Primo piano
La mediocrità dei nostri settori giovanili
GROSSETO. Arrivati al termine del girone di andata è tempo di bilanci anche per i settore giovanili della nostra provincia con risultati a dir poco drammatici.
E’ inutile nascondersi dietro a mille scuse o falsi alibi: le nostre squadre non sono preparate per affrontare campionati che vanno aldilà dei nostri confini.
E le prove ci sono eccole qua:
Juniores regionali: Albinia penultima 13 punti fatti dopo 16 incontri
Allievi regionali: Follonica, Nuova Grosseto e Albinia rispettivamente ultima, penultima e terzultima con tre, quattro e sei punti conquistati e la maggior parte negli scontri diretti
Giovanissimi regionali: Nuova Grosseto quintultima posizione con 14 punti
Una situazione davvero non certo esaltante se si va a vedere anche il gioco prodotto e non i risultati dalle nostre squadre provinciali.
Vi invito a farmi qualche nome di qualche giovane di bella speranza che adesso gioca in serie A o B. I vari Pieri, Rossini, Zauli, tanto per citarne alcuni non ci sono più e non vengono prodotti dai nostri vivai.
Sicuramente qualche cosa sotto si sta muovendo. Il Grosseto con il progetto di Sonnini sta comunque per arrivare ai primi risultati con buone compagini di Berretti, Allievi e Giovanissimi con staff che possono piacere o meno, ma comunque preparati, strutturati ed organizzati.
In questo caso il mio pensiero è che il progetto vada avanti senza essere legato troppo al futuro di Camilli a Grosseto che prenda forma quindi in maniera totalmente indipendente.
Un peccato magari che si è assistito ad una scissione che ha portato alla creazione dell’Invicta Grosseto Calcio Giovani con una squadra di Grosseto che fa l’accordo con la Fiorentina quando poteva essere una risorsa del Grosseto stesso.
Poi ci sono società che si stanno riorganizzando grazie alla conoscenza del settore in cui hanno operato per anni, come nel caso del Saurorispescia. La dirigenza presieduta da Massai ha allestito squadre che stanno primeggiando nei campionati provinciali per poter così ritornare a disputare i regionali.
Diciamocela tutta il Saurorispescia per tradizione deve giocare quei tornei come lo ha sempre fatto tirando fuori anche ottimi giocatori.
Una ristrutturazione arrivata indipendentemente da ciò che avverrà con il rapporto con il Gavorrano che ad inizio stagione è stato definito solido dalle due società.
Ma torniamo al tema principale di chi la colpa per tale situazione? In primis ci metto le società che devono puntare più sulla qualità dei propri tecnici che pensare ad allenatori più “economici”. In tempi di crisi è difficile e hanno la mia comprensione, ma meglio tagliare ancora sui rimborsi spesa delle prime squadre.
Secondo voglio inserire anche l’AIAC che deve sempre di più garantire il rispetto delle regole per i tecnici e magari potrebbe fare maggiori corsi di formazione e aggiornamento sul campo. A volte conferenze e dibattiti mi sembrano più da vetrina che un aspetto efficace.
Terzo inserisco gli allenatori consigliando loro di migliorarsi sempre più, di non sentirsi arrivati e lavorare maggiormente sotto l’aspetto della tecnica e non solo su quello fisico.
OTTIMA RIFLESSIONE ?
L’AIAC? Perché c’è ancora l’AIAC diella provincia di Grosseto?
“Sicuramente qualche cosa sotto si sta muovendo. Il Grosseto con il progetto di Sonnini sta comunque per arrivare ai primi risultati con buone compagini di Berretti, Allievi e Giovanissimi con staff che possono piacere o meno, ma comunque preparati, strutturati ed organizzati.”
Gradirei una risposta ma si parla del progetto Sonnini, ma ti sei accorto che questo personaggio ha trovato tutte le squadre che menzioni fatte da chi ha lavorato seriamente per anni per il GROSSETO GIOVANILE leggi ii nomi nelle formazioni sono tutti calciatori cresciuti nel Grosseto e non inseriti dal Sonnini non vedo invece buoni risultati per le squadre minori del US GROSSETO forse non pensi che questo personaggio o chi per esso abbia contribuito alla scissione con l’Invicta GR calcio giovani? il resto hai pienamente ragione non si investe sui tecnici preparati cosi non otterremo mai giocatori di buon livello, tutte le societa’ dilettantistiche rimangono ancorate alle prime squadre ma fra poco quando mancheranno i giocatori cosa inventeranno ………………………….
