Calcio
Alla scoperta di mister Silva
Massimo Silva è nato a Pinarolo Po, in Provincia di Pavia, nell’ormai lontano 24 agosto 1951. Come calciatore è stato un ottimo attaccante professionista (con 17 stagioni alle spalle, tra il 1969 e il 1986). Infatti, ha giocato ben 413 partite tra A (95), B (213), C (45) e C1 (60) e ha messo a segno 105 reti (16 in A, 67 in B, 16 in C e 6 in C1). Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, in carriera ha vestito molte maglie, compresa quella del Milan, ma è stato protagonista soprattutto con quelle del Monza, dell’Ascoli e del Pescara. Appese le scarpette al chiodo, poi, ha deciso cimentarsi nel ruolo di allenatore e dopo esperienze minori, ha iniziato a fare le cose sul serio con la Maceratese (nel 1991-92), che ha condotto dall’Eccellenza Marche alla C2 in due sole stagioni. Successivamente, ha preso il posto di Leo Acori (e questo è un dato curioso) alla Ternana, per terminare il campionato di Interregionale 1994-95. Ha allenato le Fere umbre, poi, anche in C2, grazie al ripescaggio avvenuto proprio a danno del Grosseto. Successivamente, ha allenato Benevento e Sambenedettese. Nel 2000-2001, invece, ha portato il Taranto, dell’allora sconosciuto bomber Riganò, in Serie C1. La cosa buffa è che il maggior azionista di quel Taranto (poi fallito) è stato proprio Ermanno Pieroni. Coincidenza a parte, Silva ha continuato la sua carriera da allenatore al Sant’Antastasia, poi al Frosinone e infine alla Cavese. Nel 2004-05 il primo vero salto, finalmente in B, nell’amata Ascoli, sotto la presidenza Benigni. In quella stagione, l’Ascoli si è affidato alla coppia Silva-Giampaolo (giovane allenatore emergente sprovvisto di patentino di prima categoria) e ha raggiunto i play-off, persi, ma è stato ugualmente promosso in Serie A per le note vicende che hanno riguardato Torino, Genoa e Perugia. Nel 2005-06 un altro grande capolavoro professionale di Silva, che, sempre insieme a Giampaolo, è riuscito a salvare con due turni di anticipo il Picchio ripescato in A. Nel 2007-08, poi, è andato da subentrante al Brindisi in Serie D. Nell’anno successivo ha condotto trionfalmente il club brindisino in C2 e quello ancora dopo ai play-off per la Prima Divisione, dove è stato eliminato (con due pareggi a reti inviolate) dalla Cisco Roma. Nel 2010, poi, breve ed amara parentesi di appena un mese a Casarano, dove è stato esonerato. Nella stagione 2011-12, invece, è subentrato a Castori alla guida dell’Ascoli, in B, con i bianconeri marchigiani mestamente ultimi in classifica. Stiamo parlando di novembre 2011, con il Picchio a -1 in classifica e partito da ben -7. Silva ha iniziato la sua seconda avventura in bianconero con una sconfitta, ma da lì in poi la squadra è cresciuta così tanto al punto da ottenere la salvezza. Confermatissimo dal presidente Benigni, Silva è stato esonerato nel corso della stagione 2012-13 con l’Ascoli in zona play-out (marzo 2013). Il suo sostituto, però, Rosario Pergolizzi, non è riuscito a fare meglio e così Silva è stato richiamato per terminare la stagione, conclusasi con la retrocessione in Prima Divisione. Infine, ieri l’ufficializzazione del suo arrivo sulla panchina del Grosseto. Insomma, un mister che ha alle spalle tanta esperienza e che in Maremma potrebbe trovare le condizioni per fare bene.
Caro Yuri, Mister Silva e’ ricordato soprattutto per un gol capolavoro nel derby di Milano con sponda Milan, e tu sai che in questo io non mi sbaglio !! E mi pare fosse il 1976…
Speriamo compia un capolavoro anche a Grosseto !!!
Grande Io sono il calcio,
ottima memoria!
Derby della Madonnina n. 123: domenica 23 novembre 1976, Milan-Inter 1-1. Marcatori: 43′ Marini (I), 81′ SILVA (M). 😉
Sul tuo auspicio non posso che concordare!