Grosseto Calcio
Lega Pro: le panchine delle società toscane
Anche in casa Grosseto ancora c’è da svelare il nome del futuro tecnico, anche se la pista calda è quella che porta sempre a Piero Braglia
AREZZO. Situazione ben definita in casa amaranto con Capuano confermatissimo alla guida tecnica della società del presidente Ferretti. Si lavora già al futuro e alla composizione della nuova rosa.
CARRARESE. Problemi societari in casa Carrarese. Gigi Buffon ha annunciato da tempo il suo disimpegno, vista la non gratitudine di parte della tifoseria e dell’amministrazione da cui il numero uno della nazionale si attendeva qualcosa di più. <<Ho fatto parte di due cordate; la prima è durata due anni lasciandomi poi da solo, la seconda non si è mai concretizzata. Al 30 giugno lascio>>. Situazione non certo facile.
LUCCHESE. Incredibile l’addio a Galderisi, allenatore grande protagonista della salvezza delle Pantere. Alla presidenza non è andato giù il finale di stagione decisamente negativo, caratterizzato da ben cinque sconfitte consecutive. Galli sta lavorando sul mercato e alletta l’idea Francesco Baldini, la scorsa stagione a Setri Levante.
PISA. Con il presidente Battini alla ricerca di un partner-socio forte per impostare la nuova stagione, c’è da risolvere il nodo legato all’allenatore. Il nome forte è quello di Giancarlo Favarin, 57 anni pisano e attualmente tecnico della Fidelis Andria.
PISTOIESE. Forte interessamento del ds Nelso Ricci per l’ex mister del Tuttocuoio Alvini. Pare che l’affare possa andare in porto, mentre dovrebbe essere Lamporecchio, la sede del ritiro.
PRATO. La famiglia Toccafondi dovrà decidere se continuare il rapporto con “Ciccio” Esposito, che nel finale di stagione ha subito la dura contestazione della tifoseria Laniera.
TUTTOCUOIO. Mancherebbero soltanto alcuni dettagli, ma oramai è certo che il futuro tecnico dei neroverdi sarà Cristiano Lucarelli. Nelle prossime ore potrebbe già arrivare l’ufficializzazione della società.
ROBUR SIENA. È chiaro che il primo punto da chiarire non possa che essere la conferma (o meno) di Massimo Morgia. Difficile decifrare l’orientamento di Ponte in questo senso, anche perchè le decisioni sullo staff tecnico dipendono pure dall’ingresso (o meno) di nuovi finanziatori e nuovi soci. Complicato, infatti, pensare che chi entra in società, seppure in quota minoritaria, non abbia voglia di “mettere bocca” in decisioni così delicate. Il tutto mentre Massimo Morgia ha dalla sua risultati e applausi della piazza, che gli riconosce il gran lavoro fatto, pur in mezzo a mille difficoltà. E poi, non solo Morgia: ds, giovanili, campi di allenamento, mercato, conferma di alcuni giocatori, campagna abbonamenti, ritiro. Tante decisioni da prendere, tutte racchiuse in un’unica parola: progetto.
E noi? Ancora al palo?
Spero di sbagliarmi ma ho il timore che resteremo al palo fino a che non si saprà in che serie giocherà la Viterbese. Poco credibile che un imprenditore voglia investire denaro in due squadre che giocano nella stessa categoria
Che situazione!
…come sempre
Sapete solo essere disfattisti! Aspettate a criticare, maremma maiala, è sempre giugno! Venite allo stadio anziché rompere le scatole 😉
Per la prima volta dopo anni il Presidente non minaccia di andarsene…..che ci sia da preoccuparsi davvero a sto’ giro….???…. O bene bene o male male….Comunque se passa anche il prossimo turno la Viterbese e’ facile che venga ripescata……e credo che un po’ di preoccupazione a noi tifosi debba venire…..che la famiglia Camilli tenga 2 squadre in lega pro dove soldi non girano mi sembra improbabile….
Parole d’ordine: EQUILIBRIO (nei giudizi) e FIDUCIA (nell’operato societario)! 😉 🙂