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Grosseto Calcio

Sondaggio GS: quale futuro per il calcio a Grosseto? I risultati testimoniano la frattura della tifoseria e della città

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Grosseto. Si è concluso il sondaggio di Gs che poneva ai nostri lettori la domanda su quale futuro vorrebbero  augurarsi per il  calcio a Grosseto.

I risultati non mi hanno certamente sorpreso: la spaccatura totale del tifo, o meglio di quello che ne rimane, tra favorevole all’arrivo a Grosseto della famiglia Ceri con il 40.26% e quello di un’ennesima proprietà esterna alla città, 41.58%, è evidente.
In terza posizione con il 16.17% c’è chi si augura l’interessamento dell’attuale patron del Gavorrano, Mansi, mentre solo l’ 1.98% vorrebbe proseguire con l’attuale dirigenza.

Come detto ,un esito scontato che è quello che anche sui social network è il dibattito di questi giorni, ma che ancora una volta evidenzia e mette in luce tutta la limitazione della mentalità grossetana, dove la gelosia per un concittadino che tra virgolette ce l’ha fatta viene messa da parte e viene preferito l’arrivo dell’ennesima proprietà esterna alla provincia, che se mai ce ne dovesse essere una interessata al futuro del calcio a Grosseto, sicuramente batterebbe “cassa” per ottenere altre cose in cambio.

Ed anche in questo caso mi pare che nel recente passato non siamo stati così bravi, dato che non abbiamo concesso niente neanche ad un presidente come Camilli, che ci ha portato alle soglie della Serie A.

Negli ultimi mesi, poi, solo una volta mi sono trovato concorde con le dichiarazioni del presidente Pincione, quando in una conferenza stampa di questa estate, ha dichiarato che a Grosseto molti pensano a coltivare il proprio orticello e poi delle sorti della squadra biancorossa importa veramente a pochi.
Un’immagine che non si allontana troppo dalla realtà di una città che deve ancora crescere sotto questo aspetto, dove non c’è una sana competizione, dove se il giardino del vicino è più verde non cerchiamo di fare il nostro ancora meglio, ma preferiamo gettare del diserbante sull’altro e questo avviene in tutti i settori, soprattutto extra calcistici.

Purtroppo è assai evidente che questi sono i risultati di una mentalità “paesana”, dove gli interessi sportivi si mescolano con quelli politici e le vicende della squadra di calcio servono solamente a portare avanti la propria croce.

Di una cosa sono sicuro e spero che in molti si ricorderanno. Nell’immediato post Camilli, gli imprenditori locali hanno racimolato solamente qualche spiccio in più di 100 mila euro e addirittura in molti si sono anche dileguati, mentre l’unico che è rimasto fino all’ultimo sul tavolo pronto a fare il passo è stato Mario Ceri.
Questo è ciò che riesce a tirar fuori la nostra città, se poi arriva il magnate o il milionario da fuori tanto meglio, magari sotto il periodo natalizio potremmo sperare nei Re Magi.

A me piace essere molto più realista, anche se le favole e la voglia di sognare piacciono a tutti, e al momento mi auguro solo che finalmente si possa tornare a parlare di calcio giocato, di rigore dati o non dati, di tattica e di schemi, perché sono convinto che di altre vicende siamo tutti stanchi. Forse questa è l’unica cosa che unisce tutti…

Giornalista pubblicista dal 2010, è uno degli editori/fondatori della testata giornalistica on-line Grossetosport, all'interno della quale ricopre il ruolo di direttore responsabile. E' altresì il responsabile dei campionati di Promozione e Seconda Categoria, nonché un esperto di calciomercato.

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Concordo con la redazione. L’Invidia è una brutta bestia! fossi la famiglia Ceri col cavolo che mi impelagherei con il Grosseto! vengano imprenditori da fuori oppure rimanga a pesticciare l’attuale proprietà! così i tifosoni oni oni saranno contenti e appagati!!!! il prossimo anno il capoluogo potrebbe avere la squadra nella categoria più bassa, rispetto alla frazione termale e al Comune minerario!
Grosseto è come l’isola che non c’è!!! valle buia, valle buiaaaaa, valleee buiaaaa!!!

Ho votato per una società esterna alla provincia di Grosseto solo per il semplice motivo che il Roselle ha come sponsor colui che ci ha fatto sparire due anni fa.

Ognuno è responsabile delle sue azioni, nel bene o nel male, l’importante è avere la coscienza serena. Lo diceva anche quello che si schiacciava i testicoli per fare dispetto alla moglie!!!! l’importante quando saremo nella cacca più profonda senza nessun presidentone non andare a pietire dalla famiglia ceri come dei mendicanti!!!
Vallebuia………….

