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Coni: si dimette il fiduciario, Claudio Gabbiani

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Follonica. Lo sport deve essere un patrimonio di tutti. In vista del rinnovo dei bandi di concessione degli impianti sportivi spero e mi auguro che da parte del Comune ci sia un ripensamento, tenendo conto degli errori passati e di quanto sia importante prevedere la possibilità di una concorrenza leale tra due società sportive, per lo sviluppo e l’accrescimento dello sport.

A titolo di esempio riporto la situazione del Calcio, in cui ci sono due impianti sportivi distinti ma saranno assegnati con un unico bando e di conseguenza ad un solo concessionario.

Nel comune di Follonica da anni si sta assistendo a questo fenomeno che, purtroppo, è causa di una decrescita dello sport. Le conseguenze, a livello sportivo, sono drammatiche perché i nostri bambini o sono costretti a smettere di praticare lo sport che amano oppure sono costretti ad andare in altri comuni limitrofi con enormi disagi e sacrifici.

Ovviamente la causa è quella situazione tipica del monopolio in cui o i cittadini si adattano alle condizioni poste dalle singole associazioni sportive come ad esempio i costi delle rette, gli orari, il gradimento degli insegnanti oppure devono smettere o andare altrove. La pluralità della gestione, invece, determina una pluralità di condizioni che permetterebbero ai cittadini di poter scegliere a quale associazione sportiva affiliarsi e crescere nelle soddisfazioni insieme al prestigio di Follonica.

Sono assolutamente d’accordo che ci debba essere un’associazione sportiva che sia il referente nella gestione di un impianto sportivo, ma è anche vero che può capitare che alcuni di questi impianti non vengano utilizzati appieno. E’ qui che l’Amministrazione dovrebbe garantire l’utilizzo a favore dei soci di altre associazioni alle condizioni che l’Amministrazione stessa detta tramite opportune tariffe.

Il Coni dal canto suo, deve impegnarsi affinchè la pratica sportiva sia sempre più diffusa soprattutto tra i giovani ed il diritto allo sport sia per tutti. Questa è la sua mission e da qui  non si può discostare.

 

Tra Comune e Coni ci dovrebbe essere un dialogo costante e proattivo al fine unico di incentivare la pratica sportiva organizzata. E’ un risultato che si ottiene attraverso la riqualificazione e l’efficientamento degli impianti sportivi esistenti, il loro adeguamento ai dettami normativi di utilizzo e  la conservazione del sistema urbano attraverso la gestione dell’impiantistica sportiva.

E se non vi sono risorse pubbliche da investire, sarebbe opportuno prevedere che siano le associazioni stesse ad investire, naturalmente prevedendo un adeguato periodo di ammortamento dell’investimento.

Il Coni, d’altra parte, che deve adoperarsi affinchè lo sport sia di tutti e non di pochi, purtroppo non si attiva affinché ciò avvenga e rimane passivamente ad accettare una situazione che in realtà dovrebbe combattere.

Una situazione questa che, come fiduciario Coni, non posso accettare per cui far data da oggi, sono a rassegnare le mie dimissioni che saranno revocabili nel momento stesso in cui la filosofia Coni dovesse rientrare nei canoni del suo mandato.

 

 

Giornalista pubblicista dal 2010, è uno degli editori/fondatori della testata giornalistica on-line Grossetosport, all'interno della quale ricopre il ruolo di direttore responsabile. E' altresì il responsabile dei campionati di Promozione e Seconda Categoria, nonché un esperto di calciomercato.

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