Grosseto Calcio
Grifone, il team manager Chechi è rimasto a Grosseto
Grosseto Nella spedizione biancorossa partita alla volta di Castiadas c’è un’assenza che è stato impossibile non notare: quella di Riccardo Chechi, team manager dell’Fc Grosseto. Ovviamente, non vogliamo speculare su tale vicenda, ma è innegabile che se Chechi è rimasto in città è perché ha avuto i suoi buoni motivi, magari banali, ma i fatti sono questi e ci limitiamo a registrarli come tali.
Adesso siamo alla fine…Che vergogna.
ma veramente meritiamo tutto questo? e la società che dice??
X sportivo : la smetti di sparare addosso solo alla società ? …forse perchè ti piaceva di più quella di ..prima ?
Si lo so, sono duro, ma perché tutto questo sconforto?
Concordo anche io ! Siamo secondi e se Orlandi era arrivato prima eravamo un pò più avanti ! La serie D non la vinci giocando bene.
E poi io insisto: c’è che rivorrebbbe …”qualcuno” ! BASTAAAA!
Se arriviamo secondi e vinciamo i playoff siamo quasi in Lega Pro.
FORZA pensiamo positivo !
no quella del girone d andata mi piaceva
Cerchiamo di essere obiettivi però’…..giusto attaccare il Comune, ma non si può’ negare quanto ‘strano’ sia stato il comportamento della Società’ ultimamente, come la mancanza totale di comunicazione su quanto sta’ succedendo….ho paura che il problema non sia solo la famosa ‘convenzione’, ma che ci sia sotto ben altro purtroppo….ragazzi e’ rimasto solo Iapaolo, ma come si fa a portare avanti così’ una società’ …?….
La sensazione e’ quella dello ‘sbaracco’, nonostante un probabile 2′ posto còn relativo vantaggio del fattore campo nei playoff……che situazione paradossale…..
I tifosi e la societá hanno ragione e meritano rispetto bisogna convincere anche gli scettici che ancora tifano per la gestione camilli marciamo verso il comune e facciamoci sentire per la societá e per i tifosi e per il grosseto calcio .
la società non parla perchè sà già a chi dare la colpa e cioè all’amministrazione comunale.domanda :ma esiste sempre una società?concordo con ciò che afferma buttero 70.
Una diretta disastrosa