Meglio non commentare, ma una cosa la posso dire: vediamo bambini piccoli che vanno alla scuola calcio e invece di avere bravissimi allenatori (vi ricordo che è da bambini che si impara) sono seguito da persone che non hanno mai saputo giocare a pallone o addirittura che non hanno mai giocato! Il problema è che i bravi allenatori vanno pagati, ditelo alle varie società calcistiche della provincia. Guadagnate di meno, ma con più risultati! Il Grosseto lasciamolo perdere, è come sparare sulla croce rossa, fai la trafila nelle giovanili e poi ti ritrovi a giocare dove giocano quelli che sono venuti da Sauro, Nuova e tutte le altre. Questo cosa vuol dire? L’invicta, mi viene da ridere, c’era bisogno di una nuova società in Grosseto? Altre divisioni e conseguenze immaginabili…
E’ tutta colpa degli attuali allenatori e delle società che gli affidano i ragazzi. Oggi sono tutti allenatori. Finita la parte atletica posizionano due ostacoli, dettano le regole: due tocchi, tre tocchi e si isolano in attesa che passi il tempo. I vari Enzo Goracci, Elio farsi, Giacomo Milan alla fine degli allenamenti erano fradici di sudore. 30 stop, 30 colpi di testa, 30 anticipi a desta e a sinistra, 30 appoggi per ogni giocatore e per i più scarsi dose doppia. Vorrei sapere quanti degli attuali allenatori dal settore giovanile alla promozione abbiano effettuato nella loro vita un ritiro, cioè la preparazione .estiva con una squadra semiprof o prof. E’ più facile che nei mesi di luglio e Agosto abbiano raccolto le pesche o fatto la ronda all’aereoporto . Dimenticavo: fino a qualche hanno fa il selezionatore della rappresentativa provinciale Juniores era quello che da giocatore, a Civitella, ripeto Civitella, batteva il calcio d’angolo e poi correva per saltare di testa, cosi almeno raccontano.
non vi dimenticate come allenatore massimo tamberi per me un grande
amici sportivi io vi chiedo se un allenatore che ha giocato in terza categoria o nella uisp può allenare nei campionati provinciali e regionali.se potete contribuite al dibattito seriamente
Ma in tutto l’articolo il caro lombardi non riesce a trovare una parola da spendere per il settore giovanile del gavorrano che vede ad esempio la berretti di Mister Cacitti (da oltre 20 anni nel calcio grossetano) al 5 posto, un punto sotto il grosseto dopo essere stata prima?
tutti i giocatori esclusi due o tre vengono dalla provincia di grosseto e sono cresciuti nelle nostre scuole calcio.
Questa non è informazione giornalistica ma disinformazione di parte.
hai ragione
Il Gavorrano non è stato menzionato e me ne scuso per il discorso Berretti che con Marco Cacitti sta facendo un ottimo lavoro, di certo non lo scopriamo adesso le sue qualità.
Ma forse sarebbe meglio evitare di parlare del Gavorrano Allievi Nazionali e soprattutto Giovanissimi Nazionali che sono arrivati al terzo cambio di panchina.
Prima di fare delle accuse troppo facile di disinformazione è meglio far vedere un quadro completo della situazione con tutti i pro ma anche tutti i contro.
Asante aveva mercato in serie A, Fanciulli ha segnato in serie B, Biraschi, Marinelli, Kačka, Faenzi, Cretella… tutta gente che è cresciuta facendo molti anni nel settore giovanile del Grosseto prima dell’arrivo del Sig. Sonnini, e mi sembra che adesso si stanno togliendo delle belle soddisfazioni ad alto livello, non sono finiti a giocare contro il Puntala ( con tutto il rispetto ). qualche buon giocatore è già sbocciato in Maremma nell’era Camilli, di sicuro mancano i fondi x investire su strutture, attrezzature e allenatori, ma questo è un problema nazionale non provinciale, io questa grande situazione tragica non la vedo, almeno considerando i ragazzi usciti dal settore giovanile del Grosseto fino a quest’anno. la gestione Sonnini ancora non è giusto giudicarla, vedremo nei prossimi mesi se qualcuno riuscirà ad emergere…
Asante è venuto già in Primavera non l’hai costruito qui. Blanchard, cresciuto nel Siena, mi sembra che sia l’unico che gioca a buoni livelli.
