Calcio
Juniores nazionali: le assenze non devono condizionare le maremmane
Non si prevede semplice il decimo turno di campionato per Grosseto e Gavorrano che devono fronteggiare alcune assenze importanti rispettivamente contro Città di Castello e Spoleto.
Nei minerari allenati da Cacitti non ci saranno gli squalificati Labardino e Balestracci, fermati entrambi per due settimane, e Zaccaria che ha rimediato una giornata di stop dalla giustizia sportiva. Nonostante le defezioni, i minerari affrontano la trasferta con entusiasmo e grinta per cancellare le due sconfitte consecutive subite contro Foligno e Fortis Juventus.
Con undici punti ottenuti il Gavorrano occupa la settima piazza, ma la classifica nel girone H del campionato nazionale juniores è corta e lo Spoleto è in agguato al decimo posto a quota nove. Quella spoletina è una squadra che ha subito 18 reti (cinque in più rispetto alla squadra di Cacitti) ma ha anche dimostrato di avere un attacco di tutto rispetto capace di andare a segno 17 volte. Stando alle statistiche, notoriamente pronte ad essere smentite dal campo, e conoscendo il valore delle contendenti il duello si preannuncia caldo e dall’esito incerto.
In casa Grosseto il tecnico Luzzetti ha qualche problema di formazione: non ci sarà lo squalificato De Frenza (fuori causa per tre settimane) ed anche l’infermeria risulta affollata con Grotti, Signorini e Maliziola indisponibili. I biancorossi, nonostante le premesse non positive della vigilia, non si lasciano scoraggiare ed affrontano il viaggio per Città di Castello con spirito combattivo e voglia di vincere.
I torellini sono una squadra giovane e forse inesperta, avrebbero potuto raccogliere qualche punto in più se avessero avuto maggiore freddezza in certi episodi, ma non sono una compagine che scende in campo con la guardia abbassata.
Questa è la migliore qualità della rosa grossetana ed è già stata notata da Giacomarro che, ormai da tempo, ha voluto con sé alcune pedine della juniores. Se non fossero all’altezza, sicuramente l’esperto tecnico della prima squadra non avrebbe accolto questi giovani nel gruppo della prima squadra.
Il ragionamento è lapalissiano, ma forse qualcuno si dimentica anche delle cose ovvie ed allora noi continuiamo a ripeterle a sfinimento: questo Grosseto ha bisogno di tempo per crescere e non può essere sovraccaricato di eccessive responsabilità di vittoria a tutti i costi.
L’undicesimo posto è figlio di due vittorie, tre pareggi, un pizzico di sfortuna e qualche episodio non favorevole. Per una squadra giovane e costruita in ritardo rispetto alle altre compagini del girone non è un risultato da disprezzare, ma una base su cui costruire un futuro in cui (viene quasi da dire finalmente) il settore giovanile deve essere la colonna portante e un fardello scomodo o una zavorra da gettare alla prima occasione.