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Grosseto Calcio

L’Arzachena accusa i grossetani di poca sportività e definisce “ridicolo” il filmato di Gs sui danni mostrati, ma…

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Grosseto Evidentemente i grossetani non sapevano di essere gente antisportiva, ma da oggi lo sanno, perché prima l’esternazione verbale dell’addetto stampa degli smeraldini, poi un post del club sardo sulla propria pagina ufficiale Facebook hanno posto l’attenzione su presunti maltrattamenti subiti da alcuni tesserati ospiti. Accuse che non è stato precisato dove sarebbero avvenute e per il tramite di chi e che noi, almeno dalla nostra postazione, non abbiamo notato. Al contrario, abbiamo visto distintamente una formazione ospite fin troppo fisica, col capitano Branicki, già ammonito, graziato dall’arbitro dopo un fallo da dietro su un giocatore biancorosso, che avrebbe dovuto portare al secondo giallo e alla conseguente espulsione del polacco. Proprio il giocatore in questione è stato più volte ripreso dal pubblico grossetano esasperato dall’atteggiamento provocatorio messo in campo. Poco sportivo, caso mai, è stato l’atteggiamento di mister Giorico, che, sigaretta in bocca, ha ignorato i nostri giornalisti e quelli delle altre testate locali e si è rifiutato di farsi intervistare, senza dare alcuna spiegazione, semplicemente tirando dritto verso il pullman. C’è voluta la spiegazione dell’addetto stampa dell’Arzachena per sapere che né il mister né altri tesserati smeraldini avrebbero parlato per protesta nei confronti di non si sa bene chi, visto che il collega sardo ha precisato di non avercela con l’Fc Grosseto. Dunque, se l’Fc Grosseto non è l’oggetto delle rimostranze sarde, con chi ce l’hanno gli ospiti? Chi avrebbe “spintonato”, “minacciato”, e “aggredito” il tecnico Giorico, l’addetto stampa e alcuni giocatori smeraldini? Non è forse vero che proprio un loro tesserato, evidentemente frustrato per la sconfitta, avrebbe fatto il segno “quattro” con le dita di una mano, per schernire i grossetani del 4 a 0 subito all’andata? Non è forse vero che proprio tale tesserato, davanti ad alcuni testimoni, avrebbe mandato in frantumi una pensilina nel corridoio degli spogliatoi ospiti con un pugno? I danni prodotti, piccoli o grandi che siano, proprio noi di Gs siamo stati i primi a documentarli, sia con un video che con la foto presente in questo articolo. Scorretto, poi, qualificare come <<RIDICOLO>> il predetto filmato, una definizione che offende l’operato e la dignità del nostro Luca Ginanneschi così come la professionalità della nostra testata, mentre sarebbero stati da stigmatizzare il brutto gesto e chi l’ha compiuto. Oltretutto, consigliamo al club biancoverde di riguardarsi la partita con tutta serenità, così da vedere che se ci sono stati degli errori arbitrali (e ce ne sono sicuramente stati), questi sono stati a nocumento del Grosseto, che ha vinto soffrendo, ma con pieno merito. Soprattutto, prima di accusare gli altri di essere antisportivi dovremmo dimostrare di essere sportivi noi stessi, accettando il verdetto del campo e non raccontando dei fatti in modo tanto generico. D’altronde, altri ci hanno già provato montando un caso mediatico che, come abbiamo documentato proprio noi di Gs, non era mai esistito, ma poi sono stati smentiti clamorosamente dal referto arbitrale. Vedrete che avverrà la stessa cosa anche per questa partita, perché qui non è successo niente di diverso da quello che è accaduto all’andata ad Arzachena o da quello che si verifica in qualsiasi stadio, sia sul rettangolo di gioco che negli spogliatoi.

Il post Facebook dell'Arzachena

Il post Facebook dell’Arzachena

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Sinceramente in qualità di direttore responsabile di questa testata giornalistica, rimango allibito e passatemi il termine “schifato” da come una società può giustificare atti del genere, che comunque vanno sempre e sottolineo sempre condannati.
In queste ultime giornate abbiamo assistito a tutto e credo che se il post apparso su Facebook dell’addetto stampa dell’Arzachena fosse dallo stesso redatto meriterebbe una segnalazione all’Odg, visto che tra colleghi darsi del ridicolo non è possibile accettarlo.
Ho letto sui social network le classiche frasi che sento da quando seguo la terza categoria e che erano tipiche delle formazioni elbane “quando venite nell’isola…” . Per fortuna quei tempi sono finiti e credo che finchè il calcio italiano andrà avanti su questi stereotipi farà poca strada…
Spero che dalla società sarda e sono sicuro che sia così a bocce ferme e con la giusta calma arrivino le scuse, se non sarà così ce ne faremo una ragione, ma avremo la certezza di aver fatto il nostro lavoro in maniera corretta e professionale raccontando senza veli la nostra verità sui fatti.

la tua disamina, x quanto giusta, rende perfettamente cio’ che e’ oggi il calcio italiano……….
midispiace deluderti, ma non penso che certe persone abbiano il buon senso di scusarsi……….
s’e’ mai visto un ladro scusarsi x i suoi furti ?????????
quindi, facciamocene una ragione, certe squadre non sono degne di confrontarsi con realta’ CIVILI come la nostra!!

