Calcio
Gianmarco Borghi: la storia del portiere ultrà
San Quirico. Gianmarco Borghi è fresco vincitore del campionato di Prima Categoria, girone F. Infatti, ha difeso i pali della porta del San Quirico, di cui da anni è diventato una bandiera.
Sì, perchè lui è una persona che ancora crede e alla quale piace il calcio di una volta, quello dei capitani che a vita restano in una squadra, che la maglia è più importante di qualsiasi altro valore.
In molti sanno che Gianmarco non è solo un bravo portiere, ma è anche un ultrà che, appena può, coglie l’occasione per seguire la propria squadra, la Robur, sia in casa che in trasferta con il suo gruppo “Non tesserati Siena” composto da una decina di ragazzi che non si sono voluti adeguare alle disposizione della tessera del tifoso.
<<Per me seguire il Siena è più che una passione, è un amore viscerale>> commenta Borghi, che prosegue <<è come una droga che ogni ultrà ha nei confronti della squadra per cui tifa da bambino e che seguirebbe in capo al mondo>>.
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Infine, lo stesso numero uno ci svela un retroscena interessante e curioso: <<Il mio sogno è sempre stato quello di indossare un giorno la maglia numero uno del Siena e quando siamo falliti dopo la gestione Mezzaroma ripartendo dalla Serie D ho pensato di propormi, ma per me le bandiere sono bandiere e ho deciso di rimanere a San Quirico…>>.
Poi, terminata l’intervista, lo stesso Borghi veste di nuovo i panni da ultrà e commenta ridendo: <<Sono consapevole che adesso su una testata giornalistica di Grosseto posso ricevere numerose “ingiurie”, ma per noi ultras il bello è anche questo…>>.