Calcio
Gavorrano vicinissimo alla Lega Pro, Roselle in lotta per la D. Chi sarà tra i due il nuovo Grosseto?
Grosseto Domenica 30 aprile potrebbe diventare una data storica per il calcio maremmano, perché in tale giorno potrebbe arrivare la promozione aritmetica del Gavorrano in Lega Pro, ovvero nel terzo livello nazionale, il punto più alto mai toccato dal club minerario nei suoi 87 anni di storia. In Maremma, solo l’Us Grosseto di Camilli ha saputo fare meglio, arrivando a disputare ben 6 campionati consecutivi in Serie B e a lottare per la A. La differenza, però, sta nel fatto che il Grifone è comunque l’espressione di una città, capoluogo provinciale, di oltre 80 mila anime, mentre il Gavorrano rappresenta un Comune che non raggiunge neppure 9 mila residenti. Dunque, l’impresa che si accinge a compiere il sodalizio del presidente Balloni e della famiglia Mansi rimarrà negli annali sportivi maremmani. A tal proposito, non sarebbe male, soprattutto per chi parla di maremmanità, essere sugli spalti del Malservisi domenica prossima a sostenere i ragazzi di mister Bonuccelli contro l’ostica Lavagnese, nella speranza di festeggiare tutti insieme il succitato traguardo. Infatti, se sarà Lega Pro, ne beneficerà tutta la Maremma del pallone, che potrà nuovamente contare su una squadra professionistica. Oltretutto, Grosseto potrà tornare a vedere partite di Lega Pro proprio grazie al Gavorrano, che, con grandissime probabilità, sarà costretto a giocare in deroga per un anno allo Zecchini. E qui le illazioni e le voci si sprecano, come quella secondo cui il club rossoblù diventerà il Grosseto. Diciamo subito, però, che non sappiamo cosa farà il sodalizio minerario, perché certe decisioni al momento non sono state prese né svelate. Possiamo solo dire che se mai ci fossero intenti condivisi, il nome Grosseto comparirebbe accompagnato a quello di Gavorrano almeno per una stagione. Il motivo è semplice: la Figc darebbe il nulla-osta per apporre il nome di Grosseto accanto a quello di Gavorrano solo in deroga, visto che il sodalizio rossoblù ha la sede societaria a Bagni di Gavorrano. Dunque, per la stagione 2017-18 al massimo ci potrebbe essere l’Us Grosseto Gavorrano. Se, però, il club gavorranese decidesse di trasferire la sede societaria a Grosseto, allora dal campionato 2018-19 potrebbe utilizzare anche il solo nome del capoluogo provinciale. Tuttavia, stiamo parlando solo di voci, sia chiaro. Alla stessa maniera, sono forti quelle secondo le quali l’attuale Ac Roselle della famiglia Ceri potrebbe trasformarsi nel Grosseto. In tal senso, molto dipenderà dal campionato che disputeranno il prossimo anno i termali, visto che il 14 maggio giocheranno la finale play-off del girone A di Eccellenza regionale contro il Piombino. Se tutto andrà per il meglio, il Roselle accederà a una delle semifinali nazionali (sono più di due, ndr) da giocarsi su andata e ritorno. Superato eventualmente anche tale ostacolo, i biancocelesti entreranno in una delle cinque finali nazionali (sempre con andata e ritorno), al termine delle quali le squadre vincitrici saranno automaticamente promosse in Serie D, mentre quelle sconfitte diventeranno le prime delle ripescabili secondo una precisa graduatoria di merito. Ebbene, se mai il Roselle arriverà in finale e non sarà in grado di vincerla, avrà comunque una grossa chance di ripescaggio per i punteggi che può vantare. Fondamentale, in ogni caso, vincere la finale regionale e poi superare le semifinali nazionali. Diciamo questo perché un club modello come quello dei Ceri, con un settore giovanile in forte crescita (con oltre 200 ragazzi), senza debiti e con un’impiantistica futura davvero all’avanguardia, giunto in D diventerebbe davvero appetibile anche per eventuali investitori, attirati dal blasone della piazza e dalle condizioni eccezionali che troverebbero per fare calcio. In ogni caso, nulla vieta che il Roselle possa diventare il Grosseto anche in Eccellenza regionale, qualora tutto, ma proprio tutto, dovesse andare male. Non crediamo, invece, nel futuro del Football Club Grosseto, almeno qui in città, visto quanto avvenuto fino ad oggi. Dunque, allo stato attuale, crediamo che il futuro calcistico grossetano passi attraverso due club: Us Gavorrano e Ac Roselle. Il Comune dovrà adoperarsi per capire come aiutare e incoraggiare chi si assumerà l’onere e l’onore di rappresentare la nostra città, tornando a far correre sui campi d’Italia le maglie biancorosse emblema non solo di Grosseto, ma di tutta la Maremma. In tale ottica, sarebbe fantastico un accordo proprio tra Gavorrano e Roselle, ma comprendiamo che ci sarebbero ostacoli e pressioni di varia natura da superare.