Calcio
Lega Pro: rotti gli indugi, le società entrano in guerra contro Macalli. Il Grosseto in prima fila
Che i rapporti in Lega Pro, fossero ormai logori, si sapeva da tempo. Ma l’ultima assemblea che ha di fatto sancito una spaccatura ormai insanabile, non è stato l’ultimo atto compiuto dalle società ormai stufe di una gestione della Lega Pro, verticistica e lontana dalle società. Ed è per questo che non ci sorprende oltre misura, che dodici società, si siano rivolte formalmente alla commissione di garanzia del Coni, per chiedere la convocazione dell’assemblea.
Queste le società si sono rivolte alla Commissione di garanzia del Coni:
A.C. Tuttocuoio 1957 San Miniato s.r.l., Associazione Calcio Prato s.p.a., Bassano Virtus 55 Soccer Team s.p.a., Carrarese Calcio s.r.l., F.C. Forlì s.r.l., Football Club Unione Venezia s.r.l., S.E.F. Torres 1903, Società Sportiva Ischia Isolaverde, U.C. Albinoleffe s.r.l., Unione Sportiva Grosseto s.r.l., Unione Sportiva Lecce s.p.a., U.S. Città di Pontedera
questo il contenuto della richiesta:
…chiedere allo stesso Collegio di Garanzia (previa eventuale audizione dei componenti del Consiglio Direttivo della “Lega Pro”) di disporre la convocazione dell’assemblea della Lega Pro designando, altresì, ove ritenuto, la persona atta a convocarla e presiederla, assumendo ogni ulteriore utile e funzionale statuizione per deliberare sul seguente ordine del giorno:
per deliberare sul seguente ordine del giorno:
- revoca del Presidente, dei Vice Presidenti e dei componenti del Consiglio Direttivo;
- nomina, per il periodo intercorrente sino al termine del quadriennio olimpico in corso, del presidente, dei due Vice Presidenti nonché dei componenti del Consiglio Direttivo;
- esame ed approvazione del bilancio al 30 giugno 2014 della lega Pro;
- azione di responsabilità nei confronti del presidente, dei Vice Presidenti e dei componenti il Consiglio Direttivo, nonché dei componenti del Collegio dei Revisori dei Conti, previa autorizzazione della FIGC.
In subordine, sul seguente ordine del giorno:
- revoca del Presidente, dei Vice Presidenti e dei componenti del Consiglio Direttivo;
- nomina, per il periodo intercorrente sino al termine del quadriennio olimpico in corso, del presidente, dei due Vice Presidenti nonché dei componenti del Consiglio Direttivo.
Altro che Grosseto in prima fila contro Macalli, noi bisogna salvarsi e mantenere la legapro. Poi sono 60 le squadre di legapro, e 12 chiedono le revoche, per come la vedo io e’ una guerra persa in partenza.
Bohhh, speriamo non aumentino i torti arbitrali! Noi si fa di tutto per stare sul cazzo il piu’ possibile. La guerra va fatta ma mandate avanti gli altri, in prima fila in guerre vere era era come una condanna a morte.
Sirio se tutti facessero come dici te Macalli ci resta per altri 50 anni. Se vuoi cambiare qualcosa purtroppo ci devi mettere la faccia sperando che qualcuno di quell´altri 48 ti segua. Verissimo quello che dici che c´e´il rischio concreto di venire massacrato dagli arbitri, ma purtroppo chi non risica non rosica.
Manna, il rischio di essere massacrati dagli arbitri, più che un rischio mi pare una certezza 🙂 tanto vale affondare qualche colpo fatto bene.
Vero
Sirio, molto probabilmente ti è sfuggito un dettaglio, le società che hanno firmato la richiesta sono 12, ma già nell’ultima assemblea, Macalli si è salvato non facendo votare l’Ascoli, per un cavillo con 31 società contrarie alla linea del presidente Macalli. La baracca barcolla, se fai un passo del genere vuol dire che ritieni che siano maturi i tempi. Inoltre ti faccio notare che a rischio ci sono anche Lega A e Figc, le parole del presidente del Coni, Malagò, in merito alle vicende Parma e dichiarazioni di Lotito, suonano come un monito propedeutico ad un probabile commissariamento. La commissione di garanzia del Coni, è un organo esterno alla lega e dovrebbe fungere da garante del rispetto delle regole, se le regole sono state disattese, è giusto che ci sia chi ha il coraggio di mettere la cosa sul tavolo. L’auspicio che si riporti serenità in una lega ormai allo sbando. Il fatto che poi dobbiamo salvarci sul campo, è una cosa diversa e a quello ci devono pensare il tecnico ed i giocatori.
Sottoscrivo in pieno