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Calcio

Giovanissimi provinciali: allenatore chiede all’arbitro di fermare il gioco per parlare con i genitori

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È quanto è successo mercoledì scorso, durante la partita del campionato provinciale, Invicta-Casottomarina, una conduzione arbitrale che sembra scontentare molti sugli spalti, il pubblico, ovviamente composto prevalentemente dai genitori dei ragazzi in campo, si scalda. Le polemiche raggiungono il campo sempre con maggiore veemenza. A quel punto l’allenatore del Casottomarina, Claudio Buso, si confronta con il suo collega della panchina avversaria, Paolo Franceschelli, quello spettacolo non può proseguire, a quel punto il mister non ci pensa due volte, richiama l’attenzione del direttore di gara e chiede di poter sospendere momentaneamente la partita, per poter attraversare il campo e andare a parlare con i genitori e chiedere di mettere fine alle intemperanze. L’arbitro acconsente, per poi riprendere il gioco dopo poco. Episodio che richiama alla mente quello che Birindelli nei mesi scorsi effettuò ritirando la squadra dal campo per violente discussioni tra genitori a bordo campo. Un episodio da evidenziare, a fronte di comportamenti spesso ingiustificabili, soprattuto perchè avvengo al cospetto di ragazzi. Ma sicuramente da valutare la capacità anche del direttore di gara, che spesso in campionati di questo livello, sono molto giovani e spesso non adeguatamente preparati. Il comportamento dei genitori-tifosi-spettatori è sicuramente da stigmatizzare, ma una attenta riflessione si impone anche sulla capacità dei direttori di gara che con la loro condotta, hanno un ruolo importante nella dinamica di questi episodi. Nessuna giustificazioni per atti di intemperanza, ma l’Aia fa tutto il possibile per mandare in campo fischietti preparati? Sappiamo che spesso la giovane età di questi ragazzi non sempre aiuta, ma il loro ruolo in campo è fondamentale per dare equilibrio, per questo crediamo che sia necessario uno sforzo da parte di tutti, allenatori, giocatori, dirigenti, pubblico e arbitri.

Giornalista pubblicista, per Gs si è occupato principalmente di settore giovanile e ha seguito, come collaboratore, anche la Lega Pro. Ha collaborato, per il calcio, con la testata Dubidoo.it, primo giornale on line per ragazzi ed inoltre ha collaborato con le testate on-line Vivigrossetosport.it, Tuttob.it, PianetaB.com. Ha altresì collaborato col sito ufficiale (usgrosseto1912.it) dell'Us Grosseto ai tempi di Camilli.

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Complimenti sinceri a mister Buso!!!

Davvero bravo è l’allenatore più bravo di tutti e di tutta la provincia ,ragazzi merita un premio è il vanto della nostra città . spero che a fine stagione riceva un targhetta come ” persona onesta di tutta la provincia ” sei un grando claudio buso

complimenti a Mister Buso che “protegge” sempre i ragazzi e la loro passione per il calcio

Complimenti al mister che sicuramente andrà a c’è posta per te per vantarsi dell’accaduto, senza raccontare che ha fatto il suo assistente di parte

Sicuramente encomiabile il gesto del mister che, a mio avviso, in questo calcio esasperato meriterebbe menzione anche su quei programmi nazionali cosi’ per far capire meglio a certe persone che nel calcio ci sono persone per bene!! per quanto riguarda gli arbitri beh ci sarebbe da fare un enciclopedia; in ogni caso pur capendo che non essendoci il guardalinee diventa difficile gestire un match da soli vero e’ che chi e’ preposto ad arbitrare una partita deve essere in grado di gestirla al meglio, altrimenti si consiglia vivamente di cambiare sport. Ad esempio il tennis laddove l’arbitro sta comodamente seduto riuscendo ad avere la totale visuale del campo…..

