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Baseball: impegno difficile per i mastini

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Il Bbc Mastiff Enegan Toshiba Grosseto è chiamato ad un impegno durissimo contro la formazione del San Marino, una delle big del campionato; non sarà una passeggiata per i mastini, ma dovrà non esserlo anche per il Nove allenato da Doriano Bindi.

I pronostici sono dalla parte degli ospiti sanmarinesi che vogliono restare ai piani alti della classifica con l’obiettivo di accedere alla post-season e giocarsi le proprie carte in chiave scudetto: anche le statistiche parlano in favore di Da Silva e compagni, eppure in casa Enegan Toshiba c’è voglia e bisogno di tornare alla vittoria dopo tante settimane di difficoltà.

In questi giorni la dirigenza ha tagliato il deludentissimo lanciatore Rafael Garcia, perciò i partenti potrebbero essere Marquez (Tutto sommato, è da definirsi buona finora la sua prima stagione in IBL) ed Ularetti, con gli altri lanciatori pronti ad entrare dal recinto dei tori.

A Ronchi dei Legionari si è distinto in positivo il grossetano Moreno Funzione, che è riuscito a frenare le mazze avversarie entrando da rilievo: lo staff tecnico potrebbe affidarsi al suo braccio per mettere la muserola al temibile attacco avversario.

I tagli di Encarnacion e Sforza, avvenuti al termine del girone di andata, hanno permesso ai giocatori di scuola italiana di ritagliarsi uno spazio maggiore e questo consentirà loro di farsi le ossa nella massima serie.

Per molti elementi del roster si tratta della prima esperienza nella Italian Baseball League ed un inevitabile scotto da pagare al salto di categoria è da mettere nel conto: i numeri non positivi di questa stagione sono anche frutto della poca dimestichezza con un baseball diverso rispetto a quello delle serie inferiori, ma è sempre utile ricordare che le case si costruiscono dalle fondamenta e non dalle decorazioni.

Un seme è stato piantato ed ora la piccola pianta sta dando i primi germogli in un terreno ricco di sassi e serpenti: è il momento di stare accanto ai mastini, che non sono assolutamente stranieri in terra maremmana come sostiene qualcuno.

Questa è l’accusa che viene rivolta al Duo Biagioli-Peccianti ed è una accusa che non ci sentiamo di condividere anche a rigor di logica: Daniele Peccianti è grossetano, lavora a Grosseto ed ha militato per moltissimi anni in tutte le squadre maremmane a partire dal Bbc; stesso discorso per Danilo Biagioli, grossetano ed ex giocatore sia del Bbc che del Rosemar, che da anni lavora in quel di Arezzo.

Questi sono fatti incontrovertibili: se si ritengono straniere delle persone che hanno fondato una società ad Arezzo, chiamandola peraltro Bbc Mastiff in onore della squadra biancorossa, trasferendola a Grosseto a partire da questo 2013 o si è in malafede oppure non si vuole capire la realtà dei fatti.

Ad essere adirati, semmai, dovrebbero essere gli aretini: un anno fa esistevano Due squadre ad Arezzo nella serie A federale ed ora una di queste si è trasferita a Grosseto e l’altra è ripartita dalla serie C.

Che senso hanno le lotte fratricide che da sempre hanno avvelenato il batti e corri in Maremma ed ora stanno assumendo toni da guerra di religione? Nessuno.

La storia insegna che soltanto unendo le forze si può avere una società solida con una squadra competitiva: il sogno, per quanto ci riguarda, sarebbe quello di vedere tutte le società toscane unite in una franchigia capitanata da Grosseto (Qualunque nome abbia questo Grosseto) che è oggettivamente la maggiore realtà regionale a livello di successi ottenuti.

Se in questa franchigia, per ora soltanto ipotetica, si dovessero aggiungere Firenze, Livorno e tutte le altre realtà del Granducato, si continuerebbe a parlare di stranieri in casa nostra? Siamo seri, lo sport è fatto per unire e non per dividere.

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Il campanilismo può essere positivo se nei giusti limiti, quando diventa eccessivo è solo negativo. La dimostrazione è stata data dalla incapacità di trovare un accordo tra coloro che ,pur non avendo basi economiche ( questa purtroppo non è una colpa), con i loro proclami hanno contribuito alla attuale situazione

L’Arezzo avrebbe dovuto giocare l’IBL 2013 a Firenze, così come il Calendario Ufficiale stabiliva, e su questo credo che neppure il buon De Paola possa confutare.
Dunque domando, sempre al A. S. Mastiff/Griphons, nel caso di tale scelta, l’Arezzo si sarebbe chiamato Mastiff Fiorentina?
(peraltro a FI sono tutti strafelici che ciò non sia avvenuto ed accendono ceri alla madonna)
Apprezzerei una risposta,tanto per far vedere a tutti che Giulio è una persona con gli attributi.

Caro Qwerty, chiedi risposta su una cosa puramente ipotetica e pertanto non comprovabile. Oltretutto la domanda la fai alla persona sbagliata.

E poi, il commento (anonimo) sugli attributi di Giulio te lo potevi risparmiare.

Caro Nik, il mio commento è la migliore dimostrazione che ogni persona è da considerarsi normale, come qwerty e come nik. Al contrario di come la consideri, o fai trasparire, tu, con chiaro esempio di discriminazione falsobuonista, peraltro altrettanto anonimamente.
Ovviamente, potendolo fare, questo post ti sarebbe indirizzato in via privata, proprio per non contraddire quanto sopra, e dunque ne lascio la facoltà al responsabile del sito.
La domanda rimane comunque senza risposta perchè scomoda, non perché ipotetica.

