Grosseto Calcio
Respinti tutti i ricorsi la Lega Pro resta a 54 squadre
ROMA. Fine del discorso e dei giochi. Domenica si giocherà regolarmente nei campi di Lega Pro e Serie D. Il collegio di Garanzia del Coni presieduto dall’ex ministro Franco Frattini ha respinto il ricorso del Seregno, che chiedeva il ripristino del format della Lega Pro a 60 squadre.
Ha prevalso quindi alla fine la linea di Tavecchio e soprattutto si è voluto dare un taglio ad una marea di polemiche per iniziare quanto prima il calcio giocato.
Calpestate quindi le regole scritte della Federazione stessa. Tutte le pretendenti alla Lega Pro, Fc Grosseto compresa, quindi deluse per una decisione che comunque farà molto discutere.
Questo il testo integrale della decisione:
“Il Collegio di Garanzia dello Sport, al termine della sessione di udienza a Sezioni Unite di oggi, ha respinto il ricorso della società USD Seregno Calcio contro FIGC per la delibera del Presidente federale del 7 agosto e ha disposto la liquidazione delle spese del giudizio, poste a carico della soccombente e quantificate in euro 2.000, a favore della resistente FIGC. Ha altresì dichiarato inammissibile l’intervento delle società Forlì e Gubbio nel procedimento di cui all’oggetto, poiché titolari di una posizione autonomamente legittimante avverso il provvedimento oggi impugnato e poiché il termine per la proponibilità del ricorso è tutt’ora pendente. Infine: considerato che la società ricorrente aveva, nei termini prescritti, presentato la domanda di ripescaggio; considerato che detta domanda era stata respinta per mancanza di alcuni requisiti di parte della squadra stessa e che avverso il provvedimento di respingimento nessun tempestivo ricorso risulta presentato dalla società interessata; considerato dunque che l’organico attuale del Campionato di Lega Pro non risulta essere l’effetto di un’indelebile, autoritaria riduzione con provvedimento federale, ma rappresenta la presa d’atto che soltanto le squadre con i requisiti erano iscrivibili ed il numero delle stesse non raggiunge le sessanta unità; che di conseguenza l’attuale numero di cinquantaquattro squadre rappresenta e dà atto della situazione effettiva di coloro, e non altri, che avevano titolo ad essere iscritte al campionato di Lega Pro; ha respinto l’istanza cautelare invocata dalla ricorrente.”
Il solito pastrocchio all’italiana… Si parla tanto di rispetto delle regole e, poi, si calpestano… E bravo Frattini!
Che doccia fredda ragazzi! È va beh, non possono andare tutte dritte e qualche sogno bisogna riporlo nel cassetto. Accontentiamoci di quello che abbiamo ricevuto in dono nel momento della disperazione che e’ gia’ tanto e mettiamoci ora seriamente al lavoro che ce n’e’ davvero bisogno (v.lo 0 a 1 con il Gavorrano)
E comunque resta forte la delusione per quanto e’ successo e sia il CONI che la Figc dovranno rendere meglio conto alla popolazione sportiva nazionale le vere ragioni per questa loro chiusura a riccio di fronte alle giuste richieste e aspettative di tante societa’ calcistiche sparse un po’ in tutta Italia.