Grosseto Calcio
Editoriale – Danesi, Mourinho ed il triplete
Grosseto. Sicuramente l’arrivo di un tecnico come Andrea Danesi ha messo del pepe nei rapporti con la stampa, seppur con le dovute proporzioni, perché comunque stiamo parlando di un campionato di Eccellenza regionale.
Ho riflettuto sul perché dei suoi atteggiamenti e sono arrivato a una mia teoria, che mi fa paragonare e trovare tante similitudini con il Mourinho del triplete. Ah, sì, magari arrivasse anche la tripletta a Grosseto (Coppa Italia Eccellenza regionale, campionato e Coppa Italia nazionale) ci metterei subito non una, ma mille firme. Ma torniamo a Mourinho e ai comportamenti simili. Partiamo da un presupposto: l’allenatore di Carrara è riuscito a portare dalla sua parte lo spogliatoio. Mi spiego meglio: in molti non hanno accolto così bene il suo arrivo e il caso Salvestroni ne è stata una testimonianza. Il mistero, però, ha lavorato tanto su questo aspetto, è diventato uno di loro, difendendoli dalle critiche e perfino dai 5 in pagella che per lui avrebbero dovuto essere dei 6.
Insomma, ha blindato il gruppo e la squadra e lo ha fatto sempre in prima persona, attirandosi quindi poi le critiche per il fatto di non presentarsi in sala stampa o per non fare più la conferenza pre gara.
Questo è servito anche a togliere la grande pressione che i media avevano riversato sui giocatori; calciatori che non sono abituati a giocare in un ambiente e con aspettative così elevate come a Grosseto.
Quando hai un comportamento del genere si arriva ad un bivio e come Mourinho potresti essere ricordato come il “Grande” che è andato contro la stampa e ha vinto tutto oppure come quello che credeva di essere come il mister portoghese, ma poi non è riuscito a vincere niente.
In ogni caso, saranno i risultati del campo a parlare e ci diranno quale dei due mister sarà Danesi, sperando vivamente che si avveri la prima ipotesi.
Noi come stampa stiamo al gioco se questo può essere utile a far vincere il Grifone e come ha detto lei, mister, dobbiamo dare una mano. Proprio per questo, continueremo come sempre a fare le pagelle in totale autonomia e con la massima trasparenza ed onestà intellettuale, senza pregiudizi o dissapori.
Ci “riprenderà” quando non avremo la solita visione, magari confrontando le nostre visioni opposte davanti ad un buon caffè…
si ma imparate a dare i voti e a fare i commenti nelle vostre pagelle. Siete i primi voi a affossare i giocatori con i vostri giudizi poco …..diciamo professionali. Posso capire che non avete mai giocato a calcio e giudicare la prestazione di un giocatore per voi non è facile, ma non potete dare le insufficienze o voti poco alti in caso di vittoria per qualche errore senza considerare la prestazione nel complesso. Ha ragione il mister Danesi.
Caro Fabio,
mi fa piacere il tuo intervento. Ti rispondo che le pagelle come dico io sono sempre soggettive. Inoltre ti posso garantire che nella nostra redazione più del 50% di giornalisti ha giocato a calcio e vinto anche qualche campionato.
Poi ti ripeto qui si sta parlando di 1 voto o addirittura dello 0,5 quindi di aria fritta.
Non accetto però che tu dica che non siamo professionali, perchè i servizi da noi svolti sono tra i top a livello regionale (dove oramai tutti sanno chi siamo e operiamo) e anche nazionale.
Quindi ognuno può avere la propria visione, ma non accusarci di scarsa professionalità.
Vincere!!!!!!voti o non voti😉😉