Calcio
Risposta alla lettera Gavorrano-Saurorispescia
A seguito della lettera congiunta del Gavorrano-Sauro, mi corre l’obbligo di ringraziare pubblicamente gli estensori della stessa per le belle parole rivolte a questo giornale. In particolar modo, là dove gli stessi, pubblicamente, riconoscono il lavoro fatto da questa testata per poter dare visibilità a tutto il panorama calcistico, sia professionistico che giovanile. Ovviamente, sono parole di apprezzamento per il lavoro che con fatica ho svolto personalmente e che condivido con i colleghi, che si aggiunge alla stima professionale del mio direttore responsabile.
È un riconoscimento importante, che segue quello dell’altra società professionistica della nostra Provincia e che si aggiunge a quelli delle moltissime società dilettantistiche.
Detto questo, apprendo dal comunicato – con personale soddisfazione – della conferma da parte della società Gavorrano di voler proseguire nel percorso intrapreso per la gestione del settore giovanile. La stessa affermazione, risponde ad una domanda che ponevo in un mio articolo sulla volontà della società mineraria di proseguire o meno la collaborazione col Saurorispescia, dopo i non brillantissimi risultati ottenuti fin qui. A spingermi a scrivere quell’articolo (ben sessanta giorni fa), un’indiscrezione. Come sempre avviene nel giornalismo, ho verificato la fonte, che mi ha messo a conoscenza degli incontri tra Saurorispescia e Grosseto, con lo scopo di poter riprendere i rapporti tra le società, raffreddatisi negli anni precedenti. La bontà di quell’indiscrezione ha trovato conferma nel comunicato che la stessa società unionista ha riportato sul sito ufficale e che, fino a rettifica o smentita, per me rimane tale.
Al fine di fare chiarezza, le valutazioni da me fatte in quell’articolo (datato 10 agosto) sono state scritte non su “presunte affermazioni” ma in seguito ad “affermazioni fatte”, tanto che il direttore generale del Gavorrano non ha smentito tale circostanza. Questo credo sia opportuno evidenziarlo, per evitare di indurre i nostri lettori in errori di valutazione. Non ho dubbi che il vice-presidente della società mineraria (ovvero l’ing. Mansi) abbia espresso parole di gradimento sul “progetto”, come sostenuto dagli estensori della lettera, ma io, infatti, riporto le dichiarazioni rese in merito ai “risultati” e, fino a prova contraria, questo è un dato oggettivo che i nostri lettori possono vedere da soli. Ma ho motivo di pensare che le stesse società (cioè Gavorrano e Saurorispescia) abbiano avuto modo di valutare, con serietà e serenità, quanto da me riportato, visto che le medesime hanno provveduto a riorganizzare i quadri tecnici, come la società saurina ha comunicato attraverso il nostro giornale. Direi che si è trattato e che si tratta di un segno inequivocabile della volontà da parte delle due società di trovare una soluzione migliore allo sviluppo dell’accordo.
Come riconosciuto dagli stessi firmatari, il nostro lavoro viene fatto <<Nel rispetto del diritto di cronaca, ma soprattutto di CRITICA, che esercitate con grande competenza ed educazione>>.
Confermando quanto dichiarato dal mio direttore, il sottoscritto non si è mai sottratto al confronto, anche quando, lo ricordo, un tesserato (di 13 anni!) di una squadra giovanile del Gavorrano ha pensato di offendermi pubblicamente commentando un mio articolo, a lui non gradito, incoraggiato che a farlo, prima di lui, fosse stato anche il babbo. Tale episodio, ricorderete, ha provocato profondo disappunto nei nostri lettori, ed è stato oggetto di dibattito per alcuni mesi ai margini dei campi giovanili, sia professionistici che dilettantistici. Tuttavia, in quella circostanza, le due società si sono ben guardate dallo stigmatizzare e provvedere ad inviare una lettera congiunta di scuse. Ebbene, diciamo che voglio considerare i complimenti all’operato da me svolto quale parziale riparazione di quello spiacevole episodio, che, con oggi, considero definitivamente chiuso.
Concludo augurando alla società Saurorispescia di raccogliere risultati importanti e di rinverdire i successi che ha saputo collezionare negli anni passati. Consapevole dell’importanza che la società in questione ricopre nel panorama calcistico giovanile dilettantistico, auspico che il lavoro svolto dalla stessa possa portare presto alla raccolta di risultati positivi anche in quello professionistico. Rivolgo, altresì, un augurio di buon lavoro al direttore generale gavorranese Vetrini, che ha l’arduo obiettivo di mantenere la seconda squadra professionistica della nostra Provincia tra i professionisti. Infatti, una seconda retrocessione consecutiva sul campo sarebbe una sciagura, calcisticamente parlando, per tutto il calcio maremmano.
Non mi resta che auspicare una reciproca collaborazione, proficua e corretta.
Cordialmente
Luca Ginanneschi