Calcio
Viotti: dopo la pioggia, esce sempre il sole
Sergio Viotti (1990) ha difeso la porta del Grosseto per sei mesi nel 2012, risultando decisivo nella salvezza unionista parando un rigore contro la Juve Stabia. Di quel periodo, l’estremo difensore conserva un bel ricordo.
– Ricordi il tuo arrivo a Grosseto?
Sono arrivato a Grosseto dopo il fallimento della Triestina. Mi ha voluto fortemente Nicola Salerno, all’epoca direttore sportivo dei biancorossi, e ho dato il mio contributo pur giocando poco. Infatti, al termine della stagione, la matematica salvezza è arrivata dopo lo 0-0 a Castellamare di Stabia ed in quella partita ho parato il rigore a cinque minuti dal termine.
– Ti sei trovato bene in Maremma?
A Grosseto ho trovato bravissime persone, come Giacomo del “Big Pizza” ed altri ragazzi che sento anche ora. Sarei restato volentieri più a lungo, ma sono tornato al Chievo in Serie A al termine della stagione. Porterò sempre con me l’esperienza maremmana con il presidente Camilli, una persona che capisce di calcio.
– Nella tua carriera sei stato spesso relegato al ruolo di secondo portiere. E’ un ruolo difficile?
Sono un professionista e mi adatto ad ogni situazione, anche se non è facile. Mi alleno sempre da titolare e quest’anno il problema non si è posto, visto che ho giocato diciotto partite.
– Qual è il tuo ricordo di Carlino Nardi, grande tifoso scomparso da poco?
Carlino Nardi era una persona spettacolare che ricordo molto volentieri; sono sicuro che sia in cielo con la sciarpa biancorossa. Era molto legato a noi giocatori, ma soprattutto ai colori della sua città. Era una persona da ammirare.
– Come vuoi salutare i tifosi grossetani?
Voglio salutare i tifosi del Grosseto con un grosso in bocca al lupo. Nella vita non si sa mai cosa può accadere e, magari, le nostre strade possono incrociarsi di nuovo. Mando un abbraccio a tutti i tifosi grossetani e…mai mollare! Dopo la pioggia esce sempre il sole, ricordatevelo.
allo zecchini ho conosciuto i genitori di questo ragazzo, gran brave persone, come lui – in bocca al lupo Sergio