Calcio
Caos a Scansano: la Polisportiva risponde all’iniziativa di Giampaolo Gorelli
Scansano. La Polisportiva Scansano, che da più di dieci anni si occupa con l’impegno costante di dirigenti, tecnici e genitori, dell’attività calcistica dei ragazzi e delle ragazze della cittadina, esprime fortissima preoccupazione per quanto sta avvenendo attorno alla società dilettantistica e alla gestione del campo comunale.
Con un’iniziativa inaspettata e scorretta, non concordata né preannunciata ai dirigenti, anzi tenuta accuratamente nascosta, il signor Giovanni Corridori ha partecipato per conto del signor Giampaolo Gorelli al bando comunale per la gestione della struttura in nome di una nuova società, costituita dall’oggi al domani, evidentemente per cercare di estromettere chi si occupa dell’attività a Scansano.
Lo sport dilettantistico, più ancora di quello professionistico, dovrebbe affermare quei criteri di correttezza e onestà indispensabili per formare nel migliore dei modi i nostri ragazzi. I cattivi esempi non fanno che minare alla base i principi di lealtà.
Ma veniamo ai fatti. Nella mia qualità di presidente ho inviato al Comune una lettera nella quale scrivo che “la Polisportiva Scansano, pur non avendo partecipato al bando per l’assegnazione del campo sportivo, chiede al sindaco Francesco Marchi di proseguire il progetto sportivo per poter aprire regolarmente le iscrizioni ai campionati, con il prolungamento della concessione dell’impianto fino al 30 giugno 2019”. La nostra società ha un accordo per la concessione diretta del campo fino al prossimo 15 dicembre, per cui è evidente che l’iniziativa del signor Gorelli si sovrappone alla nostra attività. Per questo ho chiesto al sindaco, che si è sempre dimostrato partecipe dei nostri sforzi, di poter prolungare la concessione.
A conferma della correttezza e della serietà di comportamenti della società, il 24 febbraio avevo inviato al signor Gorelli e al signor Corridori una lettera che sottolineava le deficienze del settore giovanile che era stato loro affidato in gestione per la stagione 2017-2018. “I gestori – è scritto nel documento – si erano impegnati a fornire alla società tutta una serie di indicazioni e consigli che ne dovevano migliorare l’organizzazione sul piano qualitativo e quantitativo. Dopo gli iniziali proclami pubblici (che hanno avuto grande risalto sui mezzi di informazione) ad oggi devo lamentare tutta una serie di inadempienze: la mancata iscrizione al campionato della squadra Giovanissimi, la mancata sostituzione della figura del preparatore atletico (dimissionario dopo solo due allenamenti…), il mancato arrivo del preparatore dei portieri, il mancato accordo con lo psicologo, presentato ai genitori in occasione della serata inaugurale dell’agosto scorso. Come se non bastasse, qualche giorno fa ho appreso che le scuole calcio realizzate nei comuni di Roccalbegna e Semproniano, in nome della Polisportiva Scansano, hanno tesserato solo tre o quattro bambini. Così oggi gli altri ragazzi sono sprovvisti di tutela assicurativa e, per quanto a mia conoscenza, privi anche della visita medica di idoneità sportiva con i conseguenti rischi di natura civile, penale e sportiva”.
Di qui la diffida a regolarizzare entro dieci giorni le posizioni dei giovani presso le strutture di Semproniano e Roccalbegna, con un avvertimento: “Qualora da dette inadempienze dovessero derivare danni alla società ed a me, mi riservo ogni tutela agendo nei vostri confronti per le eventuali responsabilità civili e penali”.
L’8 giugno l’ultimo atto di un accordo che è diventato sempre più complicato e moralmente oneroso, certamente non per colpa della nostra Polisportiva. Ho scritto ai due gestori per interrompere il rapporto “anche perché il 30 giugno decade il mio mandato e quello di tutto il consiglio direttivo. Pertanto mi sento in dovere di non prendere decisioni per altri: saranno il nuovo consiglio e il nuovo presidente, se lo vorranno, a rinnovare la collaborazione nei modi e termini che riterranno più opportuni. Stando così le cose vi chiedo cortesemente di cessare tutte le attività presso le strutture entro il 30 giugno, di riconsegnare le chiavi in vostro possesso, di non presentarvi in alcuna situazione che possa verificarsi per nome e conto della Asd Polisportiva Scansano. In caso contrario, mi riservo di agire nei vostri confronti”.
Questi i fatti, ora sta al sindaco e all’autorità sportiva, alla quale saremo costretti a rivolgerci, decidere su comportamenti che consideriamo lesivi della dignità della nostra società. Quanto ai genitori e ai ragazzi, loro hanno già deciso: non iscriveranno i figli alla nuova società, ma terranno alta la bandiera della vecchia Polisportiva Scansano.
Ti porti il Lupo in casa e poi ti lamenti se ti mangia le pecore!? Bastava ascoltare chi ha più esperienza ma invidia, ambizione, gola e presunzione sono cattive consigliere!
Io approfondirei nelle “Sedi Opportune”…vedrai se le cose poi si sistemano..