Questi sardi hanno dell’incredibile, ma solo questi e lo dico dopo essermi confrontato con atleti e dirigenti nelle, finora, sei trasferte sull’isola in qualitá di tesserato biancorosso. Ricordo che ad Arzachena non ci dettero l’acqua in bottigliette, ma in ‘otri’ da due litri, con tutte le difficoltâ del caso, spaccarono due costole e lo sterno di Carletto Bylon e fecero una megafesta finale con tanto di urla conclusive, di certo al nostro indirizzo. Tralascio di dettagliare l’irruenza intimidatoria, a partire dal famoso Braniki, per il quale non ripeto, scansando la querela, quanto molti del nostro pubblico gli hanno ‘sussurrato’: solo un arbitro insufficiente, oggi come allora, poteva graziarlo, permettendogli due reti..anzi regalandogli due reti, posto il dubbio off-side sulla prima e la generositá indebita ed incompetente sulla concessione del rigore. E poi quel Giorico: un vero gentiluomo, che si é acceso una sigaretta nel tunnel mobile, provocando il nostro Mirri. Dove i maltrattamenti verso costoro? Inviterei la proprietá a tutelare Grosseto e se stessa querelando questo sedicente club partitico isolano, mentre domanderei al loro portiere di chiedere almeno scusa: dopo aver potuto giocare in un vero stadio ( il loro non é manco un campo sportivo) ha voluto pure spaccare una plafoniera!!! La Sardegna non é questa, gente come a Muravera, Nuoro, Budoni non si ritrova facilmente, che almeno imparino!

probabilmente hanno visto un’altra partita. due rigori netti negati per noi, il primo gol loro in fuori gioco e il secondo su rigore inesistente e poi ci hanno picchiato tutta la partita

Salve ho postato una rispota sulla pagina dell’arzachena calcio riguardo ai fatti che sono successi a cui ho assistito in forma diretta.. enunciando per filo e per segno ciò che era successo.. ma è MAGICAMENTE SVANITO NEL NULLA grandi offese da gente che nulla ha visto e nulla sentito da Reatini e Viterbesi e tifosi della Torres.. e poi noi saremmo gli inospitali, antisportivi ecc.. ecc.. bisognerebbe chiedere a chi era viterbo come è stato trattato bisognerebbe chiedere come sono stati trattati i nostri ad Arzachena alll’andata ecc…. ecc…

E’ evidente che hanno tutti una paura fottuta,e in primis la Viterbese-Castrense, dell’FC Grosseto una magica realta’ calcistica sorta come per miracolo dalle macerie per levare il sonno a chi ci aveva bombardato.

Pure ieri arbitro casalingo per gli ospiti.
1 rigore per noi non dato ed il rigore loro inesistente.
Non vorrrei che sotto sotto siano pilotati dal presidente della Castrense.

Grosseto non dimentica.

Io ricordo chiaramente i tifosi grossetani applaudire convinti i giocatori avversari all’uscita dal campo dopo ottime prestazioni tecniche (Nuorese) o fisico/atletiche (Rieti). Se ai giocatori dell’Arzachena non è stato riservato lo stesso trattamento è perché sia in campo che nei confronti dei tifosi hanno sempre tenuto un atteggiamento intimidatorio e irrispettoso che non può ricevere applausi, vista anche la prestazione che, nonostante quel che vogliono far credere ai loro tifosi, è stata piuttosto scadente. Senza contare che lamentarsi dell’arbitro per una squadra che ha finito in 11 contro 10 (riuscendo lo stesso a subire gol) e ha avuto un rigore a favore (e mi limito ai dati di fatto), li fa scadere, questo sì, nel ridicolo.
Invece di blaterare da un social deleterio come Facebook, che permette di cancellare repliche magari legittime ma sgradite (altro segno di serietà), pensino al loro portiere che fa il 4-0 con le manine al pubblico (dopo una partita in cui ne ha raccolti altrettanti nella sua rete, poi) o al loro polacco che manda a quel paese il pubblico che lo beccava per essersi fatto sistemare la fascia rimanendo in campo e obbligando l’arbitro a fermare il gioco per oltre un minuto, o un giocatore della panchina che uscendo ha fatto il gesto del furto con la mano.
Davvero gente da accogliere a braccia aperte

Ma lasciate perdere abbiamo ospitato società di altro spessore no come questa come si chiama arza che su via non si trova neppure sulla mappa e parlano lasciateli stare tornino nella loro realtá cioè nel nulla

sono solo dei pastori e ………..questi sardegnoli dimostrano SEMPRE cio’ che sono in realta’.
E’ vergognoso come venga permesso a certe squadre la disputa di campionati nazionali………cari signori sardegnoli, vi ricordo che qui siamo in ITALIA, ci vive gente civile ed ospitale; pertanto attenetevi a quanto previsto dal nostro stile di vita. Ovviamente questi signori sono abituati a trattare esclusivamente con le pecore, quindi e’ veramente dura poi rapportarsi con gente civile come noi………