Sono curioso di vedere quest’enciclopedia!! Visto che tutti parlano del bravissimo allenatore Buso guarda cos’ha fatto il suo guardalinee

A CARICO ASSISTENTI ARBITRO
SQUALIFICA FINO AL 17/06/2014
Alessandroni Roberto (CASOTTO PESCATORI MARINA)
Durante una fase di giuoco teneva comportamento antisportivo ed al momento
in cui il DG lo redarguiva proferiva frase offensiva e veniva allontanato dal DG;
ritardava l’uscita dal terreno di giuoco e giunto presso la bandierina del calcio
d’angolo la toglieva dal proprio alloggiamento e la lanciava a circa 6/7 metri di
distanza; di poi, a fine gara, sostava indebitamente nei pressi dello spogliatoio
e proferiva frase minacciosa nei confronti del DG, continuava ad offendere il DG
anche dopo l’ingresso del medesimo nello spogliatoio.

Ma infatti non sto criticando il comportamento dell’allenatore ( che tra l’altro non fatto chissà quale gesto, ha solamente detto: smettetela di “criticare” le decisioni arbitrali perché questo non ci capisce niente, se continuate così è peggio), ma critico il fatto che tutti sono pronti ad attaccare gli arbitri, i quali spesso in queste categorie sono alle prime armi.

caro anonimox nonche grande benzinaio di civitella dato che come te ero presente alla partita sei veramente convinto che tutto cio che sta succedendo che non sia anche colpa di comportamenti ,atteggiamenti e incapacità arbitrali? Ma non pensi che forse anche chi li prepara abbia bisogno di un tutor? invece di andare in sezione vai a mettere benzina e rifletti.

Dimmi quale parte della frase precedentemente scritta non ti è chiara ” spesso in queste categorie sono alle prime armi.”

Poi dimmi una cosa: secondo te per un neo arbitro è più facile condurre una gara “tranquilla”, ovvero dove i genitori stanno calmi e pensano a fari i genitori e non allenatori e arbitri, oppure una gara dove sono subito pronti ad attaccarti con critiche e offese pesanti.

Sul tuo ultimo commento dei tutor manco perdo tempo a rispondere, visto che è completamente inopportuno.

Invece che critiche io provo, in questo sito seguito da tutti, “addetti ai lavori” e non, a riproporre un’idea che avevo già esposto diversi anni fa agli allora Dirigenti della Sezione Arbitri di Grosseto. Partendo dal presupposto che i giovanissimi arbitri hanno bisogno, soprattutto, di fare esperienza, perché non mandarli a farla arbitrando le partite durante gli allenamenti dei ragazzi nelle varie società. Alla prima facile critica rispondo subito. La conoscenza dei ragazzi non agevolerebbe chi si allena con loro (si parla di giovanissimi calciatori / arbitri) ed aggiungo che, avendo avuto la fortuna di girare molto la Toscana, più di una volta mi é successo che un arbitro, magari nemmeno alle prime armi, chiamasse per nome un giocatore della squadra avversaria senza però agevolarlo nelle decisioni!

Walter secondo me la tua idea è controproducente, ipotizziamo una partita dove una squadra sente che chiami per nome alcuni giocatori, la prima cosa che pensano è che li stai aiutando perché conosci quei giocatori. Conseguenza ovvia = proteste e non solo.

A mio avviso l’unico modo per “crescere” sul campo è fare partite su partite, imparando dai propri errori!
Per imparare è inevitabile sbagliare, quindi vediamo non fare attacchi ai neo arbitri e agli arbitri in generale.

da osservatore attento del calcio giovanile sono perfettamente d’accordo con walter66 e vorrei ricordarti che molti dei tuoi giovani arbitri vanno a scuola con i ragazzi che praticano calcio. Sei molto conservatore e sempre pronto a criticare allenatori che cercano solo di proporre ed aiutarvi a migliorarli. Ai tuoi tempi tu hai avuto probabilmente la fortuna di avere dei veri maestri nell’insegnarvi regole,percezione,movimenti e buon senso quello che purtroppo oggi manca a questi ragazzi e non certo per loro colpe.Sono anni,anni,anni che purtroppo al di la del bigliardino non riesci a costruire nulla.

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