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Calcio

Grifone, altra occasione sprecata. Silva ancora al suo posto, ma…

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Peccato, peccato davvero, perché se ieri pomeriggio il Grosseto avesse vinto contro il Forlì, stasera si sarebbe ritrovato a 3 soli punti dalla vetta. Al contrario, dopo il deludente pareggio interno arrivato nonostante il vantaggio di 2 a 0, il Grifone in classifica ha solo 7 punti e occupa l’undicesima posizione. Quel che è peggio, la banda biancorossa non è stata capace di sfruttare al meglio il calendario delle prime sei giornate, nelle quali ha disputato ben 4 turni casalinghi ottenendo appena 3 punti, frutto di 3 pareggi e 1 sconfitta. Un ruolino di marcia davvero deludente. Basta sottolineare che nella classifica dei punti conquistati in casa, gli unionisti sono al diciannovesimo posto. Al contrario, fuori casa hanno ottenuto 4 punti in 2 turni, terzo miglior rendimento del girone B (dopo i 6 punti conquistati da Teramo e Tuttocuio). Ora, però, pur tenendo conto delle difficoltà oggettive nelle quali ha iniziato a lavorare mister Silva, a cominciare dalla mancata preparazione della squadra e all’arrivo alla spicciolata di giocatori importanti, è tempo bilanci. La prima cosa che si nota è che il Grosseto continua a dare l’idea di squadra incompiuta. La difesa, fino a ieri quasi perfetta, ha fatto acqua su due episodi che sono costati il pari: il fallo di mano di Morero (che ha procurato il rigore con cui il Forlì ha riaperto l’incontro) e la dormita sul 2 a 2, con i giocatori schierati sugli sviluppi del secondo corner romagnolo. Proprio un’altra rete subita su calcio piazzato con la difesa schierata, un po’ come quella contro la Pistoiese. Evidentemente qui non c’entrano né la tenuta fisica né l’amalgama, ma si tratta di errori di posizionamento non solo della difesa, ma dell’intera squadra sui calci piazzati, un aspetto sul quale il mister dovrà lavorare ancora tanto. Proprio Silva ieri ha sbagliato più di una mossa, la più clamorosa delle quali il tardivo ingresso di Verna. Infatti, sul 2 a 0 c’era bisogno di un centrocampista dai piedi buoni capace di abbassare ulteriormente i ritmi e di far ragionare la squadra. Purtroppo, l’allenatore biancorosso ha atteso troppo ed è arrivato il pari ospite. Certo, ieri anche gli episodi sono stati quasi sempre contrari al Grosseto, come in occasione della clamorosa traversa di Gambino con Scotti battuto o nel caso dell’infortunio di Masia, giunto con tutti i cambi effettuati proprio quando il Forlì era rimasto da poco in dieci uomini per l’espulsione di Arrigoni. Complessivamente va riconosciuto al mister di aver lavorato bene, ma i risultati, almeno per il momento, cominciano ad essere inferiori alle attese. La storia della tenuta atletica ormai non è più spendibile e dopo il quarto pareggio consecutivo il bilancio è poco più che sufficiente. Chiaro, quindi, che patron Camilli abbia cominciato ad avere qualche dubbio su Silva già dal pareggio interno contro la Pistoiese e che l’allenatore non sia più così saldo sulla panchina unionista come era fino a qualche domenica fa. È vero, poi, che potrebbero arrivare altre pedine importanti a migliorare ulteriormente la rosa unionista, ma nel frattempo le giornate passano e la tanto attesa svolta (nel gioco e nei risultati) tarda ad arrivare. Nonostante tutto, la classifica è ancora incredibilmente corta e la storia di questo campionato è davvero tutta da scrivere. Ecco perché è giusto mettere pressione all’allenatore grossetano affinché adotti le soluzioni tecnico-tattiche necessarie per ritrovare una vittoria che manca ormai dalla trasferta di Teramo.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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giustissimo Yuri…..analisi perfetta.

prima di tutto sono pienamente in sintonia con te yuri, poi la società si deve sbrigare e non aspettare tanto se vuole prendere qualcuno, il centrocampo è penoso con giocatori che non fanno filtro vedi la rete del rigore , il giocatore del forli è partito da metà campo è arrivato indisturbato fino all’area calciando senza che nessuno lo contrasti, ma allo stesso tempo incapace di costruire azioni e liberare gli attaccanti al tiroooo e un esterno capace di saltare l’uomo uno contro uno , non possiamo contare su solo onescu come incontrista

Silva è capace di tutto pur di non sfatare la sua fama di Mister X.

Ad Ascoli dicono che lui è il Mago Silva che trasforma le vittorie e le sconfitte in pareggi.

La bravura caro Yuri è trasformare le vittorie in pareggi (da 2-0 a 2-2). Per trasformare i pareggi in vittorie basterebbe un allenatore minimamente capace, ma quello costa !!!!!!!!!!!!!!!!!!

Gli allenatori spregiudicati che insegnano il gioco brillante e piacevole a vedersi sono pochissimi.l’esempio più’ eclatante e’ Zeman che però’ rischia sempre la prosecuzione del suo rapporto di lavoro.Gli altri giovani od anziani chi per un motivo o per altro badano a mantenersi il proprio posticino.Si assiste ,sempre,a partite noiose,dove la tattica la fa da padrona.Il bel gioco latita e gli spettatori assistono a partite noiose e sempre uguali,dove il risultato prevale sul tutto.Così facendo si cerca di mantenersi a galla e la panchina e’ assicurata.Questa purtroppo è la triste storia del calcio in Italia.Meditate gente,meditate.

L’AversaNormanna sta trattando il passaggio alle proprie dipendenze di Lucas Correa.
Gli altri non fanno parole,ma fatti!!!!!!!!!!!!!!!!!

silva tutto puo’ fare ma non allenare camilli mandalo via subito

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