Calcio
Ci risiamo! Il calciomercato fa diventare la gente nervosa…
Grosseto Giugno, periodo di calciomercato con tanti club che tentano di lavorare silenziosamente affinché i nomi che interessano non divengano pubblici prima del tempo, così da evitare aste o intromissioni. Tutto normale, anzi, fa proprio parte dei giochi che i giornali cerchino di svelare in anticipo i nomi trattati e che i club coinvolti provino a negare per sviare l’attenzione o per concludere a un prezzo normale le varie trattative. Assurdo, però, pretendere che i giornali non facciano il proprio lavoro o magari tentare di incolparli quando una trattativa salta accusando gli stessi di aver alimentato un’asta. Non funziona così a nessuno livello e la piazza grossetana non può essere un’eccezione. Inutile, quindi, inviare messaggi, fare telefonate con toni arroganti o altro. Ognuno deve cercare di fare il proprio lavoro al meglio, ma sempre nel rispetto reciproco dei ruoli. Sotto la presidenza di Max Pincione, ad esempio, l’ormai ex-Fc Grosseto ha tentato in tutti i modi di zittire le voci non gradite o fuori dal coro, ma alla lunga certi atteggiamenti si sono rivelati dei boomerang. Noi di Gs crediamo nella libertà d’informazione e pensiamo di offrire un servizio corretto e veritiero. Al contrario, dobbiamo registrare sempre più spesso fughe in avanti da parte di chi pensa di custodire segreti di Stato e per questo, di fronte a notizie verificate e pubblicate in anticipo, si atteggia a censore minacciando i giornali di chissà quali ritorsioni. Niente di più sbagliato. Il giornalista che ha una notizia di calciomercato, che sia di Serie A come di Terza Categoria o del settore giovanile, una volta accertata la veridicità o la fondatezza della stessa, ha tutto il diritto e il dovere di renderla pubblica. Poco importa se i diretti interessati arriveranno a minacciare il giornale e il giornalista di turno di escluderli dalla loro “corte” perché considerati non graditi o non sufficientemente allineati. Sia chiaro: questo articolo non nasce a caso, ma è figlio delle continue e crescenti pressioni alle quali siamo soggetti e ciò, lo possiamo garantire, indipendentemente dalle categorie delle quali scriviamo. Insomma, il calciomercato rende troppa gente nervosa e forse è il caso che qualcuno si rinfreschi le idee, soprattutto prima di alzare il telefono per lamentarsi di una notizia pubblicata anzitempo rispetto a quanto desiderato. Infatti, almeno per quanto ci riguarda, continueremo a raccontare ciò che riterremo giusto, anche se questo urterà l’ego o la suscettibilità del soggetto di turno, perché la libertà di stampa, in qualunque ambito, non è e non potrà mai essere un optional, neppure quando si parla di cose leggere come il calcio.
À chi é rivolto?
Agli esempi citati.
Un po’ in tutte le categorie, comprese quelle giovanili.
bravo galgani non hai detto la parola giusta e la dico io :miserabili.vanno in giro a fare campagna acquisti per il settore giovanile e si rivolgono prima ai giocatori poi ai genitori e li mandano a fare pressioni sulle società di appartenenza perchè non possono spendere nemmeno 200 – 300 euro queste sono infatti le cifre che girano in un momento di grave crisi. lo fanno tutte specialmente le più grosse e in questo vorrei escludere il grosseto. se poi interpelli i loro giocatori fanno gli adirati. c’è solo una cosa che accomuna tutti cioè che i risultati sono sotto gli occhi di tutti basta andare a vedere le classifiche.