Calcio
Borghi replica a Camilli: “Debito di 13mila euro, ma…”
Bormio (So). Il vice-sindaco nonché assessore allo Sport del Comune di Grosseto, Paolo Borghi, ha voluto fare delle precisazioni dopo aver letto l’intervista rilasciata da Camilli a Gs.
Bene, assessore, ci dica.
<<Guardi, le premetto che in questo momento non sono in città. Infatti, le sto telefonando da Bormio, durante le vacanze con la mia famiglia. Sono costretto a farlo perché leggendo quotidianamente il vostro giornale mi sono imbattuto nell’intervista rilasciata da Piero Camilli a Carlo Vellutini>>.
Dunque?
<<Beh, inizio confermando che Camilli ha detto la verità: il Comune di Grosseto è effettivamente debitore, da due anni, verso l’Us Grosseto di una somma pari a circa 13mila euro. Logicamente, l’amministrazione comunale avrebbe voluto e vorrebbe onorare tale debito, ma non è ancora riuscita a farlo. D’altronde, c’è da aggiungere un particolare di non poco conto>>.
Quale?
<<Quello che Camilli è da due anni che deve firmare la convenzione esistente tra Comune e Us Grosseto. Purtroppo, senza quella firma non possiamo erogare la cifra di 13mila euro. Insomma, se l’ex-presidente unionista vuole quei soldi, sa cosa fare>>.
Sul discorso di Grossetello, invece, cosa vuole specificare?
<<Innanzitutto, che dieci anni fa, come indicato da Camilli, noi del centro-sinistra non c’eravamo, pertanto non possiamo sentirci colpevoli. Capisco la situazione e comprendo tutto, ma la verità è che questa amministrazione, proprio recentemente, ha effettuato una precisa variante all’interno del Piano Regolatore per consentire la nascita di una cittadella dello sport>>.
In pratica, ci sta dicendo che rispedisce al mittente le accuse mosse da Camilli al Comune di Grosseto sulla mancata nascita di Grossetello?
<<No, intendo semplicemente dire, con la massima serenità, che questa amministrazione ha creato la possibilità di far nascere una cittadella dello sport, ma non sta al Comune di Grosseto costruirla. In altre parole, se l’Us Grosseto è sempre interessato, adesso può costruire la propria cittadella sportiva>>.
Vuole aggiungere altro?
<<Sì, vorrei fare qualche altra considerazione in ordine sparso. La prima è che è giusto mettere fine alle polemiche, proprio come dice Camilli, pertanto lo esorto a leggere le mie parole con la massima serenità, perché da parte mia e del Comune di Grosseto non c’è alcuna acredine nei suoi confronti, ma solo desiderio di fare chiarezza. Gli siamo sinceramente riconoscenti, poi, per averci portato a un passo dalla Serie A, così come dobbiamo dirgli grazie per aver iscritto la squadra in Prima Divisione nonostante il suo annunciato disimpegno. Dunque, Camilli stia tranquillo, perché qui tutto lo rispettano. Logicamente, ci aspettiamo analogo trattamento, ma ci sembra superfluo sottolinearlo. Detto questo, non posso non evidenziare come il Comune di Grosseto durante gli anni della presidenza Camilli abbia offerto e continui ad offrire, direttamente o indirettamente, economicamente o in strutture, un gran bel contributo. Non sto qui ad elencare le cifre, ma credo che in poche altre piazze, piccole o grandi che siano, un presidente di un club di calcio avrebbe potuto ottenere quello che Camilli ha ottenuto qui. Insomma, abbiamo fatto il massimo possibile>>.
E’ vero, anche io penso che Camilli a Grosseto ha ottenuto grande comprensione e aiuti dal Comune e dalla Banca e che qui può fare e agire come meglio crede, senza ricevere contestazioni. A Viterbo, invece, anche se e’ la sua citta’ e’ anche un altra musica dove ricevera’ piu’ critiche che apprezzamenti e lui lo sa e il discorso che cerchi voti per la sua elezione a senatore e’ tutto da verificare, perche’ potrebbe rimanerci anche male. Io li auguro grandi traguardi politici ma credo che tenersi il Grosseto sia una buona idea, perche’ da qui puo ripartire velocemente e senza problemi.
Carissimo Osvaldo,
le tue considerazioni extra-calcio riferite a Camilli sono interessanti. In ogni caso, guardando al giardino di casa nostra, è evidente che se Camilli cambierà idea e deciderà di restare, sarà comunque sempre gradito, a patto, però, che mutino radicalmente i suoi rapporti con città, tifosi ed addetti ai lavori. Diciamo che nessuno, qui, accetterà più di comprare a scatola chiusa. 😉