Calcio
Magalini di nuovo a Grosseto
Indiscrezioni raccolte oggi pomeriggio ci hanno portato a conoscenza del fatto che Magalini, già all’Alessandria, sua nuova società, ma ancora sotto contratto col Grifone fino al 30 giugno prossimo, domani tornerà a Grosseto. Probabilmente il club biancorosso non ha gradito l’ufficializzazione anticipata del passaggio del ds unionista al sodalizio piemontese o forse ci sono questioni tecniche ancora da risolvere, resta il fatto che Magalini è stato richiamato a Grosseto. Sicuramente un contrattempo fastidioso per il futuro direttore sportivo dell’Alessandria, visto che ha già iniziato a parlare di mercato per i grigi attraverso interviste, ma, tutto sommato, una richiesta normale da parte del Grosseto, che ha ancora Magalini a libro paga per più di un mese.
Tutti parlano di mercato e noi siamo a dirsi bohh? come le altre estati. IO sento solo dire , ma quello costa troppo, quell’altro vuole piu’ di un anno di contratto, ecc… ecc… Eppure se rivanno in altre squadre di lega pro allora siamo noi che non si vuole spendere!
Per far tornare gente allo stadio basterebbe un presidente che , indifferentemente alla serie in cui giocheremo, coinvolgesse la tifoseria. Ma possibile solo a >Grosseto e’ tutti gli anni un casino cosi’!.
Il prox anno a quanto ho capito, anche in lega pro’ saranno bastonate.
Per quello che sento in giro di Camilliani ci sono rimasti pochi in giro, Grosseto e’ ormai ANTICAMILLIANA.
Ma via, Yuri il prox anno la Viterbese e’ in serie D, Camilli con il Pisa lo vinse subito quel campionato e lo rifa’ anche con la Viterbese!
Il problema e’ un altro. NOI GROSSETANI A STO GIRO SI FARA’ UNA FIACCOLATA DOVE SI CHIEDE a una famiglia che da sola tiene sotto scacco una intera citta’, di dirgli di lasciarci per la nostra strada?
Ma a Pisa un comportamento del genere, verrebbe tollerato da parte di un presidente? Oppure a quest’ora i Pisani si sarebbero gia’ fatti sentire e “anche forte”!! Allora la colpa e’ nostra, uno va a casa, si dice fra se e se, ma tanto ci pensera’ quell’altro e intanto si continua a essere degli zimbelli.
Una citta’ intera non riesce a chiedere educatamente, RISPETTO E CHIAREZZA.
La colpa e’ nostra.
QUESTANNO LA FIACCOLATA VA RIFATTA, MA L’INTENTO DEVE ESSERE DIVERSO.
Si deve intitolare RISPETTO A GROSSETO, RISPETTO AI NOSTRI COLORI, RISPETTO ALLA TIFOSERIA.
Te l’ho sempre detto Yuri, quella sera che successe casino in trasmissione e addirittura Camilli telefono’ in diretta, il presidente della pugilistica ci ando’ giu’ con parole pese, “se ricordo bene”, ma te sempre con gentilezza gli dicesti, ricordo quel ” si, si, bravo bravo”.
Ora uno deve andare a Grotte di castro, “mi sempra abiti li'” :-), gia’ non ricordo bene, e con gentilezza mettersi davanti alla ditta, magari un migliaio di persone, e a quel punto vedere se verremo mandati in quel posto, oppure oppure, oppure….
Beh, Sirio,
quella famosa sera, a Tv9, in diretta, dissi a Camilli che dei suoi soldi poteva fare quello che voleva, ma che non era giusto che dicesse che eravamo senza storia, perché dicendolo dimostrava di essere ignorante, nel senso che ignorava e non conosceva le nostre radici. Gli dissi anche che avevamo sicuramente una storia più piccola e meno importante di città come Pisa, ma che comunque ce l’avevamo. Come ricorderai, si alterò non poco e, per tutta risposta, mi sospese l’accredito per l’intera stagione 2009-10 (che era appena iniziata). Devo dire, però, che in quel frangente furono molti i tifosi grossetani che mi attaccarono pesantemente. Ce ne furono molti, poi, che mi mostrarono solidarietà e in quel frangente ebbi modo di scoprire che ormai esisteva una nutrita schiera di anti-camilliani. Per quello che mi riguarda, posso dirti che il Camilli che ho conosciuto io successivamente allo screzio televisivo è sempre stato molto corretto e disponibile. In ogni caso, sono d’accordo con te sul fatto che siamo alle solite. Effettivamente, basterebbe pochissimo per far tornare gente allo stadio, ma le passate esternazioni di Camilli contro la piazza di Grosseto, nonché le vicende che abbiamo vissuto negli ultimi anni, hanno allontanato tantissimi tifosi dallo Zecchini e fiaccato anche i più accaniti sostenitori del Comandante.
Una settimana fa si scriveva… “Era nell’aria la partenza del ds Giuseppe Magalini, sulle tracce dell’uomo mercato della stagione appena conclusa vi erano diversi club quali Pisa e Spezia, rimaneva da capire solo la destinazione. A spuntarla è stata l’Alessandria (II Divisione, ammessa alla Lega Pro unica) e proprio il presidente dei grigi, Luca Di Masi, ha anticipato tutti annunciando nel tardo pomeriggio l’accordo raggiunto con Magalini.”
Barnie,
l’articolo al quale fai riferimento è sicuramente quello di alcuni giorni fa, a firma di Fabio Lubrani e il contenuto del pezzo ha detto chiaramente che Magalini è passato in anticipo all’Alessandria. Tutto ciò l’abbiamo saputo proprio perché il presidente alessandrino ha sorpreso tutti annunciando anticipatamente l’accordo col ds unionista. Un gesto poco corretto, visto che Magalini è sotto contratto col Grosseto fino al 30 giugno prossimo. Lo stesso direttore sportivo, però, visto che è ancora un tesserato biancorosso, avrebbe potuto e dovuto evitare di parlare pubblicamente del futuro allenatore dell’Alessandria. Non solo, ma in una recente intervista rilasciata in loco, lo stesso dirigente ha dichiarato di sperare in una riconferma a Grosseto, venendo immediatamente smentito dall’annuncio di Di Masi, il presidente dell’Alessandria. Della serie…”Le parole le porta via il vento”. 🙂 😉
Giusto, quindi, che Magalini onori fino all’ultimo il contratto che lo lega al Grosseto. 😉
Ciao Barnie, l’annuncio di Magalini all’Alessandria è stato fatto dal presidente in persona in un evento pubblico mentre Magalini fino ad un attimo prima ha sempre smentito (il giorno stesso dell’annuncio era agli allenamenti al Palazzoli), tuttavia era chiaro da mesi che a Grosseto il direttore sportivo sarebbe cambiato perchè non ci sono mai stati segnali di continuità del lavoro: con un ds in carica in questo momento staremmo a parlare di rinnovi-acquisti-conferma o cambio di allenatore. Invece Magalini è un ds a scadenza, al termine del contratto (che potrebbe pure rescindere) andrà via come quasi tutti i calciatori ancora sotto contratto del Grosseto.
Manca una Società nel vero senso del termine e così si spiegano i risultati degli ultimi anni. Un DS pagato dal Grosseto se ne infischia del contratto e va ad Alessandria. I giocatori si comporteranno di conseguenza. Gli esempi vengono dall’alto e non dal basso