Calcio
Amarcord biancorosso: ricordando Giuseppe Nenci
Questa settimana nel nostro ormai tradizionale amarcord biancorosso non intervistiamo un campione del passato, ma preferiamo ricordare colui che ha dato origine alla storia ultracentenaria dell’Unione Sportiva Grosseto.
Stiamo parlando di Giuseppe Nenci, il primo presidente unionista, un nome che forse alle giovani generazioni non dirà molto, ma che è stato fondamentale un secolo fa nella fondazione della società.
Cosa si ricorda di lui? Il ritratto (scritto dal collega Galgani, ndr) che se ne dà nel libro “Cento passi nella storia” è quello di un uomo integerrimo che amava tutti gli sport, dal calcio al ciclismo, che aveva praticato in gioventù. Una persona d’altri tempi, eppure moderna nella sua passione sportiva.
Era nato nel 1875 e nel 1927 aveva dato vita alla “Pugilistica Grossetana”, altra grande gloria del panorama sportivo cittadino, nella centrale Via Colombo, nel luogo in cui adesso una targa ricorda proprio la nascita della boxe in città.
Nenci non viveva della sua passione sportiva, ma lavorava con un ruolo dirigenziale alla Società Elettrica Maremmana (antenata dell’Enel) ed ebbe anche l’importante incarico di presidente dell’Ospedale della Misericordia, all’epoca ancora nella sede storica di Strada Ginori.
Dunque, cosa rimane di Giuseppe Nenci a distanza di tanti anni? Sicuramente resta il ricordo di un uomo onesto e poco incline al compromesso, un uomo tutto d’un pezzo, che ha retto le sorti dello sport cittadino fino alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale.
Ormai anziano, all’inizio degli anni Quaranta si ritirò a vita privata e visse i suoi ultimi anni vedendo la sua creatura biancorossa spiccare il volo verso i suoi successi più belli.
Giuseppe Nenci è scomparso nel 1965 e la sua tomba si trova al Cimitero della Misericordia. Lo stesso in cui riposano anche altri personaggi di spicco come Ghigo Cortonesi, Bruno Passalacqua, Roberto Jannella, Tolomeo Faccendi e Luciano Bianciardi.
Trovare il loculo che ospita le spoglie del “babbo” dell’Us Grosseto è semplice: arrivati all’altezza della portineria del cimitero ci si incammina sulla sinistra senza oltrepassare la portineria stessa e, a circa metà del vialetto, si può notare in alto tra i vari forni quello in cui riposa Giuseppe Nenci, quella tomba che meriterebbe almeno un fiore di ringraziamento da parte di tutti i tifosi del Grifone.