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Truffato il Lammari da due falsi soci maremmani
GROSSETO. Si erano presentati al Lammari 1986, compagine lucchese che milita nel campionato di Eccellenza, con le credenziali di essere soci di un’azienda grossetana che voleva entrare nel mondo del calcio.
Importante l’accordo e la sponsorizzazione trovata: 70.000 euro da pagare in più rate. La società lucchese aveva fatto affidamento su quei denari per iniziare la stagione prendendo decisioni ed impegni economici importanti.
I due, stando alle accuse dei carabinieri di Lammari che hanno condotto le indagini dopo la denuncia dei dirigenti della società di Eccellenza, si sono presentati ai dirigenti come soci di una ditta di Grosseto che lavora pellame, fornendo false generalità e lasciando credere che la loro azienda si occupasse della costruzione di capannoni e che avesse interessi forti a promuoversi in Lucchesia.
Dopo una serie di incontri e rigiri dove i due non si presentavano mai assieme, la società si è convita a stipulare il contratto da 70mila euro. Dopo la firma però è stata proposta dai due una rateizzazione della sponsorizzazione e a garanzia è stato rilasciato al Lammari un assegno da 12 mila euro.
La società lo ha subito depositato in banca e convinta di quella garanzia ha avviato tutto l’iter per mantenere gli impegni, confidando su quel denaro per le spese per l’inizio del campionato. Poco dopo però gli accertamenti della banca svelano l’arcano: l’assegno era falso, carta straccia. Dal Lammari contattano i due presunti soci dell’azienda grossetana, che sulle prime promettono di risolvere la questione e fissano un appuntamento con i dirigenti. Nessuno dei due da quel momento si fa più trovare. Al numero dell’azienda risponde un call center e anche i numeri di cellulare che erano stati forniti alla società sportiva erano inesistenti. Alla squadra non è restato altro da fare che rivolgersi ai carabinieri, dopo aver passato non pochi guai per quella truffa, riportando uno scoperto in banca a causa dell’assegno falso ricevuto per la sponsorship fantasma. I carabinieri sono comunque riusciti a identificare e denunciare uno dei due presunti truffatori: si tratta di un uomo di 50 anni, residente a Carrara, ma le indagini sono ancora in corso.
(Fonte Luccaindiretta.it)