Grosseto Calcio
Blocco mentale
GROSSETO. Ad un passo dal baratro, ad un punto dalla zona play-out. Le gambe cominciano a tremare e la paura fa novanta, forse anche qualcosa di più per giocatori che non sono abituati a lottare per certi traguardi con il coltello tra i denti.
E ogni passaggio, anche il più semplice, diventa difficile e azzardare una giocata diventa impensabile. Si chiama blocco mentale ed è quello che sta attanagliando il Grosseto e i suoi giocatori.
Sono consapevole che le mie parole possano attirare critiche da facile populismo, ma credo che si debba essere lucidi ed equilibrati per fare una disamina dell’attuale difficile situazione.
Troppo semplice dire che la rosa non è all’altezza, che i giocatori sono tutti brocchi e senza attributi. Eppure tutti gli allenatori avversari dicono che il Grosseto è un’ottima squadra. Sono solo dichiarazioni di circostanza? Non credo proprio.
I calciatori fanno la bella vita? Chi nel mondo del calcio professionistico non la fa? Eppure aperitivi e discoteca sono gli hobbies che i giocatori praticano anche quando le cose vanno bene.
Sono concorde che ci vorrebbe del buon senso e soprattutto attaccamento alla maglia. Ma chi ce l’ha in Italia? Guardate l’esempio di piazze come Bergamo e Cagliari, dove gli ultras attaccano i propri beniamini accusandoli di dolci notti.
I mali del Grosseto adesso si chiamano paura e blocco mentale. Solo quando la compagine biancorossa prende lo schiaffo allora reagisce come colui che non ha più nulla da perdere e arrivano le giocate più azzardate e una minima reazione come quella che si è vista ieri con il San Marino.
La squadra di Silva adesso deve concentrarsi ad arrivare il prima possibile alla quota salvezza e fondamentale sarà il match casalingo contro il Prato.
A fine stagione sarà tempo di bilanci, di nuova rivoluzione e speriamo di una programmazione e non di improvvisazioni o di tira e molla che ormai sono consutuedinari nelle estati unioniste.
Adesso tutti uniti per un unico obiettivo: la salvezza. I processi è meglio farli a bocce ferme e con la salvezza acquisita.
Concordo al 100% con Fabio Lombardi, autore di questo articolo.
Caro Fabio l’attaccamento ai colori sociali non si compra al supermercato o si inculca con la forza . Si crea con la programmazione e la pluriannualità dei contratti, facendo sapere ai giocatori che l’allenatore è intoccabile e rimarrà l’anno prossimo e quello successivo , si crea costituendo un nucleo fisso di collaboratori di riferimento . Tutto il resto è fuffa.
Sono d’accordo con l’articolo…………ho avuto sempre la consapevolezza che gli uomini del Grifone siano dotati di qualità tecniche e alcuni di provata esperienza……..E’ proprio il blocco mentale che fa paura……
Tutto quello che è scritto nell’articolo può essere condiviso, peccato che il blocco mentale, visti i risultati, duri dall’inizio del campionato
No, duri come le pineee!
Metta uno psicologo a vedere se ‘ste brenne trovano un po’ di autostima, perché il resto zero.
per me sono una squadra di brocchi.
Io la penso esattamente come Enrico, quest’anno ci stiamo facendo male da soli, quando si tesserano 38 giocatori e si cambiano 4 (minimo) allenatori a stagione e’ normale ritrovarsi impantanati in questa situazione!
La rosa dovrebbe essere costituita da un massimo di 25 elementi.Il tecnico d’accordo conta Socita dovrebbe scegliersii calciatori di sua provata conoscenza e tutti di categoria.la programmazione e’ alla base dei risultati e su quelli ottenuti a fine stagione rinforazare i punti deboli evidenziati.
Pero a farsi i capeiii alla moda non gli viene il blocco mentale e finito il campionato e si deve sentire certe cose
Se si retrocede vedrai che parecchi giocatori lo avranno si il blocco ma in promozione con il Roselle
A grosseto i giocatori li sceglie il presidente gli allenatori se non fanno quello che dice il presidente vengono cacciati e questi sono i risultati
Le seghe mentali
Non esiste società!!! solo una grande armata Brancaleone!!!!!
Branca Branca Branca
Leon leon leon!
Lione al vento, stiam marciando
noi siamo l’armata Brancaleon,
leon, leon, leon,
leon leon,
siamo l’armata Brancaleon!
Pirulèèèè…
Pirulèèèè…
Mmez’ al mare ‘na barca ce sta,
zaza zaza parapapà
Ce sagliette tutti quanti
Per andare in Terre Sante.
Pirulèèèè…
Pirulèèèè…
Arrivati in Terre Sante
zaza zaza parapapà
C’arricchimo tutti quanti
Per andare in Terre Sante.
Branca Branca Branca
Leon leon leon!
Lione al vento, stiam marciando
noi siamo l’armata Brancaleon,
leon, leon, leon,
leon leon,
siamo l’armata Brancaleon!
Pirulèèèè…
Pirulèèèè…
Quant’è bella ‘sta principessa,
zaza zaza parapapà
Quant’è bella, quant’è bona,
Pare proprio ‘na bella guagliona.
Branca Branca Branca
Leon leon leon!
Lione al vento, stiam marciando
noi siamo l’armata Brancaleon,
leon, leon, leon,
leon leon,
siamo l’armata Brancaleon!
Bravo Yuri. pirulèèèè pirulèèèè…….pori a noi!!!
Il blocco degli Scarponi! Lenti come bradipi…a volte mi chiedo come abbiano potuto giocare in b gente come formiconi, pichlmann…mistero! Speriamo bene! Tifiamo solo la maglia!
Allora, mi permetto soltanto, ma di attaccamento alla maglia io ne vedo pochissimo, l’ultimo a cucirsela addosso fu Gigi Consonni, ma siamo giá su altro pianeta…Potrei parlare di Sicurani, Nilo il Palazzoli, Lenzi, Brezzi, Barbana, Ciacci, ma dove vogliamo arrivare…Forse a Gessa, Di Meglio, Rossi…Beh, entriamo nel mito, non é di queste ore. Qui c’é solo il Rosso del nostro cuore ed il Bianco di un sentimento che é l’orgoglio puro e semplice di questa terra a stupenda. Vogliamo dirlo a questi ragazzotti? Proviamoci. Spero che il Grifone trovi la forza per questo ultimo volo, poi si vedrá. Programmeremo, spero, ma in fondo a noi non piú giovanissimi serve quell’idea, quello spirito, quella forza che vive nel Biancorosso, con la B maiuscola, perché é di quei colori che siamo inguaribilmente innamorati. Forza Grosseto, sempre!!!