Secondo me lombardi…con la tua analisi non hai centrato il problema…secondo me in tanti non hanno votato per i Ceri, perché sappiamo benissimo chi hanno come sponsor, il responsabile principale della situazione in cui si trova il Grosseto. Per me la famiglia Ceri sarebbe la soluzione ideale…ma senza la pecora sulle maglie!!!!

Condivido l’articolo al 100%.

Arrivati ad un tale livello del baratro, essendo noto quanti mercanti, venditori di fumo e incantatori di serpenti gravitano intorno al calcio italiano, credo che non sostenere il progetto Ceri (di totale impronta grossetana) solo perchè il Camilli dà un appoggio esterno, è come quello che pe fa dispetto alla moglie se lo taglia.

Rifacendomi al paragone del’orticello io penso che l’antidoto all’invidia sia l’orgoglio. Quell’orgoglio che mal sopporta di veder rientrare dalla finestra colui che se ne è andato dalla porta sbattendotela in faccia e lasciandoti al buio. Quell’orgoglio che, dopo i fatti di Livorno, ti avrebbe spinto , se ne avevi ( e le aveva ) le possibilità di ritentare un’altra volta la scalata. Sull’intervento esterno sono d’accordo con te, vi è sempre richiesta di qualcosa in cambio ( sia all’epoca Camilli che in quella Pincione ) e qui purtroppo entra la politica che con lo sport non dovrebbe aver nulla da spartire

Quindi ser che facciamo? Per orgoglio si chiude? Perchè è questo che accade!!! Poi credo che se Camilli rientra dalla finestra come dici te, non credi che lo faccia perchè forse pensa di aver sbagliato e vuole rimediare? Che dici?

Qualche tempo fa qualcuno mandò un post in cui scriveva ” meglio niente ma con onore “. Fermo rimanendo che ognuno è libero di pensare come vuole a me hanno insegnato che se uno sbaglia è degno di rispetto se chiede scusa, quindi rientri da quella porta che ha chiuso senza nascondersi altrimenti è solo segno di opportunismo

Intanto non credo che esprimere idee diverse testimoni che la Città abbia mentalità paesana.
Altrimenti non facevi un sondaggio, ma un referendum che sarebbe cosa ben diversa, anche perchè in pratica in questo momento non ci sono alternative e quindi se dovessimo esprimerci su fatti reali solo una sarebbe stata la risposta e cioè ok ai Ceri.
Credo invece che molti, me compreso, si siano espressi per una proprietà esterna, perchè, con tutta la stima e fiducia vs i Ceri, io non credo che oltre la Serie D potremmo andare. Del resto mi pare che anche chi si sia espresso vs i Ceri, confermi ( contraddicendosi ampiamente) che confidi nell’intervento di Camilli che non è certo un imprenditore locale.
Quindi per me proprietà esterna significa investitori di una certa consistenza economica e credibilità che possano garantire un futuro roseo, Camilli compreso.
Se non ci sono ben venga la famiglia Ceri che poi, prima di accettare, dovrà riflettere bene sul grado di responsabilità che assumerebbe e che potrebbe inficiare il loro progetto che sta andando avanti a gonfie vele con il Roselle.
E basta con le polemiche ! Possibile che ci siano anche sui sondaggi !?!?

Si fa per chiacchierare, ma te Fabio, affermi che basandoti, su fatti reali sceglieresti i Ceri. Tu però hai votato per l’imprenditore di fuori che porti tanti soldi! il maiale sogna la ghianda! mi sembri un po tanto opportunista, se poi non c’è di meglio sposi i Ceri. Ammazza, sei linearissimo e coerentissimo, cavolo!!!! dove tirerà domani il vento? Valle buia………. Simone e Mario state lontani da questa gente!!!

Anch’io ho votato per la famiglia Ceri.

Questa gente, come dici tu vede, solo una fede : la maglia biancorossa, chiunque ci sia.
Sono oltre 50 anni che vado alla stadio, e stia tranquilla la famiglia Ceri, non è da quelli come me che si dovrebbe guardare !
Io voglio ( vorrei) vedere i miei colori in alto, per cui sogno ( qui ti do ragione !) la ghianda. E’ vietato ? Se poi la ghianda ce la portano loro ben vengano.
Avevo appena detto basta polemiche e tu puntualmente mi hai subito dimostrato che almeno su questo muro ( ma è così Grosseto di qualunque cosa si parli !) non si può !
Ribadisco: io non sono per nessun presidente e nessun dirigente, ma solo per la maglia.
Forza Grifone e Buon Natale a tutti !

Ma oh Fabio, io non voglio fare polemica ma ho analizzato quello che hai scritto e l’ho commentato, dici una cosa e poi il suo contrario. Se ti sembra normale? Cè chi vorrebbe Tramp come presidente del Grosseto. Io invece voglio il vecchio calcio pane e salame con una presidenza di Grossetani, come era una volta e tutti attaccati alla balaustra come ai vecchi tempi! al di la della categoria!!!! e quelli ti assicuro che erano dei bei Grosseto nel bene e nel male!!! cera tanto cuore e orgoglio!!!!