Premetto che non sono un tifoso, ma semplicemente un appassionato (vi assicuro che non soffro di esaltazioni per il legame sanguigno) che segue il proprio figlio sui campi di gioco più o meno locali.
Ma per l’appunto, questo articolo è assai eloquente del clima che si può purtroppo riscontrare fin dalle categorie meno elevate. Infatti ieri sono stato al seguito della squadra dell’ USD Follonica (2^ categoria!) che ha giocato e vinto in quel del Marciana Marina nella quale, a prescindere dall’improbabile dislocamento dei locali degli spogliatoi, situati a ridosso della strada pubblica separati da una rete metallica, voglio evidenziare, proprio con lo spunto di questo articolo, che fin dall’inizio il clima degli spalti, è stato inspiegabilmente aggressivo e deliberatamente diretto ad offendere sul piano personale i giocatori avversari. Assicuro che sono usati termini a dir poco imbarazzanti.
L’evolversi della partita poi, non ha che esacerbato questo clima.
Quello che è peggio poi, è che erano (prima dell’inizio della partita ho anche apprezzato) presenti molti giovani e giovanissimi (8/9 anni!) che se i primi potevano avere l’età per un discernimento delle proprie azioni e pensieri, i secondi non potevano fare a meno di seguire l’esempio!
Ho parlato con due bambini con l’intento di capire e loro stessi mi hanno candidamente confessato: “lo dicono tutti quanti…”!
Tutto questo, senza che nessuno della Società o i genitori stessi, intervenissero a moderare almeno i toni.
Denuncio questo perché dopo vent’anni che frequento ogni tipo di stadio e di tifosi, è la prima volta che mi trovo ad uno “spettacolo” simile e lo scopo, il contenuto prego di credermi, è il più nobile, è esortare ad una “educazione” sportiva che purtroppo è sempre più latitante lasciando posto invece ad atteggiamenti di violenza gratuita che quando va bene, è verbale.
Pertanto, come l’atteggiamento degli uomini dell’Arzachena e quanto è accaduto a Marciana Marina, dovrebbero essere redarguiti dalle autorità sportive atte a preoccuparsi appunto di una cultura sana dello sport!
Io ripeto non ero alla partita del FC Grosseto e pertanto mi fido dell’autorevole racconto, ma assicuro che l’ASD Marciana Marina ha molto da lavorare su questo piano.
La mia oltre che una denuncia, atteggiamenti del genere ormai consolidati purtroppo ai massimi livelli di questo stupendo sport, vuole essere anche uno sprono (se mai fosse possibile) per tutti, in primis per chi è “educatore” dei futuri sportivi, a improntare una cultura più elevata e nobile dello sport in generale.
Altrimenti sarà inesorabile il declino.
Un saluto a tutti!

PS
Caro Direttore Fabio Lombardi, come può purtroppo riscontrare da quanto sopra, le peggiori “abitudini” se non si alimenta il “buono” saranno sempre latenti e pronte evidentemente a riprendere facilmente campo.
E comunque non è lontanamente mia intenzione generalizzare.

Sono d’accordo con Tanche…..questi non vanno neanche considerati…..so un paesotto che al massimo ha fatto la serie D e che tra qualche anno magari giocherà in terza categoria…lasciate pure che scrivano quello che vogliono……..noi ci siamo confrontati e ci confronteremo con ben altre tifoserie di un altro calibro…….per gli inferiori nessuna considerazione…GROSSETO SIAMO NOI!

Comunque gente, siamo dalla parte della ragione, loro si sentono delle fighette (giocatori e tifosi), che “quando si vince si festeggia e si canta “E IO GIÀ SO, CHE IL PROSSIM ANNO GIOCO IN LEGA PROO!”, mandando a fanculo il resto del mondo e quando si perde si va a piangere dai sassaresi, olbiesi, castrensi e altre tifoserie che non centrano niente”…..

RIDICOLI!!!!! #GrossetoSiamoNoi #GrossetoNonDimentica

Ecco…imparate ad accettare il verdetto del campo..come dice l’articolo..Viterbese 1 Grosseto 0. E tutti a casa.

Infatti non ci siamo mica lamentati sai……in campo abbiamo perso nonostante non si dovesse giocare e ci fosse un rigore netto x noi, sugli spalti vi abbiamo surclassato perché si giocava in casa…….il resto è noia……GROSSETO 100%

Continua il lungo inverno -6

Continua tosare le pecore

Meglio guadagnarsi da vivere con le pecore che con le speculazioni. Chi ha orecchie intenda

Da che pulpiti vengono le prediche

ancora continuate a rispondere a questo pastore tifoso della castrense .da quando scrive si sente anche puzza di pecora.

Copyright © 2021 GrossetoSport Testata giornalistica iscritta al tribunale di Grosseto 8/2011 Direttore responsabile: Fabio Lombardi

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