L’appello dell’ex-biancorosso Nunziatini che lancia “I care Grosseto”

Grosseto. Nel tentativo di far rinascere il Grifone, un noto ex-giocatore biancorosso, Stefano Nunziatini, batignanese doc, ha deciso di lanciare un appello ai grossetani in grado di poter dare una mano concreta, soprattutto dal punto di vista economico e gestionale. Per questo, l’amico Stefano ha scritto una lettera aperta che pubblichiamo integralmente.

I CARE GRIFONE
(mi sta a cuore, mi interessa il Grifone)

Amici e concittadini,

il dado è tratto! Il futuro del Grifone adesso è nelle nostre mani. Piaccia o non piaccia, siamo gli artefici del nostro destino. Dico subito che il mio appello non è rivolto al tifoso comune, ma a quello, anzi a quelli in grado di assumersi delle responsabilità dirette, economiche e gestionali, per la nuova Società o all’interno della stessa. Bando alle chiacchiere! Creiamo una cooperativa/associazione con 100 (cento) soci fondatori, i quali dovranno “frugarsi in tasca” per tirar fuori 1.000 euro a testa (l’equivalente di 3 euro al giorno da mettere in un salvadanaio virtuale). Per fare ciò, però, la domanda da porsi è: per ME il Grifone vale? Ovviamente, tale cooperativa/associazione andrebbe ad affiancare l’Ac Grosseto 1912 nella sua attività inserendo uno o due esponenti nel cda biancorosso. Un’operazione come questa non è solo per il presente, ma anche e soprattutto per il futuro, quando, mi e ci auguriamo, arriveranno tempi migliori. Lasciamo perdere le divisioni di qualunque tipo e chi può sostenere la cifra che ho detto, si faccia avanti pubblicamente, con nome e cognome, ma, soprattutto, con entusiasmo, passione, costanza e impegno, così da non lasciare soli i “poveri” imprenditori locali, mostratisi disponibili a far rinascere il Grifone e, già per questo, da ringraziare. Un successo di ciò che propongo sarebbe una grande risposta anche a tutte le istituzioni. La grossetanità c’è, esiste, basta riscoprirla e convincersene. Magari se riuscissimo a raccogliere la cifra di 100.000 euro forse potrebbe avverarsi il “sogno” della serie D, la categoria che darebbe dignità alla città e l’unica in grado di attirare giovani dai professionisti. Proviamoci con convinzione! L’associazione creata, poi, diventerebbe il punto di aggregazione della città intorno alla squadra. Sarà che ho vestito orgogliosamente la maglia del glorioso Grifone nei periodi bui del dilettantismo (e, con grande umiltà posso dire di essere presente nel libro Cento passi nella storia), ma posso affermare che in questo momento la crisi sia addirittura peggiore rispetto ad allora. Premetto che non sono un tifoso storico, anche se reputo che stante la situazione non ci sia da fare alcuna graduatoria tra i sostenitori più o meno assidui. È il momento di fare “un passo in avanti”. Il Grifone ci chiama al suo capezzale per cercare di salvarlo da morte sicura e noi dobbiamo aiutarlo, così come dobbiamo pensare a quei circa 150 (centocinquanta) ragazzi del settore giovanile, che hanno indossato con orgoglio e onorato la maglia biancorossa, vedendo svanire un sogno per colpe non loro. Partecipazione e responsabilità: è il momento di dimostrare quante sono le persone cui interessa “partecipare direttamente e con responsabilità vere” nelle vicende societarie del Grifone. Dobbiamo misurarci non a chiacchiere o sui social, ma dal vivo, per poterci guardare in faccia, stampa compresa. Per questo, chiedo a Yuri Galgani (che conosco da una vita), quindi a Gs, ma anche a tutti gli altri organi d’informazione e di stampa, di organizzare e partecipare a un incontro pubblico da tenersi martedì sera, in un luogo simbolo da scegliere celermente, invitando sindaco, vice e ovviamente i tifosi che potranno aderire al mio appello per vedere se l’iniziativa sia fattibile o meno. Concludo dicendo che so che esiste un’altra iniziativa di azionariato popolare lanciata da Manuel Pifferi e da altri grossetani, ma non è ciò che propongo io. Per questo, spero che si possa trovare un’eventuale sintesi, nel solo interesse del Grifone.

Un abbraccio sincero a tutti.

Stefano Nunziatini