
Grosseto Calcio
Grifone, saltato Caiata…È caccia all’untore

di Yuri Galgani e Fabio Lombardi
Grosseto. Ieri è stata un’altra giornata convulsa, con Caiata che ha rinunciato ad acquisire il nuovo Grosseto. Subito dopo si è scatenata la caccia all’untore da parte di chi dava per scontato che tale operazione sarebbe andata a buon fine, con attacchi più o meno velati anche al nostro giornale e al vice-sindaco Borghi. Le colpe? Aver portato alla luce l’esistenza di due trattative dell’ultima ora (una delle quali, tra l’altro, non si sta neppure sviluppando) attraverso un’intervista virgolettata rilasciataci da Borghi, costretto ad ammettere la realtà dei fatti. Tuttavia, ci sfugge qualcosa. Il piccolo Grosseto Sport, testata giornalistica regolarmente iscritta presso il Tribunale di Grosseto, cosa avrebbe dovuto fare? Non mettere al corrente i propri lettori delle ultime novità, giunte, piaccia o non piaccia, solo sabato 11 luglio? In altre parole, per fare un favore a qualcuno, non avremmo dovuto dire che oltre all’opzione Caiata se ne erano palesate altre due, una delle quali – concretissima – con un imprenditore romano? Contrariamente a quanto piace far credere, noi di Gs non abbiamo parteggiato né parteggiamo per alcun protagonista interessato al Grosseto, ci preme soltanto che venga compiuta la scelta migliore nell’affidare il nuovo club. Come abbiamo scritto anche in un articolo precedente, se quella di Caiata fosse stata l’unica soluzione o comunque la migliore, avremmo appoggiato col massimo della correttezza tale progetto, fermo restando il nostro diritto di critica. Inoltre, ci dispiace constatare che l’assessore Borghi sia stato attaccato così pesantemente da più parti, ma non dalla stragrande maggioranza dei tifosi, che, anzi, ci hanno testimoniato e ci testimoniano di aver apprezzato le dichiarazioni fatte dal politico in questione. È inutile, poi, che si voglia fare della dietrologia oppure che si tenti di deligittimare il nostro lavoro volendo far credere agli altri che abbiamo frainteso le parole di Borghi! Sia chiaro: il vice-sindaco ha dato il suo benestare alla pubblicazione della nostra intervista, solo dopo avergliela fatta avere preventivamente e riletta insieme al telefono. In fin dei conti, se uno leggesse le parole con lo spirito giusto, capirebbe che Borghi non è passato avanti a nessuno, ammettendo solo l’esistenza di due grosse novità, ma anche dichiarando di voler ricondurre tutto all’interno della Giunta. Ecco, caso mai c’è stato un tentativo di altri di mettere contro la figura del sindaco e del vice-sindaco e di sminuire o screditare il nostro operato professionale. Tra l’altro, il sindaco Bonifazi con noi è sempre stato corretto e sincero, anche quando gli abbiamo chiesto il perché appoggiasse la scelta di Caiata, rispondendoci che si era affidato e si fidava dell’intermediazione della Banca della Maremma, nonché delle figure di Giancarlo Ciarpi e del dirigente sportivo Stefano Osti, tutti professionisti impeccabili, nulla da eccepire. Inoltre, non si trovino scuse o colpevoli sul ritiro di Caiata, perché nessuno ha mandato via tale imprenditore, ma si è trattato solo di una sua precisa scelta, tra l’altro già avvenuta tanto a Siena che a Colle Val d’Elsa. Dunque, ora vediamo cosa accadrà nell’incontro tra l’imprenditore romano (ribattezzato Mister X da alcuni tifosi unionisti) e il Comune di Grosseto, giacché questa al momento sembra essera la sola possibilità rimasta per far ripartire il calcio grossetano. Comunque sia, i nostri lettori stiano tranquilli, perché restiamo e resteremo una testata gratuita e indipendente e, in virtù di ciò, continueremo ad offrire notizie nel nome della sola verità e, in questo caso, del nuovo Grosseto. Credeteci, è così e lo sarà anche se (a qualcuno) non piace.
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