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Terza Categoria

Santa Fiora, profumo di ripescaggio?

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Sembra nell’aria la possibilità di ripescaggio per il Santa Fiora. Secondo indiscrezioni dell’ultima ora, la società rossoverde potrebbe tornare in Seconda categoria a distanza di due mesi dalla retrocessione. Dopo i problemi di iscrizione di diverse società dalla Prima alla Seconda categoria, potrebbe aprirsi nei prossimi giorni la possibilità di tornare di nuovo in Seconda.

Il Montiano infatti, la società di Terza meglio piazzata nella graduatoria ripescaggi, ha rifiutato per motivi organizzativi. Per questo motivo sembra che il Santa Fiora abbia accettato l’offerta della Figc per tornare subito in Seconda.

Responsabile Terza categoria e Altri sport Email: a.capitani@hotmail.it

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cari amici sportivi di santa fiora, ho letto che l’ussa santa fiora potrebbe essere ripescata in 2 categoria. io vi chiedo se avete un progetto concreto per affrontarla oppure farete il solito campionato nelle ultime posizioni in una condizione di evidente logoramento sia dei dirigenti del pubblico e dei giocatori stessi. se non avete progetti seri vi consiglio di affrontare la terza categoria. la crisi del calcio amiatino nel versante grossetano è ormai di lunga data e ancora purtoppo non si vede la fine. saluti

Caro Sportsar, ti scrive uno che gioca in una squadra dell’Amiata ma non a Santa Fiora. Credo che la tua analisi sia piuttosto approssimativa sia perché l’Ussa ha un allenatore e una squadra che in seconda può fare la sua bella figura sia perché proprio quest’anno il calcio amiatino grossetano ha società quali Santa Fiora, Neania, Castell’azzara e Aldobrandesca che vivono senza debiti ne pressioni e tutte nel loro campionato hanno fatto e faranno la loro bella figura. chi di calcio no sa dia il pane alle papere…

Caro Sportsar, se il calcio amiatino è in crisi, in altre zone allora cosa dovrebbero fare: strapparsi i capelli!?
Il Santa Fiora è retrocesso incorrendo nei soliti, fatali errori di mercato degli ultimi anni, ma ora che si è affidato ad un allenatore navigato come Dante Cencini( che intanto, per non sbagliarsi, si è portato da Paganico due pezzi pregiati come La Rosa e Tiberi, più Cozzolino dal Batirose)non credo che avrà grossi problemi neanche in Seconda. E comunque la campagna acquisti non è ancora conclusa.
Per il resto: il Castell’Azzara si è salvato senza affanni con grande anticipo, l’Aldobrandesca ha sfiorato i play off e la Neania ha addirittura vinto il Campionato a pari merito col Sorano.
E in più c’è da aggiungere che tutte le Società citate sono senza debiti, cosa affatto trascurabile con questi chiari di luna.
Se a te questo quadro sembra quello “di una crisi che dura ormai da molti anni e purtroppo non se ne vede la fine” ti sconsiglio vivamente….di avvicinarti al mare!!!
Cordiali saluti.

Ma il Castiglione della Pescaia accetterà il ripescaggio in seconda che pare certo essendo primo in graduatoria???? ed il castel del piano in prima, vista è terzo nella nuova graduatoria, ha possibilità di ripescaggio in prima???

CARI AMICI SCUSATEMI MA IL VOSTRO MI PARE STERILE CAMPANILISMO. La neania era arrivata all’eccellenza e sono oramai una decina d’anni che si è dibatte tra la terza e la seconda ,con il bel campionato di quest’anno.le altre squadre che voi citate rappresentano, eccetto il santa fiora, poca consistenza. parlo dell’aldobrandesca e il castellazzara. non parliamo poi del settore giovanile dove non avete una squadra che fa un torneo regionale.insomma è vero che ci sono altre realtà di grave crisi vedi orbetello e massa marittima, ma la vostra crisi dura da troppi anni e sinceramente non se ne vede uno sbocco. mi auguro di essere smentito.

caro amico che vedi nel calcio amiatino una crisi senza fine vorrei spiegarti cosa significa fare attività (specie giovanile)in zone marginali come la nostra.La Giovanile Amiata (soc.che si occupa del sett. giovanile)nonostante il forte calo demografico riesce a partecipare a tutti i tornei figc con più che lusinghieri risultati.Però per poter approntare formazioni in grado di reggere botta e partecipare ai regionali serve fare selezione su un numero maggiore di ragazzi e dato che qui vengono fatti giocare TUTTI i ragazzi questo è assai più difficoltoso che altrove.Certo concordo con te che tutto si può far meglio ma dato che i dettami del sett.giovanile sull’Amiata sono questi tireremo avanti così fino a che il lavoro l’impegno e la qualità dei nostri giovani non ci permetterà di arrivare a questi traguardi

caro allenatore delle giovanili amiata vorrei risponderti alla tua pacata e veritiera lettera della quale io condivido tutto.io ho solo detto che il calcio amiatino dopo i fasti del castedelpiano è in una crisi gravissima da molti anni.certo mi rendo conto che operare in una zona così vasta in u momento di calo demografico è difficile se non impossibile.i precedenti interlocutori rimarcavano il fatto dei bilanci in pareggio delle società di calcio. credo che sia un principio basilare sei fai debiti magari con fidejussioni bancarie poi vanno pagati e il calcio stenta a ritornare dopo simili batoste.io comunque credo che il calcio amiatino meriti molto di più di quello che ora esprime e la guidaa non può che essere la neania per la forza del paese per la tradizione e per l’impianti sportivi.saluti

Caro sportsar ti ringrazio per la condivisione del mio post precedente e concordo con te che il calcio sull’Amiata dovrebbe avere ben altra visibilità.Ma anche lo sport è ormai lo specchio dei nostri tempi,non solo per l’aspetto economico,ma anche per il fatto che sempre meno persone si dedicano in maniera impegnata .Le società dilettantistiche non hanno più ricambio generazionale al loro interno e il pubblico alle partite latita sempre di più.I fasti che tu ricordavi credo non si ripeteranno molto facilmente perché sull’Amiata ai tempi della Neania in eccellenza c’era un attività molto più frenetica.Paesi quali Seggiano Monticello Bagnore Selvena Montelaterone avevano tutti la loro squadra realtà che a quei tempi avevano la loro importanza ( non solo sportiva). Oggi per concludere credo che l’unico modo per poter ottenere dei risultati discreti sia la nascita di un unica società ( almeno dell’Amiata grossetana)che inglobi al suo interno anche il sett. giovanile e che coinvolga gli ormai pochi dirigenti rimasti .Ti saluto calorosamente a presto

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