Calcio
Contrattopoli: ecco cosa sostiene la Procura di Napoli
Passano le ore ed emergono sempre più dettagli della clamorosa vicenda già denominata Contrattopoli. Ecco cosa sostiene la Procura di Napoli, che su input del procuratore aggiunto Giovanni Melillo, ha dato mandato alla Guardia di Finanza di eseguire il blitz nelle sedi di molte società di A, B e Lega Pro nonché alcune società straniere.
La Procura della Repubblica di Napoli ha delegato al Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale di Napoli della Guardia di Finanza l’esecuzione di un’articolata attività di acquisizione documentale presso società di calcio professionistico, nell’ambito delle indagini in corso per i delitti di associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale mediante sistematica fatturazione di operazioni negoziali inesistenti.
Allo stato delle attività, infatti, è emersa la necessità di procedere alla verifica di modalità ed estensione pratica di alcuni meccanismi di aggiramento delle regole di tassazione dei contratti, prescelti per sottrarre al fisco ingenti quantità di denaro in relazione a ciascuna operazione di trasferimento di tesserati della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
E’ altresì in via di accertamento il trattamento fiscale applicato ai rapporti di lavoro di numerosi calciatori, sia con riferimento ai compensi qualificati come “fringe benefit”, sia in relazione ai profili di fiscalità internazionale.
La documentazione acquisita mira ad una completa ricostruzione dei rapporti professionali fra società di calcio ed i calciatori cui, direttamente o indirettamente, si riferiscono le attività dei procuratori sportivi Alejandro Mazzoni ed Alessandro Moggi, attraverso:
– le modalità di trasferimento dei calciatori e la sottostante attività di intermediazione da parte dei relativi agenti;
– l’esame dei contratti, delle operazioni di compravendita e di rinnovo del rapporto di prestazioni sportive a livello nazionale e internazionale, eventuali diritti di opzione;
– la gestione del patrimonio aziendale e le modalità di inserimento in bilancio dei giocatori professionisti;
– le modalità di utilizzo dei diritti pluriennali riguardanti le prestazioni oggetto di “rivalutazione”;
– le eventuali transazioni intercorse tra le diverse società calcistiche con finalità cd. “spalmadebiti”;
– le attività cd. di “scouting”;
– la gestione dei diritti di immagine e dei diritti televisivi;
– il trattamento tributario delle operazioni di compravendita dei calciatori ed eventuali fenomeni di “estero-vestizione”.
Le società di calcio interessate alle acquisizioni documentali oggi in esecuzione sono: Parma, Pescara, Napoli, Palermo, Atalanta, Lazio, Juve Stabia, Benevento, Genoa, Juventus, Milan, Catania, Spezia, Piacenza, Livorno, Genoa, Bari, Vicenza, Genoa, Siena, Reggina, Chievo, Cesena, Grosseto, Gubbio, Lecce, Ternana, Sampdoria, Triestina, Fiorentina, Portogruaro, Brescia, Mantova, Torino, Albinoleffe ed alcune società straniere.
Aggiungiamo, poi, che secondo Tgcom24.it, ci sarebbero 11 procuratori di calciatori coinvolti. I nomi di spicco, però, sarebbero proprio quelli di Alessandro Moggi e di Alejandro Mazzoni.