Grosseto Calcio
Aprea: Ho fatto parte di una grande squadra a Grosseto
Giuseppe Aprea (1977) ha vissuto una sola annata a Grosseto, ma è stata una stagione indimenticabile per lui e per tutti i tifosi. Stiamo parlando di quel 1994-95 in cui la squadra unionista vinse il campionato a Maggio e si ritrovò incredibilmente retrocessa a fine Luglio. A distanza di Vent’anni, ripercorriamo insieme a “Pino” Aprea quella annata che ha lasciato tracce indelebili nel cuore di chi l’ha vissuta.
– Tra poche giornate sfiderai il Grosseto con la maglia dell’Ancona. Che effetto ti fa ritrovare il Grifone da avversario?
Prima di risponderti, lascia che ti confessi che sono molto contento di venire intervistato per ricordare la mia stagione grossetana. Mi fa molto piacere anche il fatto che sia tu ad intervistarmi, perché siamo sempre rimasti amici in questi anni. Comunque, per tornare alla domanda che mi hai rivolto, posso dirti che non è la prima volta che affronto il Grosseto da avversario. Ho già giocato contro i biancorossi con la maglia della Fidelis Andria e con quella del Venezia, ma è sempre un’emozione e lo sarà ancora di più quando verrò a giocare in Maremma al ritorno.
– Anni fa si parlò di un tuo possibile ritorno a Grosseto.
E’ vero: ci fu questa possibilità e mancò davvero poco che si concretizzasse. Era l’anno in cui il Grosseto era allenato da Allegri ed io andai a giocare a Venezia.
– Nel tuo palmarès spiccano Tre primi posti in carriera.
In serie C ho vinto con lo Spezia, poi ho vinto la serie D l’anno scorso a Matera e nel 1994-95 a Grosseto. Ho giocato Due volte in serie D ed ho vinto il campionato in entrambe le occasioni.
– Sono passati ormai Vent’anni da quella stagione indimenticabile a Grosseto.
Sono passati Vent’anni, è vero, ma ogni volta mi fa un certo effetto ripensare a quella stagione in cui sono successe cose bellissime accompagnate a momenti terribili. Mi riferisco alla morte di Francesca e Viviana. Sai benissimo che per me rappresenta un’emozione molto grande pensare a loro. Restano sempre nel cuore.
– A Grosseto eri uno dei più giovani del gruppo.
Avevo appena Diciassette anni e sono stato molto bene a Grosseto. Ho avuto la fortuna di potermi divertire in Maremma facendo parte di una grande squadra. Eravamo uniti ed i “senatori” avevano un grande affetto per me.
– Quale ricordo conservi dei tifosi biancorossi?
Ho sempre avuto un bel rapporto con la tifoseria ovunque ho giocato. Con i tifosi unionisti c’è sempre stato un bel feeling, agevolato forse anche un po’ dal fatto che non ho mai giocato con squadre rivali del Grosseto. Mi fa piacere che i tifosi meno giovani si ricordino ancora di me. Forse la nuova generazione non avrà mai sentito parlare di me…ma chissà…forse i genitori avranno raccontato qualcosa di quell’annata indimenticabile a questi ragazzi!
– Hai qualche ricordo che porti nel cuore in maniera particolare?
E’ stata davvero una annata memorabile, al di là di come si è conclusa. Pensa che, quando giocavo a Perugia, riuscivo a vedere una emittente televisiva maremmana che trasmetteva ancora le nostre partite a distanza di anni e mi emozionavo. Ho avuto la fortuna di essere in campo nella partita in cui vincemmo il campionato in uno stadio stracolmo di persone e quella, forse, è stata per me la gioia più bella della stagione. Poi, purtroppo, sappiamo come è finita…
– Tocchiamo, allora, proprio quel tasto dolente che brucia ancora.
Ho ancora un grande rammarico per come è finito tutto quel 31 Luglio 1995. Sarei dovuto rimanere, eravamo già d’accordo con la Fiorentina che deteneva il mio cartellino, e svanì tutto. Mi ritrovai ad Ascoli e da lì prese il via la mia carriera professionistica. Quel giorno in cui ci ritrovammo con un pugno di mosche in mano me lo ricordo bene: eravamo tutti insieme, giocatori e tifosi, ed eravamo allibiti. Fu triste veder piangere i tifosi che pochi mesi prima avevano gioito per il ritorno tra i professionisti del Grosseto.
– A Grosseto il preparatore dei portieri era Moreno Dottarelli.
Un grande! Ho voglia di sentirlo, mi ha mandato i saluti tramite l’ex unionista Emilio Dierna che ora gioca con me ad Ancona. Lo saluto volentieri e ricordo anche il massaggiatore Ciccio Tognelli.
– C’è qualcun altro che vuoi salutare in particolare?
Saluto sicuramente tutti i tifosi, ma consentimi di salutare in particolare te. Ci unisce una profonda amicizia che è nata proprio in quell’anno in cui ho giocato a Grosseto e mi fa sempre piacere sentirti.
Ringrazio sinceramente l’amico “Pino” Aprea per la disponibilità e l’amicizia. Sono passati Vent’anni, ma il tempo non ha affievolito i sentimenti di quei giorni indescrivibili.