Grosseto Calcio
Orlandini (Folgore Rubiera): “Gratificante sfidare il Grosseto. Purtroppo non saremo al completo”
Rubiera (Re) Vi proponiamo l’intervista rilasciata dal centrocampista rubierese Orlandini al sito ufficiale della Folgore Rubiera (www.folgorerubiera.com) in vista del match odierno di Coppa Italia d’Eccellenza, fase nazionale, che si giocherà alle ore 17 allo Zecchini di Grosseto, tra il Grifone e la formazione emiliana. Come leggerete, Orlandini ha legami con la Maremma, visto che il padre circa 30 anni fa ha militato nell’Orbetello in Serie D. Non solo, ma il centrocampista in questione continua ad avere amici qui a Grosseto e viene ogni anno dalle nostre parti con la famiglia. Dal punto di vista calcistico, invece, la partita contro il Grosseto viene vissuta dalla Folgore come un appuntamento storico, anche se – a detta dello stesso Orlandini – la formazione reggiana ha <<…Una rosa ampia e piena di talento>>. Dunque, un doppio scontro sulla carta molto equilibrato, che il Grosseto dovrà sfruttare al meglio soprattutto oggi, visto che gli emiliani scenderanno in campo allo Zecchini privi del bomber Greco (11 gol per lui, dei quali 7 decisivi, ndr) e forse anche di due pedine importanti come Lusoli e Addona.
<<Sfidare il Grosseto è senza dubbio un compito molto gratificante – evidenzia Daniele “Billo” Orlandini, navigato centrocampista della Folgore Rubiera – Del resto la formazione maremmana può vantare un recente passato a livello di serie B: fino a pochi anni fa, immaginare una gara ufficiale tra noi e i “Grifoni” maremmani sarebbe stato un esercizio di pura fantascienza>>.
Tuttavia, Orlandini, quali sono le ultime notizie che giungono dal nostro spogliatoio? Come vi presenterete allo “Zecchini”?
<<Purtroppo non saremo al completo: dovremo fare i conti con la pesante assenza di capitan Greco, assente a causa di motivi legati al lavoro. Inoltre, pare proprio che mancheranno anche Davide Addona e Leonardo Lusoli: entrambi sono usciti piuttosto malconci dalla gara di domenica scorsa contro la Fidentina, e dunque credo che non si vorrà correre il rischio di peggiorare la loro situazione fisica. In compenso, al momento sembrano esserci novità incoraggianti per quel che riguarda il portiere: a Fidenza Jacopo Burani ha riportato una pesante ginocchiata, ma per domani dovrebbe farcela>>.
Con queste defezioni di così grande rilievo, come è possibile pensare di sbancare Grosseto? Oltre alla storia che caratterizza il club toscano, i “Grifoni” stanno facendo bene nel loro girone di Eccellenza…
<<In effetti i biancorossi hanno una media punti davvero molto alta: il Grosseto è terzo nel proprio raggruppamento, e fin qui ha raccolto 48 punti in 24 partite. Siamo consapevoli di incontrare una squadra che ci riserverà parecchie insidie: d’altro canto la Folgore sarà rimaneggiata, ma non vanno dimenticate le peculiarità che caratterizzano il nostro organico. Disponiamo infatti di una rosa ampia e di grande talento: mister Ivano Vacondio ha a disposizione parecchie soluzioni, e sono certo che chi scenderà in campo darà il 150% per non far rimpiangere gli assenti>>.
L’aspetto del morale avrà una sua importanza?
<<Certo che sì: sarà e dovrà essere un rilevante punto a favore della Folgore. Domani vivremo un avvenimento davvero speciale, sotto ogni punto di vista: giocare allo “Zecchini” ci darà una preziosa carica di adrenalina, perchè a noi dilettanti non capita certo tutti i giorni di poter calcare l’erba di uno tra gli stadi più storici e prestigiosi del calcio italiano. A essere sinceri non conosciamo moltissimo il Grosseto sotto l’aspetto tecnico-agonistico, così come loro conoscono poco la Folgore Rubiera: tuttavia so per certo che noi siamo animati fin da ora da una formidabile dose di entusiasmo, e abbiamo tutto ciò che serve per riversarla in campo con la massima efficacia. Poi, lo ammetto, per me questa trasferta ha un grandissimo significato anche a livello personale e familiare>>.
Una domanda che sta balenando a buona parte del pubblico che segue la Folgore Rubiera: le fatiche di Grosseto non vi sottrarranno energie fisiche e mentali in ottica campionato? Non dimentichiamo infatti che domenica prossima al “Valeriani” tornerà il girone A di Eccellenza, e nell’occasione voi riceverete la visita della capolista Axys Zola…
<<L’unico vero rischio che corriamo è quello degli infortuni, visto che ultimamente l’infermeria è stata piuttosto frequentata. Per il resto, non credo proprio che la trasferta di domani ci toglierà smalto ed energie: al contrario, se forniremo una prova soddisfacente, ritengo che questo ottavo di finale saprà darci ancora più carica in vista dell’Axys Zola. Tra campionato e Coppa stiamo vivendo un periodo di grande intensità, che comunque è l’ideale per mettere in mostra tutto il nostro valore. Ora è il momento di lasciare il segno, e ciascuno di noi è motivatissimo nell’incidere positivamente in entrambe le competizioni>>.
Come dice Daniele Orlandini: “…a noi dilettanti non capita certo tutti i giorni di poter calcare l’erba di uno tra gli stadi più storici e prestigiosi del calcio italiano.”
Purtroppo, in quanto a “calcare l’erba” temo che non lo farà nemmeno oggi…
Ciò che dice Orlandini dà l’esatta misura di quanto sia profondo il baratro in cui è precipitato in pochi anni il calcio grossetano. Il timore è che, se sono bastati 5 anni per fare questa fine, ce ne vogliano dieci volte tanti per tornare a certi livelli (ammesso che ci si riesca)…e io, purtroppo, non ci sarò.
io consiglierei di smetterla di farci male da soli…..il passato è stato meraviglioso, ricco di soddisfazioni e siamo stati fortunati ad essere presenti;ma ora basta non siamo il Real madrid in questo momento esprimiamo l’ eccellenza e non c’ è niente da fare.Non è nemmeno giusto mortificare con questa storia chi ha messo la propria faccia, le proprie risorse, il proprio fegato per dare un futuro al calcio grossetano.La squadra per la quale tifiamo è l’ u.s. grosseto punto e basta e un gol del grifone emoziona in ogni campo e a prescindere dalla categoria.
Domenica al gol di berretti istintivamente ho lanciato il cell. in terra, poi giustamente se uno proprio non accetta la categoria è giusto che stia a casa ma non portiamo continua negatività.
Non c’è nessuna negatività, ma solo tristezza e rimpianto, e credo di essere in folta compagnia nel provare sentimenti di questo genere. Detto ciò vorrei fosse chiaro che nessuno nega il rispetto e l’apprezzamento dovuto a chi bene o male ha garantito la sopravvivenza del Grifone, che peraltro a livello personale continuo a seguire fedelmente e assiduamente come sempre da vari decenni (in Promozione come in B); certo, oggi lo faccio con un magone immenso e non lo nascondo.