Grosseto Calcio
Us Grosseto: come dg spunta il nome di Pannini
Grosseto Comincia a prendere forma l’organigramma dell’Us Grosseto 2018-19. Come detto negli articoli precedenti, il nuovo presidente sarà con molta probabilità Mario Ceri, mentre il ruolo di ds verrà svolto da Egidio Bicchierai. Per la panchina, come preannunciato due sere fa, è sempre più forte la posizione di Sebastiano Miano, che ha fatto molto bene a Piombino e che a Grosseto tornerebbe a casa dopo l’esperienza da calciatore ai tempi di Camilli, ma il nome di Vitaliano Bonuccelli non è ancora tramontato. Un altro ruolo da coprire, poi, è quello del direttore generale e c’è una notizia (ancora da confermare) secondo la quale tale posto potrebbe essere affidato a Stefano Pannini, bandiera biancorossa, attualmente consigliere comunale nonché grande amico di Mario Ceri.
Ben venga Pannini, ben venga Bicchierai, ben venga Miano, ma personalmente sono convinto che, all’indomani di una stagione che ha creato solo malcontento ed incertezze, non conti tanto l’organigramma, quanto il programma. Mi chiedo (e chiedo a chi ne sa più di me): esiste un progetto e, se sì, che respiro ha? Si può sperare che dopo sei anni di costanti delusioni, dopo sei stagioni che hanno visto il Grifone scivolare sempre più in basso, finalmente si riesca a rinascere e a ripartire sul serio? O al massimo ci si deve accontentare della pura e semplice sopravvivenza, vivacchiando in categorie che nulla hanno a che vedere col calcio degno di questo nome ?
Oggi è il 19 Maggio ed a differenza degli ultimi anni mi sembra che la situazione sia molto migliorata. in passato a questi giorni non si sapeva se ci si iscriverà, non si sapeva chi ci comprava se si falliva o se non si esisteva.
Oggi nonostante la sconfitta con la Cuoiopelli, abbiamo una società che lavora già per l’anno prossimo, che sta già riempiendo ‘le caselle” che sono mancate l’anno passato.
Quindi fiducia, ottimismo e forza Grosseto!
Giuste considerazioni, ma questo è il miglior futuro che ci prospetta, grazia all’impegno della famiglia Ceri possiamo continuare ad esistere, personalmente credo che ci potranno portare in D e senza aiuti di altri non oltre, ma viste anche altre realtà ci dobbiamo accontentare…nel calcio di oggi non conta il blasone o gli spettatori…il caso del vicino Gavorrano è lampante grazie alla Solmine può permettersi categorie che sino a 10/15 anni fa’ non avrebbero neppure sognato.
Chiediamo chiarezza nei programmi
Ma l’anno scorso mi sembra siano stati abbastanza chiari: al massimo la serie D, quindi è questo che dobbiamo aspettarci.Di andare in serie D e di vivacchiare in questa categoria. Tanto il signore di Grotte non torna, quindi mettiamoci l’anima in pace. La mia paura è che non si sia in grado di sostenere la D. In ogni caso, a me, ora, interessa sapere cosa fa Simone, se il suo è un disimpegno oppure no.
secondo me nella riunione all’Airone sono sono stati molto chiari: puntare alla serie D. Non hanno promesso altro a nessuno.
Il problema è un altro, dal 1983 quando lasciammo la C2 abbiamo avuto tutte società che non sono riuscite a riportarci nei professionisti, di solito promettevano mari e monti ma solo per far sognare i tifosi.
Solo l’era Camilli ci ha fatto vivere stagioni indimenticabili, ma come rimarca giustamente Simone Ceri quei tempi sono passati e dobbiamo fare i conti con la realtà.
Quella intrapresa dalla famiglia Ceri mi sembra la strada giusta: valorizzazione del settore giovanile e realizzazione del centro sportivo, ci vuole del tempo per fare il salto di qualità, ma non vedo altre strade a meno che non venga fatta una fusione, cioè un’unione di forza con il Gavorrano, oppure sperare che uno di noi tifosi “sbanchi” al superenalotto e rilevi il Grosseto.
