Seconda categoria “G”: continua a vincere la Neania

Dream team Santa fiora

Praticamente a montiano hanno fatto fuori Artiaco che se rimaneva picchiava tutti e Marconi… Per far giocare i vari membri del gruppo istia e cupi tipo Manzella sforzi piccini ecc. ma dove credete di andare con queste cordelline?

NUOVA RADICOFANI-INTERCOMUNALE SANTA FIORA= 1-1

Una trasferta in cui l’incomparabile bellezza dei luoghi, prima il bosco di faggi più grande e lussureggiante d’Europa e poi un alternarsi di prati naturali invernali, di balze e di crete, ha fatto immediatamente dimenticare la quantità di curve da affrontare a chi, come noi, aveva l’intenzione da Arcidosso di recarsi giusto sotto i contrafforti della Rocca che fu dominio di Ghino di Tacco ma, nel contempo, ci ha ricordato quanto sia inimitabile e impagabile, dal punto di vista paesaggistico, avere la fortuna di giocare nel Girone G della Seconda o in quello F della Prima, invece che in qualche grigio e piatto Girone della Provincia di Novara, di Vercelli o, addirittura, in quelli di Rovigo o di Ferrara….
La partita non è stata, purtroppo, un granché e le uniche note positive sono state: il pubblico presente in un bel numero e anche particolarmente partecipe e appassionato, uno splendido solicello caldo seppur fastidiosamente negli occhi per tutti i novanta minuti ( ma non si può avere tutto!) ed il risultato sostanzialmente giusto, ma che torna a riproporre, ancora una volta, il disgraziato problema delle designazioni arbitrali con cui, ormai tutte le domeniche, devono fare i conti le squadre che non hanno la fortuna di veleggiare nelle primissime posizioni ( oggi, per puro caso, i danni si sono quasi equanimemente distribuiti), e ancora una volta, gli annosi problemi che affliggono il Santa Fiora dall’inizio del Campionato.
Dopo un primo tempo con un’occasione per i locali in apertura ed un paio di situazioni favorevolissime capitate agli ospiti nel prosieguo, il risultato si sbloccava al 1° della ripresa, grazie a d una splendida imbeccata di Pedroni per Di Fiore che non si faceva pregare, dopo una rapidissima progressione, a salutare i centrali per poi infilare il portiere di casa in uscita.
Ebbene, non ci crederete, ma la parte “costruttiva” della partita del Santa Fiora ( una squadra che, per nomi e aspettative, dovrebbe invece ambire, e a pieno titolo, ai play-off!!!!) si è praticamente conclusa qui, dopo la segnatura e incredibilmente già al secondo minuto del secondo tempo, in virtù di un’ inspiegabile e indiscutibile rinuncia al gioco e di uno sconfortante e sempre più diffuso ricorso, invece, a rinvii alla “viva il parroco” o a sparacchiate in fallo laterale o a lanci lunghi e lunghissimi che, lungi dal costruire alcunché, si rivelavano invece ovviamente del tutto infruttuosi, quanto inutilizzabili, assai difficilmente controllabili e quasi sempre inarrivabili per le punte.
Il Radicofani, dal canto suo, non pareva insensibile a questo nuovo e certamente benvenuto, quanto per certi versi sorprendente e inaspettato atteggiamento che gli avversari sembravano voler tenere sul terreno di gioco e faceva del proprio meglio per rimediare al passivo spingendo sempre più convintamente sull’acceleratore, finché una provvidenziale “frana a due” in area tra un difensore ospite e una punta locale, non forniva l’occasione al giovane arbitro per indicare il dischetto, gesto naturalmente accompagnato dall’immancabile boato della tifoseria di casa che così sanciva la contemporanea caduta in area dei due giocatori come il più sanzionabile dei misfatti! Risultato : 1-1.
Il “balletto” che ne è seguito, circa l’accaparramento del pallone finito in fondo al sacco, sarebbe stato degno argomento per la Gialappa’s, ma non so se qualcuno abbia ripreso gli eventi, né se la diatriba sia costata un qualche cartellino giallo a qualcuno, anche se temo a Marchi, portiere del Santa Fiora…
Da questo momento in poi ( intorno al 25° della ripresa) poco o niente più da segnalare, se non l’espulsione per somma di ammonizioni, a tempo quasi scaduto, di uno stremato Cortini, terzino dell’Intercomunale che, non avendone più, ha sdraiato un avversario da retro con uno spettacolare placcaggio in perfetto stile All-Blacks, non facile da vedere neanche sui migliori campi di rugby.