Sig. Giovanni la informo sul fatto che la decisione di andarsene dal Grosseto e formare una nuova società è stata presa da quei dirigenti e tecnici MOLTO PRIMA che Sonnini decidesse a sua volta di entrare come responsabile unico del settore giov. unionista.
Tale decisione va ricercata UNICAMENTE nel fatto che la” vecchia gestione ” in tutti questi anni non è mai riuscita ad avere un minimo di raccordo con il pres. Camilli (non mi chiedere i motivi) che a malapena era a conoscenza del loro progetto…
Sarà anche per questo che tale scissione è stata ed è ancora vissuta così male…
Per quanto riguarda i ragazzi che oggi vestono la maglia del Grifone SONO TUTTI cresciuti nelle varie società cittadine e della provincia ( Nuova Sauro Orbetello Argentario Follonica etc.etc.) e poi i più BRAVI hanno scelto di indossare la casacca biancorossa…questo E’ SEMPRE ACCADUTO prima di Sonnini, con Sonnini e sarà così anche dopo Sonnini…
Carissimo Maremma Amara, non capisco il significato di “responsabile unico” sara’ stato per questo che e’ avvenuta la scissione, quando si scontrano uomini di calcio ( vedi il progetto Grosseto Giovani che ha dato a costo zero i giocatori al settore giovanile uniosta Beretti Allievi Giovanissimi per anni e a tutt’oggi i risultati sono ottenuti con quei ragazzi), con uomini di calcio che nel loro curriculum hanno solo gestito societa’ dilettantistiche e a quali “risultati” o ex professionisti ora addirittura Direttori tecnici che sono stati esonerati anche nelle squadre dillettantistiche per scarsi risultati , certo non possono convivere con chi sa gestire una societa’ e conosce il calcio nei confronti di chi entra promettendo e pensando di gestire il tutto per ambizione personale o per motivi “familiari”, non credo che questa scissione sia vissuta amara visto gli ottimi risultati ottenuti da una societa’ nata in poco tempo ma con PROFESSIONISTI seri e preparati che credono nei giovani e non nell’ambizione personali e si accaparrano titoli senza la minima conoscenza ……………………. e proprio vero il detto che il calcio e’ l’incontrario della normalita’ ma non bastano le chiaccchere e le promesse il cavallo di razza si vede all’arrivo non alla partenza guardiamo al futuro dove i ragazzi sceglieranno di indossare la casacca ?
“Poi ci sono società che si stanno riorganizzando grazie alla conoscenza del settore in cui hanno operato per anni, come nel caso del Saurorispescia. La dirigenza presieduta da Massai ha allestito squadre che stanno primeggiando nei campionati provinciali per poter così ritornare a disputare i regionali.
Diciamocela tutta il Saurorispescia per tradizione deve giocare quei tornei come lo ha sempre fatto tirando fuori anche ottimi giocatori.”
carissimo fabio se leggi l’ultimo comunicato regionale CU N 37 del 9/1/2014 vedrai come la societa’ Saurorispescia tira fuori i giocatori
A CARICO DI SOCIETA’
AMMENDA
Euro 600,00 SAURORISPESCIA DILETTANT.
Per contegno minaccioso ed offensivo verso il D.G. e gli organi arbitrali.
Per aver rivolto ad un calciatore avversario frase di discriminazione
razziale. Sanzione limitata avendo la societa’ posto in essere iniziative
finalizzate a scongiurare il ripetersi di tale situazione.
Per carenze igieniche nello spogliatoio arbitrale.
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ FINO AL 9/ 4/2014
D………… A……….. (SAURORISPESCIA DILETTANT.)
Entrava indebitamente in campo ed offendeva il D.G.. Di poi, dalla tribuna
rivolgeva minacce e nuove offese all’arbitro ed agli organi arbitrali
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ FINO AL 24/ 2/2014
M…………. R…………… (SAURORISPESCIA DILETTANT.)
Per aver offeso il D.G. in ripetute e distinte circostanze.
S……… S………… (SAURORISPESCIA DILETTANT.)
Espulso per fallo di gioco, alla notifica offendeva il D.G..
lo sport non e’ tirare fuori giocatori ma uomini
………………… se questo e’ il futuro della societa’