Grosseto Calcio
Grosseto: 15 mila euro di multa e inibizione per Camilli
GROSSETO – La stagione è terminata ma per l’U. S. Grosseto la partita coi tribunali va sempre avanti: lo strascico delle dichiarazioni post Grosseto-Lecce dello scorso 7 Aprile ha prodotto una sentenza di condanna a carico della società unionista multata di 15 mila euro e di Piero Camilli, inibito, potremmo dire a futura memoria, per 4 mesi.
Singolare è infatti la scelta adottata dalla Commissione Disciplinare di punire il Grosseto per responsabilità oggettiva per dichiarazioni lesive dell’operato della classe arbitrale e della regolarità del campionato nonostante Piero Camilli non sia più né presidente né tesserato della società biancorossa ad oggi intestata ai figli Luciano e Vincenzo.
La commissione ha rilevato come la figura di Piero Camilli sia preminente e “influente” all’interno dell’US Grosseto pertanto ha accolto appieno le richieste della Procura Federale comminando 15 mila euro di multa alla società e piazzando 4 mesi di squalifica preventiva al Camilli che decorreranno se e quando lo stesso deciderà di tornare ad essere un tesserato del Grosseto.
Quindi se un tifoso rilascia dichiarazioni contro l’operato di un arbitro la Società verrà punita?
Su quali dati oggettivi si considera una persona preminente ed influente?
Sono sempre stato scettico sulla tesi dei ” complotti”, ma questa decisione fa pensare. 15.000 euro ?!
Ser,
il tuo ragionamento non fa una grinza, pertanto concordo con te. Al limite, potrei capire una multa al club biancorosso per aver lasciato che un non tesserato circolasse liberamente dove non è consentito, ma solo per tale motivazione. In ogni caso, i 15mila euro comminati al Grosseto sono una cosa allucinante.