Grosseto Calcio
Iovino a Gs: “Grosseto pulito. Pene certe per i colpevoli”
Grosseto. Il calcio italiano è malato grave e i continui scandali ne sono la riprova. Non ci riferiamo solo alla questione delle scommesse, ma anche alle lotte di potere in Lega Pro, in Figc e così via dicendo. Abbiamo parlato di questo e dell’estraneità del Grosseto nell’ultimo scandalo del calcioscommesse proprio col direttore generale unionista, Bruno Iovino.
L’operazione Dirty soccer ha riacceso i riflettori sulle scommesse nel calcio. Il nome del Grosseto compare in una delle ormai oltre 30 partite indiziate, ma solo perché in quel frangente ha affrontato il Santarcangelo, club che ha visto ben cinque arrestati. Come vuole commentare la vicenda?
<<Dico solo che sono fortemente convinto della professionalità di tutti i nostri tesserati, talmente convinto che sarei pronto a mettere la mano sul fuoco per loro. Certo, c’è amarezza e mortificazione per la situazione del calcio in generale, ma mi rinfranca il nostro comportamento. Da quando sono arrivato non ho mai riscontrato niente di anomalo. Ovviamente, mi è dispiaciuto leggere anche qualche titolo forzato a livello di stampa, perché, come ho detto, il Grosseto e i suoi tesserati sono puliti ed estranei alla vicenda di cui stiamo parlando>>.
Effettivamente, leggendo le 64 pagine di intercettazioni telefoniche, interamente trascritte e dedicate alla partita Grosseto-Santarcangelo 1 a 0 del 22 novembre scorso, il club biancorosso e i suoi tesserati risultano totalmente estranei alla combine. A maggior riprova, nessun tesserato unionista è stato raggiunto da avvisi di garanzia o sottoposto a fermo giudiziario. Giusto?
<<Guardi, non voglio entrare nel merito di una vicenda che riguarda altri e della quale ho appreso certi particolari solo a mezzo stampa. Mi piace esprimere giudizi solo a bocce ferme. Quello che ribadisco è che il Grosseto è pulito, così come i suoi tesserati. Questo è ciò che conta>>.
Come si può uscire da questa situazione vergognosa? Un calcio tanto malato perde di credibilità. Che ne pensa?
<<Penso che le parole del presidente della Repubblica Mattarella sulla vicenda Dirty Soccer siano da condividere in toto. Qua c’è da fare una riflessione seria e approfondita. Una volta accertati i colpevoli è necessario che le pene siano certe. Chi davvero ci rimette è chi ama il calcio facendo sacrifici enormi. C’è gente che è morta seguendo il pallone, non dimentichiamolo. Non è accettabile che i disonesti la facciano sempre franca. Questi scandali arrecano solo danni e sofferenze. Certi personaggi vanno fermati. Il sistema calcio anche al suo interno mostra problemi irrisolti. Penso alla Lnd che ieri ha sfiduciato il suo presidente Belloli dopo averlo eletto appena sei mesi fa. La stessa Lega Pro ha contrasti evidenti al suo interno, non solo tra club e presidenza, ma anche per quello che riguarda le multiproprietà dei giocatori e altre questioni. È vero, poi, che il presidente del Coni Malagò ha tuonato contro questo nuovo scandalo, ma, in senso generale, ho la sensazione che ci sia il solito rimpallo di responsabilità. Insomma, forse è il caso che chi può decidere lo faccia davvero mettendo un punto fermo da cui ripartire, altrimenti, senza una vera svolta, non cambierà mai nulla>>.
Secondo me c’è del marcio in Danimarca, diceva Totò.
Possibile che non si sia trovato ancora il modo per far smettere questa gente, comminando pene massime e definitive, cioe pene che non si dimezzino o scompaiano dopo soli pochi mesi, in modo da toglierli per sempre di torno e ridurre agli altri la voglia di ripeterne le gesta?
Problema che non è solo del calcio ovviamente ma che nel calcio frigge molto di piu, perche chi va a vedere il calcio deve credere nel rispetto delle regole piu che in altri settori.
Basta!! Palazzi, questa volta fai quello che non hai mai fatto, soprattutto con quei livornesi che comparrono il nistro portiere. Gia, che fine ha fatto quella denuncia? In quale cassetto è sparita?
Bravo Grifo1912! Concordo al 100%!!!
Palazzi ebbe del vergognoso, intestardendosi col Comandante fino a picchiare ‘na musata che ancora pencola. Il Messaggero intitolò ‘La Waterloo di Palazzi’ e conservo quel giornale, un Procuratore smobilitato dai Militari ed approdato in FIGC al posto di Borrelli: roba da chiodi. Non credo alla Giustizia, pur lavorandoci dentro, non credo a Mattarella, non credo alle pulizie etniche: dovremmo cominciare da ben altro. Concordo: il Livorno comprò, ma solo il portiere ? Ricordatevi di Mimmo Celi da Campobasso, una cosa assurda, un tipo che personalmente, in alòtre vesti, fulminai ad Olbia, una delle sue prime gare di C: oggi sta in A ed al Comitato Nazionale AIA siede gente tipo “o andato ha fare la spesa”… Ne vogliamo parlare !!!!!!