Calcio
Calabrese: Nesta non si fermava mai
A volte basta una sola presenza per rimanere nella storia di un club. E’ il caso di Massimo Calabrese (1973) che nel 1994-95 venne utilizzato da Mister Bresciani, peraltro in trasferta, soltanto alla penultima giornata di quel campionato memorabile.
– 6 Maggio 1995, il Grosseto scende in campo in trasferta contro il Nizza Millefonti.
Quella è stata la mia unica presenza in campionato con la maglia del Grosseto. Per questo motivo, la partita di Nizza la ricorderò sempre
– Non fu, però, l’unica occasione per vederti in campo in quella stagione. A fine campionato venne disputata un’amichevole contro la Lazio a Grosseto e venisti schierato.
Si, entrai nel secondo tempo. Ricordo Zeman, allenatore dei biancoazzurri, che scherzava con Beppe Signori e ricordo anche Nesta schierato come terzino sinistro. Non si fermò un secondo.
– Oltre a Grosseto, dove hai giocato?
Sono arrivato a Grosseto dopo un anno sfortunato alla Ternana, in serie D. Successivamente la mia carriera è proseguita nei campionati dilettanti fino ad essere tesserato con l’Ancona, con Clagluna allenatore, in serie C.
– Adesso di cosa ti occupi?
Da quasi Cinque anni faccio l’allenatore. Ho iniziato nelle giovanili del Taranto, vincendo il titolo regionale Giovanissimi. Quest’anno ho fatto il secondo a Mister Bocchini nel Martina Franca in Lega Pro 2. E’ un campionato difficilissimo.
– Sei sorpreso che il Grosseto 1994-95 sia ancora la squadra più amata?
Non ho mai avuto dubbi sul fatto che quella squadra rimanesse per sempre nei cuori dei veri tifosi. Eravamo un buon gruppo e tutti remavamo dalla stessa parte; raggiungere l’ obiettivo della promozione era una grande opportunità per ognuno di noi. Quell’anno ho legato in particolare con Gigi Valleriani, Pino Aprea ed anche con Emanuele Franzoni con cui sono ancora in contatto tramite i social network.
– Il post-campionato fu amarissimo.
Il finale fu scritto quando alcuni dirigenti, stranamente, abbandonarono la nave appena un paio di giorni dopo la promozione in C2…
– Siamo giunti al termine della chiacchierata. Come vuoi salutare i tifosi maremmani?
Il ricordo di quell’annata è ancora vivo e voglio cogliere l’occasione per salutare il noto tifoso biancorosso “Sirpe” con affetto e simpatia. Durante tutto il campionato furono fantastici tutti i tifosi, non soltanto gli ultras. Il mio saluto va, quindi, a tutti i grossetani e spero di rivedere al più presto il Grosseto in Serie B.