Altri Sport
Atletica, Grosseto 2017: Polikarpenko argento, Tortu in finale agli Europei U20
Grosseto. Prima medaglia per l’Italia dell’atletica ai Campionati Europei under 20 di Grosseto: è l’argento sui 10000 metri di Sergiy Polikarpenko (31:10.85, primato personale) alle spalle del romeno Dorin Andrei Rusu(31:08.86). Terzo il turco Sezgin Atac (31:12.18) sull’altro italiano Mustafà Belghiti (31:35.18). Polikarpenko è nato 19 anni fa in Ucraina (a Zaporozhye, la città dell’indimenticabile campione dell’alto Vladimir Yashchenko), ma la famiglia si è trasferita dal 2000 in Italia e vive da anni a Torino. “E’ un onore regalare all’Italia la prima medaglia di questo campionato”. Sergio, come lo chiamano tutti, è un figlio d’arte: il papà Volodymyr è stato un triatleta che ha all’attivo tre partecipazioni ai Giochi Olimpici (Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008). Per il momento l’azzurro si divide ancora tra triathlon e atletica, è tesserato per il CUS Torino dove è allenato dall’ex siepista azzurro Gianni Crepaldi.
TORTU IN FINALE – Filippo Tortu conquista la finale dei 100 metri ai Campionati Europei under 20 di Grosseto. Sul rinnovato rettilineo azzurro dello Stadio Zecchini l’argento mondiale junior – sotto gli occhi del presidente CONI Giovanni Malagò e del presidente FIDAL Alfio Giomi – non ha rivali in semifinale e il suo 10.39 (+0.3) è nettamente il crono più veloce del turno intermedio. Domani alle 17:30 la finalissima per le medaglie: “L’obiettivo di questa prima giornata era quello di arrivare in finale. Devo migliorare la partenza, anche in semifinale non è stata perfetta. La maglia azzurra, il tifo sugli spalti: a Grosseto c’è un’atmosfera fantastica!”. Nella seconda giornata attesi in gara 44 azzurri.
IL RACCONTO della PRIMA GIORNATA (sessione pomeridiana)
10000m M Finale – Giornata calda, gruppo non affollatissimo, solo 11 al via, con i tre azzurri Alberto Mondazzi, Sergiy Polikarpenko e Mustafa Belghiti nel ruolo di outsider. Una fuga-parenti (come si dice nel mondo delle due ruote) del portoghese Filipe Vitorino viene presto riassorbita, i ritmi della prima metà gara intorno ai 3:15 e oltre al chilometro (16:26.04 il passaggio al quinto chilometro). Poi, per restare in metafora ciclistica, le andature da tappa di trasferimento sembrano vivacizzarsi: mancano nove giri quando il turco Sezgi Ataç effettua il primo attacco pesante, selezionando un quartetto con l’italo-ucraino Serhiy Polikarpenko in scia al battistrada e al romeno Rusu. La seconda metà si corre ovviamente in negative-split, dopo i ritmi soporiferi dell’avvio: una volata infinita, lanciata da Ataç finisce per lanciare verso l’oro il romeno Dorin Rusu (31:08.86), ma la rimonta di Polikarpenko è entusiasmante. Premiato con l’argento l’ex triatleta torinese (31:10.85 PB): l’Italia entra nel medagliere nella finale che chiude la prima giornata. Poi il turco al bronzo, 31:12.18, e quarto Mustafa Belghiti (31:35.18): anche Alberto Mondazzi è in zona punti (settimo in 31:47.09).
Asta F Q A/B – Una giornata davvero non fortunata per i saltatori azzurri si chiude con le lacrime di Maria Roberta Gherca, ancora allieva ma campionessa italiana assoluta al coperto. Fosse arrivata una misura pari a quella di Ancona, per la ragazza di Velletri la finale sarebbe stata cosa fatta: invece 3.90 è una quota insufficiente, come il 3.70 di Virginia Scardanzan. Con le nostre ragazze già fuori gara, sono ancora cinque le astiste in attesa di presentarsi in pedana: e quando le favorite vanno a referto, le speranze sfumano definitivamente.
