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Calcio

L’analisi del giorno dopo delle gare di Prima Categoria

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GROSSETO Una domenica incredibile quella che ha contraddistinto le cinque gare di Prima Categoria: tre partite terminate ai supplementari, gol nei minuti finali, una serie incredibile di espulsioni e chi più ne ha più ne metta. Il Manciano riacciuffa per i capelli la finale playoff con il San Quirico, con i senesi che si erano portati in vantaggio alla fine del primo tempo con Sani (che segna sulla ribattuta del proprio rigore parato da Sabatini) e che avevano avuto la palla del ko con la traversa colpita da Pasquini su punizione. I biancorossi, però, in pieno recupero hanno mandato la gara ai supplementari con la punizione vincente di Spirito, che ha poi chiuso i conto dagli undici metri con il San Quirico ormai ridotto in nove: un vero e proprio viaggio all’inferno e ritorno.
Nei playout del girone F sorride l’Argentario, mentre il Sorano è costretto alla retrocessione. Davanti a una cornice di pubblico incredibile per un campionato di Prima Categoria, i santostefanesi rischiano grosso con la Casolese: Sclano porta avanti i suoi in avvio di ripresa, ma l’attaccante senese Schiano con una doppietta ribalta le sorti della gara E’ sempre Sclano a un minuto dalla fine della gara a piazzare la punizione vincente che manda la partita ai supplementari, dove in mezz’ora succede però poco o niente. Il Sorano, invece, dopo essere rimasto in dieci nelle prime battute di gara, cade su calcio di rigore alla mezz’ora della ripresa, con il Barberino che può quindi festeggiare la salvezza.
Non meno incredibile quello che è accaduto nei playout del girone D, con l’Alta Maremma che saluta la Prima dopo solo un anno con il Venturina che passa, nel complesso meritatamente per 0 a 2 al Cecchi Gori, mentre il derby tra Caldana e Follonica si risolve a favore degli stessi ai tempi supplementari con il team di Liparoto che chiude in soli sette giocatori: Follonica avanti a inizio ripresa con Corrado, poi è la bandiera biancoceleste Masiello, con il Caldana già in dieci, a mandare la partita all’overtime. All’inizio del primo tempo supplementare Burioni sigla il gol del 2 a 1, prima dei rossi sventolati allo stesso attaccante, a Calò e a Zurlo. I padroni di casa riescono però a difendere con le unghie e con i denti il risultato ponendo fine nel migliore dei modi a un’annata che sembrava stregata.

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Complimenti alla dirigenza follonichese… Siete riusciti a finire in seconda categoria!!! Ora la seconda è la terza città della provincia (Follonica ed Orbetello) sono in seconda, la nostra provincia si caratterizza sempre per stranezze e questa è l’ennesima!!! Vergogna!!!

Invece di fare polemica perché non ci vai te a fare il dirigente?

ah dopo essere riusciti nell’impresa di far retricedere la squadra (non ricordo di un follonica in 2′ categoria da decenni), essere presi pre i fondelli da tutta la provincia per le promesse non mantenute verso i tesserati, non dovrei fare polemica?? allora un bell’applauso alla società!!!

per favore Giorgio……… siete indifendibili

Non conta la seconda la terza o la quarta …città della provincia. Contano, per primi , i soldi, per seconda la partecipazione. Non conta altro.Ricordatevelo !!!!!

ECCOMI ….. dove sono tutti quelli che dicevano che l Argentario sarebbe retrocesso? Soprattutto quello ( penso portercolese) che diceva che con Cillo avremmo fatto meno punti che con l altro allenatore? Grandi sono stati i giocatori il pubblico è un grazie di cuore al Mister!!!!!! Onore alla Casolese che non ha mai mollato.

L’Argentario ha rischiato con la Casolese ma quando ormai i senesi pensavano di avercela fatta è arrivato il grande calcio di punizione di Sclano che vuol dire Prima Categoria, mentre quelli che, quando si giocò a Casole dicevano che si era scarsi, sono retrocessi meritatamente in Seconda Categoria visto che in campionato si erano piazzati penultimi.
L’Argentario ora gode alla faccia di chi diceva che si sarebbe arrivati ultimi.

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