Insomma, riepilogando e sintetizzando, la situazione sarebbe questa: in virtù del principio che “o mangi la minestra o salti dalla finestra”, non si può che accettare ciò che passa oggi il convento e amen, quindi Eccellenza come categoria per così dire “naturale” con qualche più o meno remota ambizione di salire in D, quale massimo orizzonte concepibile. Una tristezza e una mortificazione infinite, lasciatemelo dire.
Sesto te lo ripeto…stai a casa.e.guardati la serie A.
Ti ringrazio, egr. sig. Dario, per il prezioso consiglio di vedere la serie A alla tv, ma sono abbastanza grande e vaccinato per decidere in autonomia a quale attività dedicarmi nel weekend, per esempio, da maremmano doc quale sono, in primavera c’è la ricerca degli asparagi e in autunno quella dei funghi…
Grande Sesto. Bisogna però che tu ti metta l’anima in pace. In questo momento la nostra prospettiva è questa, al massimo una serie D di basso profilo e niente più e non mi si tiri fuori la favola del settore giovanile per favore. Per sperare in qualcosa di più o si portano dentro la società altri imprenditori, piccoli perché a Grosseto ci sono solo i piccoli, ma tanti insieme possono provare a portarci più in altro, oppure, ob torto collo, si gira lo sguardo verso Gavorrano. Altrimenti devi mangiare questa minestrina.
Proviamo a girare il collo verso Empoli e verso Frosinone, questo secondo me sono gli esempi da seguire.
Ad Empoli il settore giovanile non è una “favola” ma una splendida realtà, una spendida realtà che permette appunto all’Empoli dal 1986 di fare la spola tra serie A e serie B. NEL NOSTRO PICCOLO ANDIAMOCI A SCUOLA!!!!!!!!!
Per quanto riguarda il Frosinone, nel 2016 con i proventi arrivati dalla serie A hanno costruito lo stadio nuovo. NOI NEL NOSTRO PICCOLO ANDIAMOCI È SCUOLA E REALIZZIAMO IL CENTRO SPORTIVO!!!!!!!!!
Il problema di Grosseto è che negli ultimi 35 tolto Camillo NESSUN ALTRO è riuscito a riportarci in serie C.
La differenza èche la famiglia Ceri ha detto chiaramente quali sono le loro possibilità senza vendere fumo, mentre tutte le altre dirigenza avevano illuso la Piazza con promesse roboanti, la novità è che il centro sportivo potrà portare profitti e permettere con i nuovi campi d’allenamento e la foresteria di sviluppare il settore giovanile.
È chiaro che un progetto del genere richie tempo, ma se non cominciamo mai…….
Appunto, delle due l’una: o si riesce a mandare giù il rospo (cosa per me difficilissima) e ci si accontenta di sopravvivere collocati in un range che va dalla Promozione alla serie D, o possiamo solo sperare in qualcosa, ovvero qualcuno, che intervenga a modificare uno scenario che in questo momento appare, per usare un eufemismo, tristemente minimalista.
Non capisco perché si prendono a modello realtà che sono lontane anni luce da noi. Partiamo dal Frosinone. Il. Frosinone ha semplicemente un presidente che è a capo di una società che fattura circa 300 milioni all’anno e che si può permettere tranquillamente la serie A. Empoli, è semplicemente collocato in un contesto di circa un milione e mezzo di persone, da decenni nella peggiore delle ipotesi partecipa al campionato di B, seleziona ragazzi da tutta Italia e non solo. Da noi, purtroppo, nemmeno se si mettessero insieme tutti gli imprenditori raggiungerebbero il fatturato del Presidente del Frosinone. Viviamo in una provincia con indici demografici e con un sistema viario da paura, partecipi al campionato di Eccellenza o nella migliore delle ipotesi alla D, e quindi non vedo quale giovane dovrebbe essere interessato a venire a Grosseto. Ergo avrai sicuramente un ottimo settore giovanile dal quale usciranno tanti bravi giocatori di Eccellenza e niente più. Quindi non illudiamoci con la favola del settore giovanile.
È difficile darti torto, la realtà socioeconomica di Grosseto è sotto gli occhi di tutti, solo che ragionando così si arriva ad una conclusione terribile quanto realistica: il futuro del Grifone è un buco nero.