Calcio
Il Grosseto è senza un presidente
Dopo il passaggio (il 12 giugno scorso) delle quote societarie da Piero Camilli ai figli Vincenzo e Luciano, in molti si sono chiesti chi fosse o chi sarebbe stato il presidente dell’Unione Sportiva Grosseto. Ebbene, la risposta è semplice: nessuno! Infatti, c’è semplicemente la figura dell’amministratore unico, carica ricoperta (senza limiti di tempo) dall’avvocato Antonio “Tonino” Ranucci fino ad eventuale revoca. La cosa singolare è che Ranucci occupa tale ruolo dal 3 luglio 2012, quando ha rimpiazzato il destituito Luciano Cafaro. Da quanto si legge negli atti in nostro possesso, l’amministratore unico <<Potrà compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione con i limiti e le precisazioni di cui alle vigenti norme di funzionamento>>. Curiosamente, poi, in data 12 marzo 2013, il club unionista ha provveduto a dichiarare come sede operativa quella di Via Veterani dello Sport n. 6 (ex-sede legale) e il 13 settembre ha riportato la sede legale da Roma (in Via Tavolato n. 13) a Grosseto, in Via Atleti Azzurri d’Italia n. 6. In altre parole, si tratta di due locali distanti davvero poche centinaia di metri, visto che sono posti rispettivamente all’interno dello Stadio Zecchini e del Palazzetto dello Sport. A livello di capitale sociale, invece, l’Unione Sportiva Grosseto Football Club Srl ne ha uno pari a diecimila euro (€ 10.000,00) e i due soci-proprietari sono, come detto, Luciano (al 40%) e Vincenzo (al 60%) Camilli. Ovviamente, Piero Camilli, anche senza comparire, continua ad essere il vero presidente e proprietario del club biancorosso, come dimostrato dalla campagna di mercato condotta di persona a Milano o dalle dichiarazioni fatte nella recente intervista rilasciata a RaiSport. Parole di chi sa di comandare…
quali dichiarazioni?