
Grosseto Calcio
Editoriale: finalmente anche la politica si muove per il Grosseto
GROSSETO. Apprendo con piacere che finalmente un politico del nostro territorio, Fabrizio Rossi, si muove con un comunicato per intervenire sulla vicenda del Grosseto.
Facciamo subito una premessa; il mio editoriale non ha e non deve avere toni politici, anche perchè stiamo parlando di calcio seppur lo sport è sempre stato un ottimo bacino di voti in tempo di elezioni.
Partiamo anche da un altro presupposto: l’Us Grosseto è un bene per quel che rimane dell’identità della comunità grossetana, che purtroppo se ne vede sempre meno in giro e da tale deve essere tutelato anche dalle istituzioni locali.
Quando ho sentito dire dal sindaco Emilio Bonifazi che poco può fare perchè la proprietà è della famiglia Camilli mi sono stupito. Se da una parte è la verità (basta fare una visura camerale) dall’altra mi sono sentito tradito come molti altri tifosi e concittadini perchè i colori biancorossi sono di tutti i maremmani e di chi vuol bene al Grifone.
Diversamente si vuol dare ragione al presidente, quando qualche anno fa diceva che il “gioiello di famiglia” poteva anche giocare nel suo giardino di casa. Evidenti provocazioni che non hanno sortito alcun effetto.
E più evidente che una carta giocata a favore della presidenza è l’aver mandato a trattare, o meglio tentare di farlo, un personaggio come Nuccilli che già aveva provato vanamente (chissa come mai…) di acquistare Parma, Cuneo, Monza e Vicenza.
Non che il primo cittadino potesse vietare o rifiutare un incontro con l’imprenditore, ma quantomeno dissociarsi quanto prima dal soggetto invece di “spedirlo” alla famiglia Camilli che così ha potuto ancora una volta certificare come il Grosseto interessa solamente ad alcuni imprenditori.
Da una parte credo che l’amministrazione comunale non si voglia mettere più in gioco come nel passato per poi tornare sui suoi passi, perchè la società non è più in vendita o se lo è sono poste condizioni impossibili da trattare.
Certo è duro ammetterlo, ma al momento senza Camilli il calcio a Grosseto sparisce o meglio riparte dall’Eccellenza, anche se potrebbe far discutere la strada che la società ha intrapreso rispetto al passato, di non volere iscrivere la squadra senza nemmeno tentare di venderla.
Il solco scavato tra istituzione e Us Grosseto adesso sembra impossibile da superare e il vero strappo, che è stato fondamentalmente politico, è stato raggiunto l’anno scorso. Nel giugno 2014 in caso di mancata iscrizione infatti era stato programmato un piano “B” che avrebbe potuto prevedere l’ingresso, o almeno così si vociferava, anche se poi smentito dal diretto interessato, dell’ingegner Mansi.
Una sorta di spartiacque testimoniato anche nel modo in cui è stata firmata la nuova convenzione: un atto più dovuto che voluto dalle parti e fatto in maniera “fredda” e con molto distacco, nonostante l’opera di mediazione di Iovino ed altri soggetti dell’amministrazione comunale.
Adesso però c’è da pensare all’imminente futuro. Il 30 giugno è oramai alle porte e si spera vivamente che vengano messe da parte ogni tipo di interessi personali per il bene collettivo: l’Us Grosseto.
Con o senza Camilli si deve garantire un futuro certo per la storia di una società che ha ben 103 anni di vita.
5 Comments