Il Radicofani mi è sembrata squadra piuttosto sparagnina (in cui mi è parso di intravedere perfino accenni di marcatura ad uomo negli ultimi 20 metri), a cui evidentemente la terapia Baldoni ha fornito un pragmatismo difensivo difficilmente superabile se affrontato con ritmi da tango sincopato o da flamenco andaluso come quelli utilizzati quasi sempre oggi dal Santa Fiora, mentre le soluzioni “rockettare”, quelle cioè ficcanti ed in verticale, come quella che ha fruttato il gol, mi sarebbero sembrate assolutamente le più auspicabili, specialmente al cospetto di una coppia di centrali difensivi che non facevano senz’altro della mobilità la loro arma migliore. I Rosanero mi sono sembrati invece disporre di un buon centrocampo e di gente davvero tecnicamente non male in avanti ( oltre al portiere, che mi ha dato, seppur pochissimo impegnato, l’idea di uno che disponga di un fisico e e di mezzi più che adeguati alla bisogna), sebbene l’altezza media non fosse tra le migliori viste quest’anno e più di qualche “peso” di qualche giocatore, e non so se solo a causa delle Feste, non mi abbia convinto appieno.
Il Santa Fiora, tanto per cambiare, anche oggi mancava di gente piuttosto importante: il nuovo, appena arrivato e autore di una tripletta l’ultima domenica e decisivo “faro” Coralli, purtroppo febbricitante, il centrale difensivo Del Giusto per ragioni familiari, Moscarini ancora infortunato da Orbetello e…( dulcis in fundo) Tiberi, uno che ormai quando, come oggi, provi a chiedere informazioni ai Dirigenti riguardo al suo ritorno in campo, ti guardano avviliti e depressi come se tu non chiedessi notizie di un giocatore del Santa Fiora, ma come se tu pretendessi di sapere a che ore passa l’astronave che verrà a riprendersi ET…
Ma l’Intercomunale ha purtroppo anche riconfermato alla prima occasione, dopo l’ultima felice parentesi col Montiano, e semmai qualcuno ne sentisse anche il bisogno, tutti i propri limiti caratteriali e di tenuta psicologica che, secondo me, permanendo questa situazione e fino a prova contraria, ne impediranno certissimamente una qualsiasi forma di auspicata rimonta e ( cosa che ugualmente mi sta a cuore) impediranno a chi la segue di POTER PASSARE MAI una domenica pomeriggio finalmente in pace col proprio fegato: quando va in vantaggio ha paura di essere raggiunta e, come oggi, viene presa dalle paturnie, quando va sotto ha paura di perdere e viene ripresa dalle paturnie, quando ancora pareggia verso il 20° del secondo tempo, teme che la faccenda volga al peggio e….viene ripresa un’altra volta dalle paturnie!!!!!!!!!!!
Ascoltate, ragazzi, tanto ai play off ormai non c’andiamo più: vogliamo provare, almeno UNA VOLTA (magari a cominciare da Castell’Azzara domenica che viene dove, vuoi vedere!?, mandano anche un arbitro “normale” per via che quelli so’ secondi) a provare a giocare con l’agonismo giusto, con la tecnica di cui disponete e con la serenità necessaria, anche solo per vedere cosa diavolo succede!??!!???
L’arbitro non ho idea di chi fosse né da dove provenisse ( la FIGC Toscana non ha neanche pubblicato le Designazioni per domenica 4 gennaio 2015 sul Bollettino, rafforzando così in tutti gli Sportivi a tutte le Latitudini Regionali il ragionevolissimo e più che giustificato sospetto che questa “fatica” avrebbe rappresentato un cimento troppo impegnativo per il Palazzo, così immediatamente a ridosso delle Feste di Capodanno…) ma il risultato è più o meno assimilabile a quello delle ultime sette-otto o nove domeniche (Orbetello esclusa, dove ci imbattemmo, penso a questo punto del tutto casualmente, nel Sig. Mantella di Livorno, un giovane arbitro coi fiocchi e i controfiocchi!).
Per fortuna, il bassotto di scena oggi ha padellato indifferentemente di qua e di là, ma questo non serve né a rassicurare né, tantomeno, a rallegrare proprio nessuno: né locali né ospiti.
Lascio perdere il rigore ( e quello che c’era per il Santa Fiora, almeno venti centimetri dentro l’angolo superiore destro rispetto al portiere dell’area di rigore, e CON LA RIGA CHE FA PARTE DELL’AREA DI RIGORE, nel caso ci fossero dubbi, e invece “trasformato” per ragioni sconosciute, in punizione dal limite) perché, secondo me, non ha fatto altro che sancire il risultato più giusto, anche se farlo non dovrebbe spettare all’arbitro, ma ai giocatori…
Buona settimana a tutti.