Caro qwerty, come direttore del sito non voglio sostituirmi a Giulio. Se vorrà risponderti lo farà e se non ne avrà voglia credo che questo non infici il fatto che gli attributi ce l’ha eccome…non a caso ha la mia – e nostra – intesa come Grossetosport fiducia. A volte, semmai, non si risponde anche per il ruolo che uno ricopre e credo che sia anche legittimo farlo. Tanto più per una persona come Giulio che al baseball ha dedicato la sua vita. Comunque da buon “guerriero/warrior”, non ha bisogno della mia difesa che non è assolutamente d’ufficio, ma convinta.
Ti provo a rispondere per quello che penso io. Hai ragione. Il Mastiff poteva andare a Firenze e, credo, che avrebbe giocato come Arezzo e non come Fiorentina. Grosseto, però, pesa politicamente a livello federale e nessuno voleva perderlo. Questa è la vera verità. Dimostrazione ne è la barzelletta – per come si è rivelata- degli americani, ma anche la “forzatura” di quest’anno sul Mastiff che diventa Grosseto. Però capisco anche che una IBL senza Grosseto (o Parma o Nettuno o Bologna) nessuno se la può permettere. Sarebbe come una serie A senza il Milan, l’Intero o la Juve, può durare un anno. Detto questo io speravo che questo anno fisse di transizione, nel senso che le forze del baseball grossetano si ricompattassero e si ripartisse. Al momento purtroppo questo ricompattamento non lo vedo. E ciò mi preoccupa. Dunque il progetto Mastiff come transizione mi va bene, ma attenzione. Non può avere lunga scadenza se non diventa qualcosa di veramente grossetano. A partire dal coinvolgimento di tecnici e giocatori locali e di una scuola baseball che salvi questo sport. Perché senza il ricambio generazionale andiamo poco lontano!

Caro Vellutini, se controlla il numero delle Società che votano vedrà che a “contare politicamente” oggi non è più Grosseto ma Firenze, e di molto.
La differenza – e non da poco visti i soggetti in campo – è che il Comune di Firenze si accordò con l’Arezzo per un canone di un migliaio di euro, più o meno, per giornata di gioco, mentre il Comune di Grosseto, viceversa, EROGA RIMBORSI fino a centomila euro annui, sempre più o meno, dunque non servirebbero altri indizi, almeno ad un buon giornalista.
Concordo, un Addetto Stampa deve scrivere le notizie che fanno comodo al datore di lavoro (si fa per dire), tuttavia se questi pretende di scrivere Editoriali in un pubblico sito deve mettere in conto di dover leggere opinioni diverse, specialmente se chiama “serpenti” chi non la pensa come lui.
L’aver taciuto del record di De Santis o del premio a Mazzieri, tanto per dire solo dei più recenti avvenimenti, questo sì che non fa molto onore a chi si vanta di scrivere con competenza ed imparzialità del baseball grossetano – sicuramente non procurando molta credibilità neppure a chi lo ospita – e dunque (riferito alla pelosa compassione di nik) la diversità che discrimina è solo quella dell’onestà delle opinioni.
Fortunatamente i tifosi grossetani già da tempo hanno espresso il loro parere: ieri pomeriggio ben 15 persone a vedere Arezzo-San Marino….ma questo per adesso conviene ignorarlo, aspettando che qualche buon giornalista ne scriva.

Vero, Grosseto inizia a contare meno politicamente, dimostrazione ne è la perdita della federazione provinciale per passare al semplice delegato. Ma tutto questo nasce da una crisi del movimento che si registra in Italia e che qui non è da meno. Detto questo credo che la passione di Giulio per il baseball vada ben oltre il suo ruolo di addetto stampa. Chiaro è che ha fatto una scelta e la difende, così come, evidentemente, difende quella che lui ritiene essere la bontà della scelta di aver “grossetanizzato” Arezzo. Non mi sottraggo dalle mie – poche- responsabilità. Lo scorso anno il Sindaco mi chiese che cosa ne pensassi della scelta fatta sugli americani. Io gli risposi che aveva agito con correttezza istituzionale. Non conoscendo la materia si è fatto dare garanzie dal presidente Fibs che è, al pari del primo cittadino, una istituzione. Se questi sono andati in fuga è giusto che colui che ha garantito per loro ne risponda. Il Vice Sindaco Borghi mi ha posto la stessa domanda sulla questione Mastiff. Anche a lui ho risposto che con i tempi ristretti non c’era altra soluzione per salvare l’IBL. Detto questo mi si chiede che cosa ne penso del progetto BSC (faccio i nomi). Personalmente credo che sia l’unico progetto serio per dare continuità al baseball grossetano. A patto, però, che si riescano a ricoinvolgere tutte le forze che ruotano attorno al baseball maremmano. Se si continua ad essere divisi si va poco lontano. Per quanto riguarda il sito: Giulio lo conoscono tutti, qualsiasi comunicato gli venga inviato verrà pubblicato. Su questo lo garantisco come direttore. Se, però, per qualche pregiudizio non gli dovesse essere inviato, allora non sono problemi di Grossetosport, ma di chi non invia i comunicati. Fino a che io sarò il direttore qui può scrivere chiunque abbia un’idea, diversa dalla mia, diversa da quella di Giulio o di chiunque altro. Purché ci sia semore il rispetto delle opinioni altrui. Giulio scrive un editoriale che non si condivide? Nessun problema. Si scrive sotto un commento connla propria opinione, come hai fatto tu o come può fare chiunque altro. Questa è una garanzia che mi sento di assicurare a tutti…

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