Io ho votato per la famiglia Ceri, perché le “proprietà ” da fuori Grosseto è come sperare di vincere il superenalotto. Ho votato per la famiglia Ceri perché sono Grossetana Doc, perché stanno dimostrando con i fatti di saper fare calcio con una squadra composta da calciatori di grosseto o della provincia. Inoltre stanno puntando forte sul settore giovanile, ricordiamoci infatti che tra la junior essere del Rosella e quella del grosseto ci sono diversi buoni elementi, inoltre credo che la realizzazione del centro sportivo sia un elemento di vitale importanza per lo sviluppo del settore giovanile stesso. Io voto Ceri perché da sempre sogno un presidente Grossetano che guida una squadra di Grossetana. E se fosse un battesimo, dopo u.s. Grosseto lo vorrei chiamare Atletico Grosseto!!!!

Mah, vista la forte contrapposizione tra i fautori del gruppo a favore di Ceri-Camilli e quelli contrari non vedrei male alla fin fine un possibile accordo tra Mansi e Pincione che d’altra parte ha gia’ avuto un positivo preambolo di riscontro con il passaggio dell’ottimo Marianeschi dall’Fc Grosseto al Gavorrano appena qualche giorno fa.

Scusa Attilio, ma io continuo a non capire: ma te ci fai o si cei ?

Attilio Il Dott. Mansi è una persona seria. Ma di quale fusione parli? Qui siamo ai confini della realtà. Comunque dice che anche le querce fanno i limoni.

Purtroppo è tutto vero. Io seguivo il Grosseto tanti anni fa in serie D ai tempi di Landoni e Carpenetti, quando andammo “gloriosamente” in serie C. E poi ancora, Barbana, Cappanera, Piccoli, Schiaretta……che grande squadra, nemmeno in B alcuni giocatori passati di recente, erano a quel livello. Questo per significare che il poco pubblico appassionato dell’epoca ( 2000/3000 salvo gli eventi eccezionali di promozioni o partite di cartello), è lo stesso che era presente in B. La mia città è una città “moscia”, dove la passione per il calcio non ha mai attecchito, ma la medesima cosa è per altri sport o eventi ed iniziative importanti lavorative o culturali quali siano. Solo quando tutto fila liscio e la pappa è già scodellata il grossetano si avvicina, fino a quando la barca non inizia a scricchiolare, allora è un fuggi fuggi generale. Quindi siamo destinati, ad essere sempre “occupati” dallo straniero e meno male che qualcuno, bene o male si fa sempre vivo, perché l’alternativa è la “morte civile”. Quindi, fantomatici tifosi, zitti e mosca, basta critiche, non siete degni di essere rappresentati dalla gloriosa “casacca” biancorossa. Il risultato che avete sotto gli occhi è quello che ci meritiamo, ad iniziare per primi dalle istituzioni locali, che se ne fregano ampiamente della situazione, e a loro va la palma della “mosceria”. Ma vi guardate mai in giro cosa succede in questi casi, nelle altre città di provincia????? Sveglia, dormienti!!!

Il calcio attuale vede proliferare in Serie B ( per non dire Serie A ) realtà confrontabili con Grosseto per non dire peggio ( Crotone , Frosinone , Carpi , Trapani , Cittadella , Latina ) . Tutte queste realtà ( eccezion fatta per Entella e Sassuolo che hanno una barcata di soldi dietro ) non sono lassù per soldi, ma perchè hanno dietro società solide e spesso locali e sono in grado di programmatore. Ricordo che il Crotone dello scorso anno , vincitore a mani basse della Serie B , è costato zero spaccato. tutto questo per dire che mi dà più affidamento una famiglia grossetana, tifosa, presente sul territorio e anche competente ( perchè non vinci campionati a caso neanche tra i dilettanti ), piuttosto che il Pincione di turno che si paracaduta qui con i diamanti o gli sceicchi, ma poi se la gallina un gli fa du ova leva la tenda e ti lasica in braghe di tela. Io credo che con una buona pianificazione e lungimiranza fai tanta strada anche con meno budget

scusate il bis, oggi andavo di fretta, come ho gia’ detto io ho votato per la famiglia Ceri perché’ sono veri grossetani e perché hanno dimostrato di saper fare calcio, inoltre non mi dimentico che nell’estate 2015 avevano gia’ dato la loro disponibilità prima dell’arrivo di Pincione, quindi per quanto mi riguarda auspico al 100×100 l’arrivo della famiglia Ceri a fronte di un altro salto nel buio con una proprieta’ esterna

Copyright © 2021 GrossetoSport Testata giornalistica iscritta al tribunale di Grosseto 8/2011 Direttore responsabile: Fabio Lombardi

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