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Grosseto Calcio

Grifone: fermarsi o continuare?

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Grosseto Un dubbio amletico sta attanagliando i tifosi grossetani: chiedere ai giocatori di non scendere più in campo o lasciar correre fino al termine di questa umiliante stagione? Un dubbio di non facile soluzione, anche se ieri sera, dopo una riunione tenutasi tra alcuni rappresentanti del tifo organizzato biancorosso, è stato deciso di puntare alla prima ipotesi. In altre parole, domenica o anche prima, verrà chiesto ai giocatori di rifiutarsi di scendere in campo, questo per evitare altre umiliazioni e figuracce. Oltretutto, domani ci sarà chi in tribunale potrà decidere o meno del contenzioso in atto tra Comune e Fc Grosseto e in caso di successo delle ragioni dell’amministrazione comunale, per il sodalizio biancorosso la situazione si farà ancor più complicata. D’altronde, servono a poco le rassicurazioni che via via qualcuno cerca di dare alla piazza, visto che i fatti ormai sono chiari da mesi. A Chieti, ad esempio, hanno avuto il coraggio e la dignità di fermarsi, mentre a Foligno, la situazione, incancrenitasi da un po’, adesso è esplosa in tutta la sua drammaticità. A Grosseto, invece, sembra che qualcuno viva in un limbo onirico, sforzandosi di parlare di normalità, di programmi futuri e di salvezza e chi, al contrario,  sa che il presente è negativo e il futuro non potrà che essere più buio. In ogni caso, i tifosi biancorossi potranno anche chiedere ai giocatori di non scendere in campo, ma non sappiamo se saranno ascoltati. Alla stessa maniera, difficile pensare che la richiesta di dimissioni avanzata da molti sostenitori del Grifone a mister Bifini, grossetano doc, possa trovare accoglimento. Una cosa, però, è certa e condivisa dai grossetani (tifosi del Grifone o meno): Grosseto non merita tutto questo!

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Città morta e sepolta, diventata ostaggio di gente d’oltremare!!!!

Yuri, il campionato va terminato, non esiste la possibilità di abbandonarlo… la situazione è questa, ed è sotto gli occhi di tutti, ma ritirarci mai! I ragazzi vanno sempre in campo con dignità e vanno solo elogiati. Poi i risultati sono solo la conseguenza di tutto questo… Fine alla fine. Forza Grosseto!

Alcuni decenni addietro, quando ero giovane – molto giovane – e vivevamo i famigerati anni di piombo, circolava una drammatica domanda: è meglio una fine spaventosa o uno spavento senza fine? Applicando questo lugubre quesito all’ attuale situazione del calcio grossetano, non ho dubbi: è preferibile una fine spaventosa, non per le batoste in sé, che ormai non hanno più alcuna importanza, ma semplicemente per evitare altri tre mesi di questa sorta di vilipendio del nome e dell’ immagine della nostra Grosseto. Per altro vado ripetendo questo concetto da mesi.

Ciao Yuri, torno a commentare dopo tanto tempo, terminare il campionato assolutamente si. Anche se diverrà un altro gioco: il “Tennis”.
Retrocedere fa male, ma sparire dopo 105 anni sara’ pure peggio. Speriamo e affidiamoci agli eventi futuri a breve, confidando che siano positivi !

Sono d’accordo con te Massimiliano il campionato deve essere portato a termine se non altro per i giovani grossetani che si impegnano con la maglia biancorossa.
Preciso però che il Grosseto che tifavo è già sparito. La F.C. Grosseto non ha nulla a che vedere con la gloriosa U.S. Grosseto

Più che altro mi chiedo come mai il Presidente non accorra al capezzale del Grifone adesso, nel momento del bisogno!
Dove si trova?
Niente più comunicati stampa?
Insomma, cosa sta combinando e chi rappresenta la Società in questo delicatissimo momento?

Il calcio non ha piu’ appeal,la gente ha smesso di andare negli stadi,la tv,partite 7 giorni 7,spariscono piazze blasonate dopo anni di serie A e B.Tanto alla fine del campionato non serve piu’ arrivare primi o ultimi.Anche chi arriva primo non ha piu’ la certezza del futuro.A fine stagione magari arriva un salvatore(impossibile) che vuole buttare soldi e allora anche se sei retrocesso vieni ripescato perche’ ci saranno altre 20/30 squadre fra serie C e D ad andar bene che falliranno.Il calcio in serie A e’ vivo grazie alle tv,dalla B in giu’ boccheggia ed ogni falliscono societa’,gli stadi sono vuoti e con gli incassi non pagano piu’ neanche le trasferte.Inutile illudersi.Grosseto non e’ un’ eccezione,di buttare soldi nel calcio non ha piu’ voglia nessuno visto e considerato che con la crisi economico sociale ci sono priorita’ maggiori anche a livello imprenditoriale.

Antonio, secondo me quello che dici è vero solo in parte, guardiamo le realtà più vicine a noi. Livorno ha Spinelli presidente dal 1999, Pisa ha trovato una nuova proprietà, Siena dopo il fallimento del 2014 è ripartita ed è nuovamente in lega pro. Viterbo con Camilli è tornata nei professionisti. Rieti in serie D sta disputando campionati di vertice e può ulteriormente rinforzarsi con i nostri ex Casini e De Martis, Perugia ha un presidente appassionato che lo ha riportato in serie B. Nella nostra provincia le realtà Roselle e Gavorrano sono esempi da prendere a modello. in conclusione, è vero che c’è crisi, ma dobbiamo essere ottimisti, Pincione è un capitolo della nostra storia, si tratta solo di ripartire, con l’entusiasmo di sempre, con l’amore per la maglia biancorossa che non conosce la parola fine, sperando di ”indovinare” la nuova dirigenza. FORZA GROSSETO IN ETERNO al di là di qualsiasi categoria che ci vedrà protagonisti.

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