3000m Siepi F R1 – Unica sotto i 10 minuti in stagione, Lili Anna Toth (qui 10:09.89) ha già in bacheca una medaglia olimpica, quella dei Giochi Giovanili di Nanchino 2014: allora l’ungherese demolì le speranze dell’azzurra Nicole Reina, stavolta ispira quella che per Laura De Marco è stata un’autentica impresa. Per la veneta un miglioramento davvero importante, oltre venti secondi in un sol colpo: 10:19.55, quarta junior di sempre, proiettata in finale di diritto. Molta coraggiosa anche la genovese Ludovica Cavalli, una delle più giovani della spedizione italiana: peccato solo che il suo 10:48.28 non riscriva il PB per meno di due secondi, con una chiusura più forte di ogni sofferenza. Il giusto spirito è anche quello che anima Linda Palumbo, per quanto il suo progresso personale (10:39.79) non possa concederle chance per l’ammissione alla finale.
1500m M R1 – Scende in pista Jakob Ingebrigtsen e forse dovrebbe pensare da subito a darsi una regolata: che un sedicenne arringhi la tribuna sul rettilineo di una batteria agli Europei U20, magari sembra un po’ eccessivo. L’impressione è che il norvegese interpreti un personaggio già troppo sopra le righe: sul piano tecnico, però, la sua superiorità non si discute (3:45.22, vinta con facilità irrisoria la seconda batteria). Vedremo poi se l’arroganza accompagnerà il fenomeno scandinavo a compiere un’impresa dai contorni leggendaria, come quella dichiarata nella conferenza stampa di presentazione. Il triestino Jacopo De Marchi– unico italiano al via – avrebbe potuto aspirare ad un ripescaggio, sulla scia del fenomeno: presto in difficoltà, l’azzurro ha reagito con determinazione ma troppo tardi per agganciare il treno giusto e ha chiuso nono in 3:51.93, mentre per l’ammissione in finale serviva 3:49.01.
Triplo F Q A/B – I salto orizzontali soffrono, come i lunghisti in mattinata, tutte fuori le ragazze italiane: Chiara Bertuzzi si ferma dopo duelli a 12.42 (+0.1), 17^ misura, ed è un vero peccato. La misura utile era appena più in là, a 12.48: stessi rimpianti per l’allieva Camilla Vigato (18^, 12.38/+1.2) e per la campionessa juniores Sabrina Urbano (20^, 12.33/+1.5). In condizioni normali il traguardo era sicuramente alla portata del terzetto azzurro. Per la cronaca solo quattro superano i 12.90 richiesti, una qualificazione dai contenuti relativamente modesti: la migliore è la bielorussa Violetta Skvartsova (13.33).
100m M SF – Se si aspettava qualcuno in grado di lanciare il guanto di sfida a Filippo Tortu … tutto rimandato alla finale di domani, perché il finanziere brianzolo – a vederlo oggi – è una spanna avanti ad ogni avversario: 10.39 (sia pure con l’anemometro amico, +0.3) è nettamente il tempo migliore del turno intermedio. Nella seconda semifinale, vinta dallo svedese Henrik Larsson (10.57/-1.8), esce di scena anche il secondo britannico Dom Ashwell (10.36 di accredito): ne rimane uno solo, della muta sguinzagliata in caccia dell’azzurro, ed è Oliver Bromby (10.54/-0.8), che si è trascinato dietro Samueli Purola (10.55), uno dei due allievi presenti in questo turno. L’altro era l’azzurro Lorenzo Paissan (10.83/-1.8), uscito di scena come pure il siciliano Nicholas Artuso (10.71/-0.8). I ripescati arrivano entrambi dal gruppo di Tortu, il francese Abdouaye Drame (10.60) e il tedesco Milo Skupin-Alfa (10.61). Unico Paese con due sprinter in finale? La Germania, appunto.
