una domanda:in base al comunicato fatto dalla società dove si dice che il maggiore sponsor (e non solo quello)ha lasciato, credo che ci sia un valido motivo non spiegato nello stesso comunicato.?