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Calcio

Il Grosseto compie 103 anni, auguri Grifone!

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Il 13 maggio è la data più importante per l’Unione Sportiva Grosseto che compie 103 anni e li festeggia con la salvezza in Lega Pro ottenuta poche settimane fa al termine di un cammino sofferto e sempre sul filo del rasoio.
Poteva essere un 13 maggio diverso, magari simile a quello vissuto nel 2007 con l’epica trasferta padovana che valse la serie B, ma anche celebrarlo con il mantenimento del proprio posto tra i professionisti non deve essere considerato come un evento minore.

Voltiamoci indietro e torniamo all’estate scorsa, a quando una fantomatica cordata sembrò sul punto di aver rilevato la storica società unionista, e ripensiamo a come è partita la stagione che si è appena conclusa.
Con queste premesse forse pochi temerari avrebbero scommesso un centesimo su qualcosa di diverso dal nefasto 1995-96, l’anno del post-Anzidei, eppure a distanza di quasi dodici mesi il Grosseto c’è e sembra seriamente intenzionato a tornare a rivestire un ruolo da protagonista.

Fa piacere registrare il rinnovato interesse della famiglia Camilli verso il Grifone: la stagione appena trascorsa ha portato poche gioie e troppe delusioni ed amarezze per non lasciare il segno.
Se conosciamo Camilli (e non è questione di essere camilliani o meno…) crediamo che abbia sofferto più di tutti nel vedere la squadra scivolare verso l’anonimato in maniera così poco combattiva. No, non ci sarà un’altra annata come il 2014-15, non deve esserci. Non è da Camilli, ma non è nemmeno da Grosseto.

“Mentre il tifoso soffre le pene dell’inferno”, d’accordo, ma è davvero triste vedere lo Zecchini sempre più spopolato ed è altrettanto avvilente vedere la squadra non essere un tutt’uno con la città. No, così non può andare. Non se lo meritano 103 anni di storia, di sofferenza e di gioie terribili. Non se lo meritano i tifosi che anche nei momenti più bui e grigi non hanno mancato di far sentire tutto il proprio sostegno.

L’augurio che facciamo al Grosseto per il suo compleanno, allora, può essere soltanto quello di tornare davvero competitivo, capace di infiammare i cuori degli appassionati che muoiono dalla voglia di rivedere forse non un Pinilla, ma almeno dei giocatori che sappiano toccare le corde del cuore.

Cosa serve per far sì che il Grifone torni a volare? Entusiasmo, certo, ma anche programmazione e potenziamento del settore giovanile. Con questi semplici ingredienti in altre realtà sono stati raggiunti traguardi più che ragguardevoli. Con questa ricetta il Grosseto può tornare a vivere un nuovo 13 maggio 2007. Le possibilità ci sono: quello che è successo una volta, può accadere ancora.

Auguri vecchio, glorioso cuore biancorosso!

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Auguri, mio grande Grifone!

Comunque auguri alla mia SQUADRA DEL CUORE!!!!!!!
se penso che 8 anni fa eravamo a padova x la storia ed oggi a mala pena si e’ centrata una salvezza in lega pro, mi viene da piangere a dirotto…………..
In ogni caso dobbiamo essere fiduciosi x il futuro e non smettere mai di tifare il grifone; in attesa di tempi migliori…………………

Una squadra che vinca.
Un leader che prenda il posto nel cuore dei tifosi.
Un Uomo squadra ci vuole, un capitano alla Consonni.
Un capitano allenatore in campo
Un allenatore che possa lavorare per mesi
Questi sono gli ingredienti per portare la folla allo stadio

giocatori vero come consonni, di meglio , amore ,gente che se non facevi come dovevi ti menava negli spogliatoi, qualcuno ne sa qualcosaaaaa

Ero su quell’autobus, con la mia divisa di un anno di battaglie, forse qualche lacrima nascosta ripensando a chi non era più e mi aveva trasmesso il magico amore per il biancorosso.. Lo stadio illuminato inalberava il gran Pavese è quella canzone, “We are the champions”, mentre entravamo scortati dall’ingresso sotto il Palazzetto.. Mi rividi bambino, spuntare dal tunnel con il Cafaro, il Succitato, il Picotti, il nostro Mr., Francesco Grassi, ed ora 10.000 persone che vestivano quei colori di una terra unica ed indimenticabile.. Forza Grifone, il buon Piero ti riporterá a volare dove meriti.. Ti ameró comunque, grazie Grosseto !!!

Ieri sera, in Real Madrid-Juventus, ho rivisto gli artefici della promozione storica del nostro grande Grifone. Landucci (preparatore dei portieri) e Folletti (che è un grande), il preparatore atletico che ci faceva correre il triplo degli altri. Grande anche Allegri.

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