100m F SF – Quanto pesa un metro in più di vento contro? Se ne ricorderà la tedesca Jennifer Montag, che si era presentata qui con il miglior accredito, 11.29, e non riesce nemmeno ad essere ripescata, con 11.89 gravato da -2.2: invece con -1.4 e 11.71 trova la finale la norvegese Helene Roningen e con -1.2 1 11.79 l’irlandese Ciara Neville. Zaynab Dosso, che un anno fa a Tbilisi era stata beffata per 1/100 nella lotta per il podio, stavolta esce di scena in semifinale con 11.99 (sesta nella seconda, -1.2) e vede avanzare le tre medagliate Keshia Kwadwo (11.49, miglior tempo), Gina Akpe-Moses (11.56), Klaudia Adamek (vincitrice della prima in 11.84/-2.2) e pure la quinta della finale europea allieve, la norvegese Ingvild Meinseth (11.66). Tutta da scrivere la corsa al titolo di Regina dello Sprint.
Alto M Q A/B – Si passa con 2.17 ma due dei tre azzurri lasciano la compagnia con molto anticipo: troppo falloso Stefano Sottile (OK a 2.05, poi 2.09 un po’ buttato via dall’ex iridato allievi), troppo acerbo Giacomo Belli (lontano dalla condizione che in primavera l’aveva portato a 2.18, terza quota di sempre superata da un allievo). Finiscono al 20° e 25° posto rispettivamente, mentre Nicholas Nava, rivelazione della stagione, resta aggrappato alla qualificazione con un terzo tentativo di rabbia a 2.09, poi supera 2.12 alla prima prova. Il ragazzo di scuola bergamasca centra così la promozione, perché sono in 12 capaci di superare quella quota: con qualche vittima illustre, fuori dagli eletti Lukas Mihota, il tedesco campione europeo U18 di Tbilisi, e il polacco Maciej Grynienko, 2.22 di PB in stagione.
PROGRAMMA ORARIO SECONDA GIORNATA
Venerdì 21 luglio (mattina)
09:00 100m Ostacoli F Batterie (Elisa Di Lazzaro, Desola Oki, Linda Guizzetti)
09:10 Peso F Qualificazione A/B (Sydney Giampietro, Martina Carnevale)
09:20 Alto F Qualificazione A/B (Rachele Bovo, Pamela Croce, Bianca Garibaldi Devoto)
09:45 110m Ostacoli M Batterie (Marco Bigoni, Mattia Di Panfilo, Mattia Montini)
10:25 Martello F Qualificazione (Alessia Beneduce)
10:30 1500m F Batterie (Elisa Cherubini, Martina Tozzi, Gaia Sabbatini)
10:50 800m M Batterie (Simone Barontini, Andrea Romani, Michele De Berti)
10:50 Asta M Qualificazione A/B (Max Mandusic)
11:20 Lungo Eptathlon F AB
11:30 400m Ostacoli F Batterie (Linda Olivieri, Anna Polinari, Alice Boasso)
12:00 400m Ostacoli M Batterie (Alessandro Sibilio, Federico Cesati, Jean Marie Robbin)
Venerdì 21 luglio (pomeriggio)
13:30 Giavellotto Eptathlon F A/B
15:30 Giavellotto F Finale (Carolina Visca, Sara Zabarino)
15:40 100m Ostacoli F Semifinali (ev. Elisa Di Lazzaro, Desola Oki, Linda Guizzetti)
16:00 Peso M Finale
16:05 Triplo F Finale
16:10 110m Ostacoli M Semifinali (ev. Marco Bigoni, Mattia Di Panfilo, Mattia Montini)
16:40 400m F Semifinali (Rebecca Borga)
17:00 400m M Semifinali (Vladimir Aceti, Klaudio Gjetja, Lapo Bianciardi)
17:20 100m F Finale
17:25 Martello M Finale
17:30 100m M Finale (Filippo Tortu)
17:50 800m Eptathlon F Finale
18:15 Lungo M Finale
18:20 800m F Batterie (Marta Zenoni, Eloisa Coiro, Flavia Ferrari)
18:50 3000m Siepi M Batterie (Antonio Catallo, Pietro Arese, Giovanni Gatto)
19:05 Disco F Finale
19:20 200m F Batterie (Dalia Kaddari, Sofia Bonicalza, Alessia Pavese)
19:55 200m M Batterie (Alexandru Zlatan, Mario Marchei, Enrico Cavagna)