Baseball
Lo Junior Grosseto spiega le ragioni dello stop
Nella giornata di ieri lo Junior Grosseto ha annunciato di sospendere ogni attività fino a quando non verrà risolta la questione relativa all’assegnazione dello stadio Scarpelli.
A dire il vero, lo scorso nove febbraio l’amministrazione comunale aveva deliberato di concedere l’impianto alla società presieduta da Brogi, ma questa decisione non è mai diventata operativa e ciò ha creato quei problemi che hanno bloccato di fatto l’attività.
Lo Junior Grosseto ha convocato la stampa per spiegare le motivazioni di questo gesto clamoroso: <<Abbiamo voluto che fossero presenti anche i ragazzi a questa conferenza stampa perché l’unico nostro interesse sono loro, vogliamo far esprimere la loro passione che affonda la sua storia in questa città. Lo scorso mese di novembre abbiamo depositato in Comune il nostro progetto proponendo l’utilizzo triennale dello stadio Scarpelli e del cosiddetto campino nella convinzione che a Grosseto debbano esistere realtà separate nella cura degli atleti giovani e dei senior. Lo scorso primo febbraio l’amministrazione ha convocato una riunione tra tutte le società e noi abbiamo dato la nostra disponibilità per la gestione dei campi di via Orcagna, pur non rivendicandone un diritto. Siamo pronti a fare un passo indietro ed a rinunciare alla convenzione nel caso ci sia una società disposta a gestire lo Scarpelli>>.
Nel corso della conferenza stampa è stata fatta una disamina dettagliata della complessa situazione: <<Lo scorso cinque febbraio abbiamo scritto all’ufficio sport chiedendo se, in quel momento di assenza di un gestore, fosse stato possibile temporaneamente mandare i nostri atleti ad allenarsi in via Orcagna e non sul campo di cricket in cui si stavano allenando in via provvisoria. Non abbiamo avuto risposta, ma cinque giorni dopo dall’ufficio sport ci è giunta comunicazione e copia della delibera della giunta comunale di affidamento dell’impianto di via Orcagna. L’undici febbraio siamo stati contattati dall’ufficio sport per definire gli orari con le altre società (Bsc Grosseto e Ymca). In quell’incontro, in cui è stato trovato celermente un accordo sugli orari, siamo stati anche messi al corrente di difficoltà formali nella delibera che avrebbero potuto portare ad un ritiro dell’atto. Successivamente abbiamo scritto ancora due volte all’ufficio sport sollecitando una decisione per mettere nella condizione di operare sui campi con un minimo di certezza noi e le altre società, ma non è arrivata alcuna risposta.>>
Giunti ormai al mese di marzo lo Junior Grosseto ha chiesto che venissero analizzate le condizioni dei due stadi cittadini, ma il 10 marzo è arrivata alla società la notizia che la delibera dell’amministrazione comunale non è diventata esecutiva. Da qui la decisione di fermarsi.
Situazione complessa, ma i dirigenti si augurano che a breve l’amministrazione comunale chiarisca definitivamente il quadro delle responsabilità: <<Al momento appare a serio rischio la sopravvivenza del baseball in città. Lo Junior si farà promotore di una comune riflessione tra le società sportive della città per la elaborazione di un documento da cui emerga una visione dello sport a Grosseto con l’intenzione di sottoporlo ai candidati a sindaco perché lo rendano parte del proprio programma. Non siamo favorevoli alla cogestione poiché si tratta di un assurdo amministrativo: si dovrebbero dividere le spese in parti uguali e non è possibile farlo con chi vuole condividere il campino ma non lo stadio più grande>>. L’ultima frase è un macigno: <<Fino a quando verrà presa una decisione non andremo sui campi: abbiamo la responsabilità di cento ragazzi.>>
Cose incredibili, i funzionari del comune devono essere più puntuali nel disbrigo delle pratiche. E’ vero che la giunta è arrivata al termine della corsa, ma la macchina amministrativa non si deve fermare!
Più che le squadre, dovrebbe essere il Comune ( che è cosa pubblica ed emanazione diretta dei cittadini ) a dare per primo le spiegazioni di questi disservizi e se vi fosse un responsabile prendere i provvedimenti più opportuni