Grosseto Calcio
Miano: Sono soddisfatto della mia carriera
A sottoporsi al rito delle nostre domande nella settimana di Ferragosto è uno dei giocatori più apprezzati dagli sportivi maremmani, ovvero quel Sebastiano Miano (Classe 1973) che ha indossato per molti anni prima la maglia del Grosseto e poi quella del Gavorrano, società in cui ha chiuso la propria carriera entrando nello staff tecnico in queste settimane.
– Sebastiano, ormai da tempo sei legato alla Maremma. Ricordi il primo impatto con Grosseto?
Quelle con il Grosseto ed il Gavorrano rimangono delle belle esperienze che mi porto in cuore sia sul piano umano che su quello professionale: sono molto legato a queste Due realtà in cui ho trovato molti amici.
Ricordo che arrivai a Grosseto in occasione del raduno della squadra con Magrini allenatore: provenivo da Sassuolo, una realtà diversa, ed i primi giorni di ritiro ero molto emozionato.
– C’è un tuo compagno di squadra che, a tuo avviso, ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato?
Il primo che mi viene in mente è Massimo Dallenogare, un gran giocatore che ha sicuramente raccolto meno del dovuto.
– Sei sempre stato apprezzato dal pubblico grossetano che ricorda ancora quel giorno a Sangimignano in cui sottraesti il tuo compagno di squadra Andy Selva dalle ire della tifoseria.
Ho sempre avuto ottimi rapporti con i tifosi biancorossi e, spesso, è capitato che qualcuno venisse a vedermi giocare con il Gavorrano. Non ho dimenticato quell’episodio di San Gimignano, anche a distanza di anni. Selva era stato stuzzicato dai tifosi grossetani, stavamo perdendo e siglò un goal per poi dirigersi verso i supporters biancorossi. Intuii la situazione e lo sollevai di peso, allontanandolo. Se non ricordo male, pareggiammo quell’incontro.
– Grosseto, Gavorrano e molte altre squadre nella tua lunga carriera.
Ho iniziato nell’Ancona, poi ho militato nella Vis Pesaro per Tre campionati ed ho passato Due anni a Sassuolo prima di arrivare a Grosseto. Ho indossato la maglia del Grifone per Quattro stagioni, per poi passare alla Cisco Roma ed al Giulianova. A quel punto, sono rientrato in Maremma e per Sei anni ho vestito i colori del Gavorrano.
Quelle in Maremma sono state, come ho già detto, Due bellissime esperienze che mi porto dentro. Non sono forse paragonabili sul piano del seguito che possono avere sul piano mediatico e sul numero dei tifosi, ma sono esperienze che mi hanno dato molto.
– La prossima stagione ti vedrà rivestire un ruolo diverso.
Sì, ho appeso le scarpe al chiodo e sono entrato nello staff tecnico del Gavorrano. Le società sono obbligate a fare delle scelte legate all’età media dei calciatori ed io, che ho Quarant’anni, alzavo troppo questa media.
Trovo che quello l’età media sia un concetto sbagliato; non tanto per me, che ho ormai Quarant’anni ed ho avuto una bella carriera di cui sono soddisfatto, ma per tanti ragazzi di 27-28 anni che sono costretti a scendere in Serie D, oppure a ritirarsi, perché “troppo vecchi” per giocare tra i professionisti.
– Siamo giunti al termine dell’intervista. Come vuoi salutare i tifosi maremmani?
Tornerò a trovare i miei amici grossetani, questo è sicuro, ma soprattutto voglio augurare ogni soddisfazione al Grosseto, al Gavorrano ed ai tifosi di queste squadre.