Giornalista pubblicista dal 2010, è uno degli editori/fondatori della testata giornalistica on-line Grossetosport, all'interno della quale ricopre il ruolo di direttore responsabile. E' altresì il responsabile dei campionati di Promozione e Seconda Categoria, nonché un esperto di calciomercato.
Ci sono tanti altri allenatori senza squadra… Ma e’ molto facile visto che tante societa’ si affidano a persone che non hanno titolo x allenare…
…e’ proprio cosi’ LARDE…
compreso il settore giovanile di molte societa …dove aver un patentino e’ ancora piu importante di una prima squadra.
saluti..
È importante ma per prende il patentino devi rientrare in un punteggio… Io lo vorrei prendere ma ho fatto solo qualche presenza in prima e diversi campionati di terza ,quindi se ci va uno che ha giocato in eccellenza e ha più punti di me ci rientra lui è io no! È secondo me non è giusto…. ALMENO IO SO CHE FUNZIONA COSÌ… Sennò lo avrei già preso….ditemi se sbaglio
….dipende quanti anni hai giocato…sappi che ogni anno di tesseramento come giocatore porta un punteggio ..
– 3à 2à 1à stesso punteggio
– prom/eccel. ”
– un anno da prof basta per accedere al corso ALLENATORE DI BASE
di solito i corsi sono di circa 40 “allenatori”
il diploma consente di avere due punti in piu’
Il calcio in queste categorie deve diventare passione e non un lavoro,allenare non vuol dire lavorare almeno nelle nostre realta’.facile andare al campo 2..3 volte a settimana e guadagnare quanto un operaio che lavora tutto il mese dalla mattina alla sera!!!!!!
I regolamenti di accesso variano di corso in corso. l’ultimo fatto a Grosseto, ad esempio, premiava molto anche i titoli di studio. Ad esempio un laureato, con pochissimi anni di carriera alle spalle, vi sarebbe rientrato.
Il problema è il solito dibattuto da anni e che riguarda tutta la società italiana, cioè la presenza degli ordini professionali. O li si aboliscono o vi si deve far parte. Essere un allenatore, alla fine, non è altro che iscriversi ad un ordine, dove ci sono vari gradi: farlo per diletto o per professione. Vi faccio un paragone con quello cui appartengo, quello dei giornalisti. C’è l’elenco pubblicisti che, teoricamente, dovrebbe essere il giornalista per diletto, e quello dei professionisti, il giornalista che lo fa di lavoro. Qui è la stessa cosa. Giusto o sbagliato? Le idee sono varie. Non credo che tutto debba ridursi ad un semplice esame sostenuto o ad un corso che si fa una volta nella vita. Ci vorrebbe che la formazione- anche per gli allenatori- fosse continua ed obbligatoria. Se invece bastasse un semplice corso e tutto si fermasse lì, allora credo che ci potrebbero essere tante persone senza patentino che potrebbero tranquillamente fare l’allenatore per competenza. Sui settori giovanili credo che questa preparazione dovrebbe essere anche maggiore.
beh, articolo interessante.
vedere gente come Tommasi, Ferrante, Berni e Travison senza panchina per me che da anni seguo il calcio dilettantistico ha davvero dell’incredibile.
Un capitolo a parte per De Masi e Tosini, le loro vicende, con le squadre che a luglio decidono di rinunciare al proprio campionato, lasciano riflettere.
Credo davvero che il nostro calcio sarà sempre più povero di contenuti e di categorie.